Risanamento, Siracusano: "Fragili ai margini con la nuova ordinanza"

Risanamento, Siracusano: “Fragili ai margini con la nuova ordinanza”

Marco Olivieri

Risanamento, Siracusano: “Fragili ai margini con la nuova ordinanza”

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martedì 18 Marzo 2025 - 17:58

La sottosegretaria messinese attacca il neo sub commissario: "Invece di continuare il lavoro di Marcello Scurria, si gettano nella disperazione 150 famiglie"

MESSINA – Sull’ordinanza firmata dal sub commissario Trovato la più dura è Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia. Sostiene la parlamentare: “La toppa è peggio del buco: non esiste espressione più azzeccata per quanto sta accadendo a Messina nelle ultime ore. Il neo sub commissario al risanamento, Santi Trovato, prima scrive e firma un’ordinanza che getta nella disperazione 150 famiglie (in precedenza si parlava di 131 famiglie con soggetti fragili, n.d.r.), poi il giorno dopo parla di ‘una tempesta in un bicchier d’acqua’. Peccato che questa ‘tempesta’ sia ormai realtà, messa nero su bianco, scolpita sulla pietra di un documento ufficiale. Con la sua ordinanza il sub commissario – protagonista in queste settimane di primi passi contraddittori e incomprensibili – sancisce la marginalità che le persone disabili e più fragili hanno nel nuovo corso della struttura commissariale”.

Insiste la sottosegretaria: “Con un’incredibile leggerezza è stata cancellata la ratio voluta dall’ex sub commissario Marcello Scurria, che giustamente aveva previsto dei percorsi agevolati per le famiglie che vivono nelle baraccopoli con a proprio carico persone con disabilità e fragili. Famiglie che avrebbero dunque avuto la priorità nell’assegnazione di nuovi alloggi”.

Continua Siracusano: “Questo criterio adesso viene stracciato, preferendo un fantomatico nuovo piano a zone omogenee per la distribuzione delle abitazioni. L’opposizione in Consiglio comunale e semplici cittadini stanno provando ad avere un’interlocuzione con Trovato, ma in questi giorni l’ufficio del commissario – sempre aperto a tutti negli ultimi anni – è desolatamente chiuso, e gli appuntamenti preclusi. Inoltre, delle 25 case già disponibili per la consegna, la nuova struttura ancora non ne ha assegnata neanche una. Non si perda altro tempo, vengano consegnati subito gli alloggi già disponibili: ogni giorno in più in una baracca per una persona con disabilità e per chiunque rappresenta una sofferenza insopportabile”.

Trovato: “Rimane la priorità ai soggetti fragili”

Per la deputata di Forza Italia, sponsor politico del precedente sub commissario Scurria, la spiegazione dell’ingegnere Trovato non è convinncente. Quest’ultimo ha scritto ieri: “In merito all’ordinanza n°1 del 2025, il sub commissario al risanamento delle baraccopoli di Messina, ingegner Santi Trovato, intende chiarire alcuni aspetti, sottolineando come il provvedimento non azzera, né revoca, alcun elenco di nuclei familiari con soggetti fragili e fragilissimi. Nell’assegnazione degli alloggi inseriti nella procedura di velocizzazione dello sbaraccamento dei lotti e sub lotti funzionali viene ribadita la priorità per i soggetti con patologie gravi”.

Il nodo del contendere: procedere per lotti

Trovato ha precisato che che sono 43 le famiglie, con fragili al loro interno, per le quali si procederà con urgenza. Ma a scatenare le critiche è stata la scelta di sbaraccare per aree omogenee. I fragili che saranno nel lotto da sbaraccare avranno la priorità. Ma chi non fa parte del lotto, pur avendo disabili gravi con patologie nel proprio nucleo familiare, dovrà aspettare: questo si teme, con “esiti nefasti”, ha evidenziato la consigliera Antonella Russo (Pd), per una parte delle famiglie in attesa, con al loro interno persone e bambini con disabilità gravi.

Una crisi nel centrodestra

Considerati gli attori in campo, dal presidente della Regione Schifani a Matilde Siracusano e Santi Trovato, si può evidenziare che si tratta di una crisi politica interna al centrodestra. E con conseguenze su un processo che deve continuare, quello del risanamento, fino a mettere la parola fine a questa ferita per Messina.

“La revoca di Scurria? Un attacco a me”

Nel mese di febbraio, Matilde Siracusano, dopo la revoca del sub commissario Scurria, ha chiarito il suo pensiero in un’intervista: “Un attacco a me, alla mia storia, alle mie battaglie, al mio ruolo di parlamentare che si è battuta contro un’ingiustizia atavica. Mi chiamano la deputata delle baracche. Con sudore e fatica, ho dato il massimo per porre fine alla vergogna a Messina delle baraccopoli. E questa decisione è un attacco a tutto ciò che ho fatto. Al mio impegno incessante, in Parlamento, per liberare le persone dal degrado, da una vita in baracche con l’amianto. Sono profondamente amareggiata. È stato sfregiato il mio lavoro. Un potentissimo presidente della Regione ha imposto questa scelta. Ci vuole davvero coraggio a interrompere un’esperienza del genere”.

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2 commenti

  1. Ma possibile che non si debba mai lavorare con criterio serietà e trasparenza?
    Sempre casino sempre liti sempre recriminazioni da parte di tuti nei confronti di tutti.
    Smentite affermazioni contro smentite.
    Politica da quattro soldi.

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  2. Se l’ex commissario fosse stato un altro, quindi non quello indicato e da lei voluto in quella specifica funzione, avrebbe mosso le stesse critiche?

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