Sbaraccamento e alloggi in affitto, i tanti dubbi di Unione Inquilini

Sbaraccamento e alloggi in affitto, i tanti dubbi di Unione Inquilini

Sbaraccamento e alloggi in affitto, i tanti dubbi di Unione Inquilini

Tag:

giovedì 02 Agosto 2018 - 07:56

“Il rischio è quello di agire attraverso la finta condizione dell’emergenza e di spostare soltanto temporaneamente il problema per le famiglie aventi diritto”

“L’ultima proposta del sindaco De Luca sul Risanamento ci lascia un po’ perplessi”. Così in un comunicato Unione Inquilini Messina

“Il problema del risanamento, o meglio delle baracche, costituisce- continua – per Messina un problema storico di cui non andare tanto fieri, sia per i cittadini che per anni hanno vissuto con la speranza illusoria di avere un alloggio popolare, sia per la classe politica messinese che si è rivelata negli anni soltanto interessata ad acquisire i voti dei “baraccati” con promesse elettorali totalmente disattese. Oggi, per l’ennesima volta, sulla questione del Risanamento interviene la Regione Sicilia inserendo nella legge di stabilità (finita nel mirino del Consiglio dei Ministri) l’istituzione, attraverso l’erogazione di 500.000 euro, di un’apposita agenzia che dovrebbe risolvere i rimpalli di competenza tra IACP e lo stesso Comune”.

Lo spirito della legge 10/90, per cui fu destinata alla città di Messina la somma di 500mld di lire al fine di risolvere la questione del Risanamento, è quello di “sbaraccare” e costruire alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica da destinare ai cittadini censiti all’interno delle zone di Risanamento. Con l’avvento della L.R. 4/2002 venne inserita inoltre la possibilità da parte del Comune di Messina di reperire alloggi sul mercato comunque da riconvertire in alloggi ERP. L’attuale legge di stabilità de facto deroga a questo spirito prevedendo l’affitto di alloggi per le famiglie nelle baracche. Poniamo alcuni interrogativi:

1. qual è la natura degli alloggi per cui l’eventuale agenzia dovrebbe pagare i canoni per gli aventi diritto di una casa popolare?

2. per quanto tempo questo canone dovrebbe essere garantito?

3. quale canone adotterà l’agenzia (sociale, agevolato, a libero mercato)?

Dalle parole del sindaco De Luca, che chiede di utilizzare 40mln di euro dalla dotazione residua della legge 10/90 al fine di poter prendere in locazione 1000 alloggi, si comprende meglio l’obbiettivo di questi passaggi. Quello che intravediamo noi è l’ennesima operazione speculativa di trasferimento di denaro pubblico verso locatori privati. Se inizialmente i cittadini potrebbero avere un ritorno immediato passando da una baracca ad una casa dignitosa, cosa succederà quando il denaro pubblico avrà finito di gonfiare le tasche di questi locatori? “

“Il rischio- secondo Unione inquilini – è quello di agire attraverso la finta condizione dell’emergenza e di spostare soltanto temporaneamente il problema per le famiglie aventi diritto. Facendo una stima prudenziale: se i 1000 alloggi si affittassero a circa 700€ mensili (100€ in più della media messinese – Osservatorio Immobiliare) i 40mln di euro si vaporizzerebbero nel giro di cinque anni. Una vera e propria regalia ai locatori privati che ne trarrebbero cospicue quote di profitto. Quanto si distorcerebbe il mercato con questa operazione? Soprattutto, che fine faranno le famiglie al termine dei cinque anni?”

“Registriamo – conclude il comunicato – un salto involutivo da parte della giunta De Luca. Paradossalmente, l’acquisto di alloggi sul mercato della Giunta Accorinti da riconvertire in alloggi ERP, da noi osteggiato per rischi di anti economicità, plusvalenze ecc., era molto meglio: almeno l’ente poteva usufruire del ritorno delle somme derivanti dal pagamento dei canoni sociali di locazione reinvestendole nell’ERP. Adesso lo spirito è diametralmente opposto! Si tratta solo di trasferimento a fondo perduto di denaro pubblico per soddisfare precariamente il bisogno di normalità di centinaia di famiglie e alimentare la rendita immobiliare”.

2 commenti

  1. si parla di proprietari di case come delle persone che ambiscono solo al guadagno, puo’ essere vero, ma è molto meglio vendere che affittare, qualunque sia la cifra non affitterei mai un immobile al comune di messina, sapendo che tipo di persone andranno ad abitarci, poi come hai fatto i conti fra 5 anni chi paga l’affitto? in che condizioni saranno gli immobili? si ricordi unione degli inquilini che per ogni affitto si pagano le tasse, e per ogni affitto non pagato difficilmente si recuperano le somme dovute in piu’ quelle degli avvocati, tribunali etc, ed ogni anni un immobile sfitto paga IMU e TASI, dovè il guadagno? meglio vendere si risparmia in salute

    0
    0
    1. Tu no perché hai solo un appartamento, ma io che ne ho costruito una cinquantina, in zone poco appetibili, gli ghiavo una bella botta per cinque anni a 700 € al mese e poi me le vendo.

      0
      0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007