Risanamento. Musolino e La Fauci all'attacco, Forza Italia: "Basta speculazioni"

Risanamento. Musolino e La Fauci all’attacco, Forza Italia: “Basta speculazioni”

Redazione

Risanamento. Musolino e La Fauci all’attacco, Forza Italia: “Basta speculazioni”

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giovedì 20 Marzo 2025 - 15:45

La senatrice interroga Meloni sull'ordinanza fragili a Messina. Il consigliere di Ora Sicilia chiede la revoca. Barbera e Buonocuore smentiscono divisioni nel partito

Non si placano le polemiche sul risanamento a Messina. Da parte sua la senatrice Dafne Musolino ha chiesto ieri in Senato l’intervento della presidente Giorgia Meloni. In precedenza, il Partito democratico, primi firmatari i deputati Barbagallo e Marino, ha presentato un’interrogazione sempre alla presidente. Questo l’intervento della senatrice di Italia Viva: “Non si capisce perché si sia voluto stoppare il percorso virtuoso intrapreso dall’ex sub-commissario al Risanamento di Messina, Marcello Scurria, che aveva realizzato una corsia preferenziale per le famiglie con componenti fragili, tutte identificate e accertate dall’Asp di Messina. Scurria, infatti, aveva già ricollocato 150 famiglie. Ne restavano, così, 130 che attendevano ricollocazione”.

Dafne Musolino

Ha continuato nel suo intervento al Senato: “Con il nuovo metodo burocratico, che prevede la ricollocazione per ambiti di risanamento così come intende adottarlo il nuovo sub-commissario Trovato, si viene a creare, verso quelle persone con fragilità, una ulteriore condizione di marginalità che non meritavano. Si allontana, pertanto, quella luce di speranza che si era accesa per coloro che nonostante gravi patologie continueranno, invece, ad attendere in baracca di poter finalmente accedere al diritto alla casa e alla normalità. Una posizione di attesa virtualmente infinita”.

“Ritengo – ha sottolineato l’ex assessora e oggi senatrice – che la presidente Meloni debba farsi carico di questa vicenda e chiarire se a suo avviso sia stato corretto porre nel nulla il criterio di ricollocamento adottato dall’ex sub-commissario, che garantiva ai fragili la corsia di accesso in modo tutelato e preferenziale, mentre oggi sono vittime di quel burocratese che è la peggiore espressione di quella politica che per oltre cinquant’anni a Messina ha speculato, prosperando proprio sulle baracche. Non vorrei che si ritornasse al passato”.

Forza Italia replica al Pd: “Non ci sono due fronde contrapposte e divisioni nel nostro partito”

Sul tema interventi pure di Antonio Barbera, segretario cittadino di Forza Italia, della consigliera Cettina Buonocuore (Forza Italia) e del vicepresidente vicario e consigliere comunale di Ora Sicilia Giandomenico La Fauci. “Non ci sono due fronde contrapposte, tantomeno divisioni dentro Forza Italia a Messina”. Lo sostiene la consigliera Buonocuore, che replica alle ultime esternazioni del Pd sul risanamento.

“Dí divisioni politiche, di tensioni in città e nella segretarie regionale sono certamente più esperti di noi – aggiunge Buonocuore – non dimentichiamo che per un anno non sono riusciti a eleggere un segretario in città e, una parte del partito, a lungo, non ha digerito l’elezione del segretario, fatta alla resa dei conti”. “Tutto ciò si evidenzia sulla linea politica: una volta a sostegno di una determinata posizione o persona, il giorno dopo l’esatto contrario”.

E così il segretario Barbera: “Come Forza Italia Messina vigileremo affinché non ci siano rallentamenti, ma siamo certi che non ce ne saranno, né da parte del sub-commissario, né da parte del Comune. E pretendiamo chiarezza sulle rispettive competenze, soprattutto nei rapporti con Arisme, nell’interesse dei cittadini residenti nelle zone da sbaraccare e soprattutto dei più fragili che non possono essere ghettizzati nelle aree di sbaraccamento dove risiedono”.

C’è da dire che le divisioni in Forza Italia sono oggettive, considerati gli interventi della sottosegretaria e deputata Matilde Siracusano.

La Fauci: “Si ripristini il criterio della priorità ai fragili”

“L’ingiustificabile e discutibile cambio di strategia deciso dal nuovo sub-commissario per il risanamento, ingegnere Santi Trovato, rappresenta un preoccupante passo indietro nella tutela dei soggetti più vulnerabili della nostra città. Non possiamo permettere che i fragili, persone che da anni attendono una casa dignitosa, siano costretti a trascorrere ancora tempo indefinito in ambienti malsani e non idonei alle loro condizioni”. A sostenerlo è a sua volta il consigliere Giandomenico La Fauci.

Prosegue il vicepresidente vicario del Consiglio: “La precedente gestione aveva stabilito un principio sacrosanto: dare assoluta priorità nell’assegnazione degli alloggi alle famiglie con soggetti fragili – bambini disabili, anziani gravemente malati – riconoscendo così il diritto primario di queste persone a vivere in condizioni dignitose. Con la nuova ordinanza, invece, si sceglie di privilegiare la demolizione per lotti unitari(?) considerando la fragilità solo come criterio secondario all’interno di ogni singolo lotto. Questo significa, in termini concreti, che una persona gravemente malata potrebbe vedere assegnato un alloggio a qualcun altro solo perché quest’ultimo risiede in un’area che si è deciso di demolire per prima”.

“Una sovrapposizione tra due graduatorie”

E ancora: “Particolarmente grave è la disposizione che prevede la trasmissione dell’elenco delle 130 famiglie con persone fragili ad Arisme, per valutare la loro inclusione nell’ambito dell’emergenza abitativa. Questa decisione crea una sovrapposizione tra due graduatorie completamente diverse, governate da normative distinte, con il rischio concreto di danneggiare proprio i nuclei familiari più vulnerabili, allungando a tempo indeterminato l’attesa per un’abitazione dignitosa”.

Insiste La Fauci: “È importante ricordare che il bando comunale per l’emergenza abitativa è pensato per chi ha difficoltà importanti ma non risiede nelle zone di risanamento. Il risanamento è un programma specifico, con una sua logica e con finanziamenti dedicati, che non può e non deve essere confuso con altre misure. Chi vive nelle baracche ha diritto a un alloggio nell’ambito di questo programma, senza essere dirottato verso altre graduatorie già sovraccariche. Numerose famiglie che avevano ricevuto rassicurazioni con la precedente gestione oggi sono comprensibilmente preoccupate. Mi è stato segnalato che dall ufficio risanamentr avrebbero comunicato loro che le domande presentate secondo la prima ordinanza sarebbero ormai “sono congelate”. Questa situazione genera un clima di incertezza e sfiducia che non possiamo tollerare”.

“Faccio appello al sindaco e ai Servizi sociali”

Conclude il consigliere: “Faccio appello al sindaco, all’assessore ai Servizi sociali e a tutti gli enti coinvolti affinché intervengano per ripristinare il criterio della priorità assoluta ai soggetti fragili. Non si tratta di una questione politica ma di civiltà: i fragili nella vita devono sempre avere una priorità rispetto a tutti gli altri, e questo principio deve guidare ogni azione amministrativa, particolarmente quando si parla di diritto alla casa”.

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2 commenti

  1. C’era una volta il pnrr nato proprio per per realizzare interventi mirati al recupero del territorio bisognoso di interventi urgenti di riqualificazione e di mitigazione di dissesti ed effetti.E quali peggiori se non vedere ancora famiglie rinchiuse in orrende baracche?La Senatrice Musolino conosce bene che i fondi sono stati dirottati altrove per realizzare orripilanti opere di cui la città poteva fare a meno.La Senatrice conosce le vie attraverso cui collocare al centro dell’interesse il problema baracche.Sia A Roma che a Palermo impera la destra che ha spartito le zone di interesse della città:alla Lega il ponte,a F.i le baracche.Bene ha fatto a rivolgere alla Meloni l’interrogazione per accendere i riflettori sul problema.Fratelli d’Italia non ha avuto peso specifico in città per cui sarebbe in teoria più facile avviare discorsi concludenti.Scurria aveva tracciato una via ed una svolta.Oggi le diatribe,cui si inserisce il PD,aggrovigliano il problema e la soluzione.La politica litiga ed il malato muore.E’ più degradante del vivere in baracche il teatrino intessuto.

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  2. Senatrice MUSOLINO ma se non ha mai fatto niente per questa città e ora fa l’interrogazione alla presidente del Consiglio
    Per cortesia lasci perdere e si goda questa legislatura che sarà la prima e l’ultima.

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