Dalla prossima settimana inizierà l'operazione screening sanitario nei 7 ambiti della legge risanamento.
Così come stabilito lunedì nel corso della conferenza dei servizi sul risanamento (leggi qui), l’operazione screening delle condizioni sanitarie nei 7 ambiti, sta procedendo in modo rapido.
Il commissario dell’Asp Gaetano Sirna ed il presidente dell’ordine dei medici Giacomo Caudo hanno infatti sottoscritto un "protocollo d'intesa" in vista dello screening sanitario delle patologie respiratorie della popolazione residente nei sette ambiti di risanamento che sono stati censiti dal Comune di Messina.
L’intesa è stata stipulata per accertare l'eventuale rischio di patologie respiratorie correlate all'esposizione a inquinanti ambientali. Pertanto si è reso necessario implementare un’ attività di collaborazione, definita nel tempo, con i medici di famiglia per rilevare i dati.
Così come definito durante l'incontro si è già proceduto alla condivisione dei dati trasmessi dal Comune che sono stati già elaborati dal responsabile dell'anagrafe che ha identificato per ciascun assistito il medico generico.
Per la finalità ultima del protocollo si è reso necessario l'elaborazione di una scheda di "start up screening malattie respiratorie" per il rilevamento dei dati sanitari.
L'elaborazione di tale sistema è organizzato su due livelli funzionali, pertanto i medici generici una volta rilevati specifici sintomi e segni clinici informeranno il paziente e contestualmente segnaleranno al secondo livello funzionale, cioè i specialisti dell'ASP, la necessità di ulteriore approfondimento.
L'ASP di Messina per venire incontro alla popolazione allestirà degli ambulatori mobili con la presenza di specialisti dove saranno effettuate le visite e gli accertamenti strumentali necessari ed in caso di necessità prenderà in carico il paziente per accertamenti strumentali.
Lo screening rappresenta un momento importante per verificare in via straordinaria la salute pubblica della popolazione che risiede nel territorio ma è fondamentale anche in vista della richiesta della dichiarazione d’emergenza che deve avere i suoi presupposti anche in una condizione di oggettiva criticità igienico-sanitaria.