Dalla relazione emerge una situazione drammatica: "Si intervenga per evitare eventi incontrollabili"
A fine marzo 2021 il direttore generale dell’Asp Bernardo Alagna ha scritto al sindaco metropolitano De Luca, integrando la relazione dell’agosto 2018 sulla situazione nelle baraccopoli con le condizioni post-pandemia. Un quadro allarmante che necessita di interventi urgenti.
La relazione del 2018
La nota di Alagna ripercorre le tappe precedenti. Il 6 agosto del 2018 il sindaco De Luca ha chiesto, alla luce della gravissima situazione nelle zone da risanare una relazione all’Asp sull’antigenicità o il grave degrado delle predette strutture abitative”, Nei giorni dal 16 al 27 agosto il personale dell’azienda sanitaria, insieme ai vigili urbani ha effettuato una serie di sopralluoghi nei 7 ambiti territoriali e ha successivamente trasmesso la documentazione, anche fotografica all’amministrazione.
- • Tremonti – Giostra – Ritiro visitate n. 9 abitazioni
- • Annunziata – Fondo Fucile – Rione Taormina visitate n. 11 abitazioni
- • Bisconte – Camaro S. Paolo – Maregrosso visitate n. 7 abitazioni
Fucile Via G. Alessi
- • Torrente S. Filippo – Vill. Aldisio – Fondo visitate n.6 abitazioni
L’esito dei sopralluoghi
“Nel corso dei sopralluoghi, è stato evidenziato, anche con rilevamento fotografico che si allega alla presente, quanto segue:
- 1i) tutti gli ambiti esaminati si presentano in linea di massima come aree notevolmente degradate, frequentemente si nota la presenza di crescita rigogliosa di vegetazione incolta, di accumuli di rifiuti di varia natura abbandonati sul suolo pubblico, di scarichi idrici a cielo aperto che spesso scorrono davanti alfe abitazioni, talvolta di esalazioni maleodoranti diffuse;)
- 2 alcune aree appaiono per lo più circoscritte, costituite da numerose costruzioni ammassate tra loro che vengono utilizzate a scopo abitativo o per il ricovero di animali o per deposito-garage, per la maggior parte dall’aspetto tipico di baracche presumibilmente abusive, talora vecchie costruzioni consegnate in epoche remote dal comune e che hanno subito nel tempo ampliamenti presumibilmente abusivi o interventi precari di manutenzione;
- 3-pressocchè in tutti gli ambiti visionati si notano costruzioni che non rispettano i più elementari requisiti igienico edilizi, sia per quanto riguarda le tipologie di costruzione (baracche o costruzioni a più elevazioni) che relativamente ai materiali utilizzati (muratura, legno, lamiere, tettoie di onduline in cemento amianto, in lamiera ed in plastica), non garantiscono adeguate condizioni di sicurezza (muri e tetti pericolanti o mal costruiti) e di incolumità per chi vi risiede, inoltre le distanze tra le singole abitazioni spesso sono molto ridotte ed insufficienti a garantire adeguate vie di passaggio per mezzi e persone o consentire l’intervento di mezzi di soccorso in caso di situazioni di pericolo o di eventi calamitosi;
- 4 dai sopralluoghi effettuati all’interno di numerose costruzioni si rileva come queste non rispettino neanche i minimi requisiti igienici previsti per gli ambienti abitativi: insufficiente altezza e cubatura dei locali; superfici fenestrate inadeguate a garantire sufficienti condizioni di aero- illuminazione e talvolta del tutto mancanti; ingressi di larghezza inadeguata a garantire il passaggio in condizioni di sicurezza, spesso con gradini malmessi e che presentano alzate di dimensioni inadeguate, o privi di adeguata protezione,· inidonea distribuzione degli spazi interni, spesso in continuità tra loro (per entrare in una stanza bisogna attravesarne un’altra), con porte di dimensioni insufficienti o del tutto mancanti e con zone di passaggio anguste e pericolose; servizi igienici inadeguati e che spesso si aprono direttamente negli ambienti abitativi senza alcun disimpegno e talvolta privi di porta; ambienti insalubri per presenza di umidità e crescita di muffe, frequentemente distacco dell’intonaco talora con sottofondo murario in evidenza, fessurazioni e crepe, soffitti rigonfi di umidità con evidenti segni di cedimento, orditura delle coperture (plastica o cemento-amianto) a vista, cause di potenziale pericolo per l’incolumità degli occupanti per rischio di crollo; pavimenti sconnessi e spesso mancanti di piastrelle, o costituiti da malmessi elementi lapidei di tipo stradale, causa di potenziale pericolo di caduta, impianti elettrici in condizioni fatiscenti, con fili elettrici pendenti ed alcune prese inutilizzabili a causa dell’umidità che ha determinato il rigonfiamento dell’intonaco circostante comportando il distacco delle stesse dalla parete, causa di potenziale pericolo per l’incolumità degli occupanti per corto circuito e rischio di folgorazione,· i materiali utilizzati per la costruzione spesso non garantiscono adeguate condizioni di isolamento termico dall’esterno comportando situazioni insalubri di microclima con eccessivo calore o eccessivo .freddo all’interno delle abitazioni;
- 5-viene riferito da numerosi residenti che, in occasione di eventi meteorici caratterizzati da abbondanti precipitazioni atmosferiche, si verificherebbero infiltrazioni di acqua con fenomeni di gocciolamento dal soffitto,·
- 6- non si conoscono le condizioni degli allacci alla rete idrica né si conosce la provenienza delle acque utilizzate e l’idoneità delle stesse per essere destinate a scopo umano, inoltre sievidenzia la presenza di numerosissimi serbatoi per lo stoccaggio di acqua, molti dei quali in cemento-amianto o in PVC pesante, posizionati spesso in modo precario e senza adeguati criteri di stabilità e di sicurezza, che possono compromettere ulteriormente la staticità delle costruzioni
- 7- inoltre non si conoscono le condizioni degli allacci alla fognatura comunale delle diverse abitazioni e/o i sistemi di smaltimento dei reflui fognari, anche se da alcuni residenti viene riferito che gli scarichi civili sarebbero o dispersi direttamente nel suolo o destinati a pozzi presumibilmente disperdenti che si troverebbero sotto le costruzioni stesse;
- 8-tale situazione costituirebbe una ulteriore causa di inconveniente igienico per le esalazioni maleodoranti provenienti dagli stessi pozzi e dalle relative botole di accesso presenti al! ‘esterno delle abitazioni (spesso nelle vicinanze dell’ingresso) ed, in qualche caso, all’interno di locali abitativi;
- 9) in merito viene riferito che, a causa della saturazione dei pozzi o per fenomeni di intasamento delle improvvisate e precarie condutture fognarie esistenti, periodicamente si assiste a fenomeni di rigurgito di liquami dalle botole (site sia nelle viuzze che all’interno delle abitazioni) e dai servizi igienici, per cui i residenti sono costretti a richiedere urgenti interventi di espurgo tramite automezzi;
- 1 O) in alcune aree si notano parecchie tubazioni che fuoriescono dalle case e che rappresentano presumibilmente condotte abusive di scarichi idrici che vengono convogliati in approssimative canalette di raccolta che talvolta . scompaiono nel sottosuolo per riaffiorare nuovamente, più a valle;
- 11) molte unità abitative risultano sottodimensionate rispetto al nucleo familiare che le occupa con un evidente peggioramento delle condizioni igienico sanitarie;
- 12) pressocchè in tutti gli ambiti visionati viene ulteriormente riferita la presenza continua di grossi ratti che popolerebbero abitualmente le varie zone, prevalentemente nelle ore notturne, e la presenza costante di insetti molesti che, viste le condizioni su descritte, avrebbero trovato habitat ideale per proliferare.
L’amianto nelle abitazioni
Relativamente alla presenza di materiali contenenti amianto si fa presente che nel corso del sopralluogo, in tutte le aree visionate, è stato evidenziato che:
- 1) numerosissime costruzioni sono ricoperte da onduline in cemento amianto;
- 2) le stesse si presentano per lo più in avanzato stato di deterioramento con evidenti zone di frattura;
- 3) molte sono situate ad altezza d’uomo ed essendo facilmente accessibili rappresentano un ulteriore rischio per rotture accidentali e non;
- 4) all’interno di molte abitazioni si è osservato che la copertura in eternit è confinata, rispetto all’ambiente abitativo, da una controsoffittatura, a volte precaria, realizzata dagli abitanti per ridurre l’umidità proveniente dal soffitto, ma in diverse situazioni le onduline in cemento amianto sono a diretto contatto con gli ambienti abitativi che, peraltro, di per sé presentano condizioni strutturali inadeguate con altezze dei locali insufficienti e mancanza di adeguate aperture fenestrate;
- 5) le condizioni su esposte creano, ad ogni modo, una situazione di potenziale rischio di rilascio di fibre di amianto nell’ambiente e, di conseguenza, un ulteriore fattore di rischio per la salute dei residenti.
Stante quanto sopra si ritiene che, complessivamente, le condizioni igienico sanitarie e le problematiche ambientali riscontrate nelle varie zone, determinano una situazione di grave rischio per la salute e l’incolumità degli occupanti”.
Fin qui la relazione del 2018 alla quale oggi il direttore generale facente funzione Bernardo Alagna aggiunge quello che è accaduto da quell’anno ad oggi, con la pandemia che ha aggravato la situazione di emergenza sanitaria. Alagna ribadisce lo sforzo posto in essere dall’Asp, dal Comune e dalle altre Istituzioni direttamente e indirettamente interessate al contenimento ed eradicazione del virus.
“Uno sforzo quanto mai imponente- spiega Alagna- ma particolare attenzione va posta alle situazioni in cui, per ragioni oggettive, appare difficoltoso garantire idonee condizioni di isolamento, di distanziamento e di quarantena, e, particolarmente in situazioni di disagio sociale come quelle esistenti negli ambiti di risanamento del Comune di Messina.
L’Asp pertanto, interpellati i Servizi competenti per conoscere le criticità presenti in tali zone durante l’emergenza pandemica, ha attivato per quanto di competenza, alcune iniziative e misure finalizzate sempre al contenimento della diffusione del contagio, riscontrando le seguenti ulteriori difficoltà:
Screening e covid hotel
• sono state effettuate diverse campagne di screening mediante tampone naso-faringeo, rivolte solo alla popolazione residente negli ambiti di risanamento, al fine di individuare quanti più soggetti possibili positivi al virus SARS-Co V-2. Sono state allestite delle strutture necessarie all’esecuzione ordinata dei tamponi, e, in una prima fase, la popolazione ha partecipato in numero elevato. Purtroppo però, a causa delle condizioni fatiscenti di molte strutture abitative, prive dei requisiti minimi per poter garantire efficaci misure di di isolamento e prive dei requisiti igienico sanitari necessari, i soggetti positivi al virus si sono dovuti trasferire presso i Covid Hotel. Tale situazione ha generato notevoli preoccupazioni tra i cittadini comportando, nella restante popolazione residente in tali ambiti di risanamento, un rifiuto generalizzato allo screening organizzato e di conseguenza un enorme difficoltà di tracciamento dei soggetti positivi.
Gravi patologie
• altra criticità rilevata dai Servizi nella valutazione del rischio sanitario relativo al virus SARS-Co V2 , è rappresentata dalla presenza di soggetti fragili affetti da gravi patologie ( morbo di Parkinson, insufficienza renale, vasculopatia cerebrale, encefalopatia, morbo di Alzheimer, ulcere trofiche, spina bifida) a) 90 pazienti in assistenza domiciliare integrata b) 10 pazienti in adi palliativa;
Non iscritti tra gli assistiti
• a questo si aggiunga che un numero non rilevato di soggetti non è iscritto all’anagrafe assistiti con tutto quello che ne consegue. Pertanto, nonostante la professionalità di chi assiste a domicilio i pazienti, risulta oltremodo difficoltoso non solo mantenere adeguate misure cautelative imposte dall’emergenza in corso, ma altresì, effettuare la stessa cura domiciliare.
Rischio ancora più grande
Una situazione quindi ancora più allarmante rispetto al 2018 e per la quale Alagna tenendo conto dei rischi del covid, dell’impossibilità di mantenere le misure di prevenzione, della sussistenza di carenze igienico sanitarie, della densità di popolazione residente negli ambiti di risanamento, tra i quali molti minori, e dell’elevata probabilità di diffusione del virus, invita il sindaco De Luca a valutare ed all’occorrenza provvedere in ordine alla possibilità di trasferimento, in unità abitative idonee, la popolazione su menzionata, al fine di evitare che nelle baraccopoli si verifichino eventi incontrollabili.
Dal 2018 emerge una relazione agghiacciante delle condizioni in cui vivono queste famiglie …….per non parlare delle 100 persone che richiedono assistenza domiciliare…..stiamo parlando di 100 non una,o dieci ….100 e dal 2018 ancora si aspetta?……. Già dovevano essere fuori da quell’ inferno prima ,ma a maggior ragione adesso in piena pandemia Covid ,soprattutto i malati, ,non c è burocrazia che tenga ….Viene raccomandata l ‘igiene e di evitare assembramenti, e tutta questa gente “ammassata” in pochi metri quadri come si può gestire ? Come si possono tutelare loro stessi se non hanno già in partenza le basi per salvaguardarsi?Ma chi ha letto la relazione del 2018, ha visto gli innumerevoli pericoli che corrono queste persone?Tanti di loro sono malati, ci sono tanti bambini ,e tutti, dico tutti, rischiano ogni giorno che passa …..e non rischiano solo di peggiorare, o i sani di ammalarsi…..rischiano di morire……sindaco ,grazie alle donne della politica sono stati fatti dei passi da gigante per procedere ,io non so perché
ancora si perde tempo prezioso ma qualunque cosa sia ,lei non è ‘capace” di trovare 100 alloggi? Secondo me sì.Non ci sono beni confiscati alla mafia? Usiamoli per questa buona causa… ….ho sentito la sua diretta contro le istituzioni riguardo a questa vicenda ..tutto giusto (per la prima volta mi trovo d’accordo con lei)tranne lo” stornello ” all’inizio…..fuori luogo (oltre che orrendo)e sa perché? Perché in queste tematiche così serie “spettacolarizzare “non si addice proprio né ora né mai ,ma purtroppo lei deve mettere sempre l’ “io Cateno”…. al di là di tutto ,anziché” scervellarsi” per comporlo, si “scervelli “per dargli una sistemazione ….in fondo un” marziano ( come lei si definisce ultimamente) può fare cose incredibili!!!!!!!
praticamente in india se la passano meglio