Sparso difende l’operato del proprio ufficio: «La nostra delibera trova "conferma” anche in una nuova legge regionale»

Sparso difende l’operato del proprio ufficio: «La nostra delibera trova “conferma” anche in una nuova legge regionale»

Sparso difende l’operato del proprio ufficio: «La nostra delibera trova “conferma” anche in una nuova legge regionale»

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mercoledì 14 Marzo 2012 - 08:06

La legge quadro n°1/2012 varata dalla regione prevede nuove previsioni anche per i piani particolareggiati di risanamento. Su gli interventi pubblico/privato l''assessore chiarisce: «Servono risorse che al momento non ci sono, da qui l’ipotesi Iacp». Intervento di Carreri e Bonafede

«Questo assessorato è stato tutt’altro che dormiente e lo dimostra il fatto che la delibera esitata dalla giunta lo scorso 22 settembre ha anticipato nei contenuti quanto varato con la legge quadro della Regione, (n°1/2012) che prevede elementi simili a quelli pensati dal nostro dirigente, Cardia, rispetto alla rivisitazione dei piani particolareggiati». A distanza di qualche giorno dall’attacco lanciato dal rappresentante del III quartiere Santi Interdonato, l’assessore al risanamento Roberto Sparso interviene in difesa del lavoro finora svolto dagli uffici di via Trento: «Considerata la nuova normativa regionale che punta a regolare la medesima materia, attendiamo il regolamento attuativo che ne determinerà l’entrata in vigore per evitare di adottare provvedimenti che si rivelerebbero inefficaci nel caso in cui contrastino con quanto previsto dalla nuova normativa regionale, che avrebbe comunque un valore superiore».

«Diversamente da quanto avvenuto fino ad ora – continua Sparso – abbiamo cercato di portare avanti delle scelte coraggiose, non solo con la delibera in questione, ma anche con il regolamento (in attesa di voto in consiglio comunale, ndr) che prevede la creazione di una graduatoria unica per l’assegnazione alloggi e nuovi criteri di occupazione. Tutto si può dire tranne che l’assessorato ha dormito». Carte alla mano, il rappresentante dei giunta spiega che nel momento in cui la delibera è diventata esecutiva sarebbe stato necessario disporre di una serie di risorse, all’incirca 80-90 mila euro, da assegnare per i progettisti, sempre interni, chiamati ad occuparsi di redigere i nuovi piani particolareggiati di risanamento che, specifica Sparso, a prescindere da ogni valutazione, come previsto per legge, scadranno il prossimo 15 maggio.

«Il dipartimento, come si potrà facilmente immaginare, è sprovvisto di tali somme. Da qui l’idea di ricorrere ad iniziative di partnership pubblico/privato, con l’Istituto Autonomo Case Popolari. L’ex-commissario Laface era sembrato favorevole alla soluzione, poi però la scadenza del mandato e il periodo di vacatio ha messola situazione in stand-by. Nei prossimi giorni contatteremo il neo-responsabile, il dott. Lo Conti, per riprendere il discorso. Anche questa ritengo sia la testimonianza che tutto abbiamo fatto tranne che rimanere con le mani in mano».

Un attivismo, quella del gestione Sparso, confermato anche dal consigliere di Risorgimento Messinese Nino Carreri e dal rappresentante del terzo quartiere Sebastiano Bonafede (Pdl), che rispetto al fronte emergenza abitativa, parla di vicende dai contorni clientelari che le dichiarazioni del rappresentante di giunta hanno definitivamente fatto emergere: «Sia il sindaco a bloccare questo fenomeno dando notizie ufficiali a tutti quei cittadini che aspettano una casa promessa dagli speculatori del bisogno. Ringraziamo l’assessore Sparso che pubblicamente ha avuto il coraggio di affermare che le 900 domande circa, presentate all’assessorato al Risanamento da famiglie in stato di disagio, non saranno prese in considerazione poiché a fronte di una disponibilità di alloggi pari a zero, tale graduatoria costituirebbe una vera presa in giro nei confronti della città».

I rappresentanti di consiglio e di quartiere evidenziano l’importanza del regolamento che, una volta approvato dal civico consesso, potrebbe definire criteri certi nella caotica assegnazione degli alloggi, soprattutto a seguito dei recenti episodi che hanno visto protagonista anche il presidente del V quartiere Alessandro Russo: «I segnali giunti al presidente della circoscrizione, schieratosi contro le occupazioni abusive delle case popolari di Giostra, sono un monito importante che deve far riflettere tutti i soggetti impegnati a vario titolo in questa difficile battaglia. Ecco perché – concludono – non faremo mancare il nostro appoggio al rappresentante di giunta. Anzi sarebbe opportuno convocare una conferenza di servizi tra gli enti preposti al risanamento e le forze dell’ordine, magari con il coordinamento della prefettura per far si che chi si espone in prima persona non rimanga da solo». (E. DE PASQUALE)

Un commento

  1. baraccacamaro87 14 Marzo 2012 08:50

    E ALLORA BRAVI ASSE.SPARSO CARRERI BONAFEDE ALLA POVERA GENTE BISOGNA DIRE COME STANNO LE COSE REALMENTE E NON PROMETTERE NIENTE CHI PROMETTE E PRENDE IN GIRO LA POVERA GENTE ED A DETTO A QUASI TUTTI E 900 FAMIGLIE DI PRESENTARE LA DOMANDA PER OTTENERE ALLOGGIO POPOLARE LO SANNO TUTTI E L,IMBROGLIONE CAPO POPOLO E SI PURTROPPO E UNA PERSONA SOLA IO CONSIGLIEREI ALL.ASSESORE SPARSO DI INVIARE UNA RACCOMANDATA AD OGNUNO CHE A PRESENTATO LA DOMANDA E FARE PRESENTE CHE NON VI E ALCUNA POSSIBILITA DI AVERE UN ALLOGGIO POPOLARE COSI NON CI SAREBBE PIU LA GUERRA FRA POVERI ED IL CAPO POPOLO LA FINISCE DI PROMETTERE COME A GIA FATTO CON ME DA ANNI IMBROGLIONE

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