Il senatore di Forza Italia chiede che il soggetto attuatore sia la Regione
“L’attenzione del governo Draghi, stimolata dalla forte iniziativa di Forza Italia, sulla inaccettabile situazione della baraccopoli di Messina, ha trovato concreta soluzione in questi giorni con lo stanziamento di ben 100 milioni di euro che serviranno a rimuovere una situazione scandalosa”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Renato Schifani, consigliere politico di Silvio Berlusconi.
“In casi di questo tipo – prosegue – le risorse, provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione, sono generalmente affidate alle regioni come enti attuatori. In questo intervento però, sarà la Prefettura di Messina, e non la Regione Sicilia, a doversi occupare di tutta l’operazione di risanamento. Sono stato e sarò sempre un convinto sostenitore della strategicità del ruolo indispensabile svolto dalle prefetture d’Italia a presidio della legalità, della pace sociale, del rispetto delle regole di trasparenza nel mondo degli enti locali; un patrimonio istituzionale che ho difeso con convinzione quando, a fine degli anni novanta, alcune forze politiche ne chiedevano l’abolizione. Ma ritengo che il governo sulla vicenda Messina abbia commesso un errore, ancora emendabile, nel non affidare alla Regione Sicilia il compito di soggetto attuatore del programma. Le Prefetture, quando chiamate a svolgere compiti diversi da quelli loro tipicamente assegnati, hanno infatti la doverosa esigenza di organizzare strutture di uomini e mezzi esterni al loro ufficio, mentre le regioni, grazie alla loro dotazione di specifiche risorse umane ed organizzazione interna, appaiono l’organo più adatto a dare una risposta più immediata alla rimozione di questa inaccettabile emergenza. Una risposta che, in questo caso, deve essere la più rapida possibile”, conclude.
I fondi siano gestiti da qualsiasi altra istituzione all’infuori della regione: dalla NATO al Mossad, via KGB.