In questi giorni arriverà dalla Regione il decreto di finanziamento per concludere l’acquisto di 39 alloggi per i quali è già stato firmato un preliminare. In graduatoria restano altri 51 alloggi ma per acquistarli il Comune ha bisogno dei fondi decurtati e mai ridati. Speranze con l’approvazione dell’esercizio provvisorio regionale
10 milioni 900mila euro nel bilancio regionale 2013, altri 42 milioni sulla programmazione degli anni successivi. Peccato che della prima tranche siano arrivati finora solo 7 milioni e mezzo e della seconda non se ne veda neppure l’ombra. E così il risanamento continua a marciare a piccolissimi passi, senza la svolta auspicata.
Per il momento non resta che accontentarsi dei piccoli passi avanti compiuti. A Tremonti – Casa Nostra, ad esempio, dove i lavori affidati alla Gap di Roma, sono pronti a partire dopo un lungo iter concluso il mese scorso. 2 milioni e mezzo l’importo a base d’asta, cifra ridotta a poco meno di 2 milioni in seguito al ribasso. Saranno abbattute le sette palazzine pericolanti rimaste in piedi e verrà realizzato un parco urbano oltre a nuove strade, illuminazione e servizi.
Le note dolenti, invece, riguardano la decurtazione di 3 milioni e 400mila euro operata dalla Regione, che pesa quasi tutta su Fondo Fucile. Qui l’amministrazione comunale sta operando un metodo diverso rispetto al passato: niente nuove costruzioni ma l’acquisto sul mercato di immobili da affittare alle famiglie che vivono in baracca e la ridestinazione dell’area a verde pubblico, in seguito all’abbattimento dei fabbricati fatiscenti.
Alla scadenza dello scorso 15 maggio sono state presentate 44 offerte da parte di imprese e privati cittadini per un totale di oltre 100 alloggi. Dopo tutte le verifiche del caso, è stata redatta la graduatoria delle offerte valide, ridotte a 90 alloggi, approvata con determina numero 67 del 28 novembre 2014 del Dipartimento Politiche per la Casa.
Dei 5 milioni e 48mila euro disponibili, ne sono stati spesi 4 milioni 969mila euro per l’acquisto dei primi 39 alloggi in graduatoria. In particolare, sono stati stipulati 9 atti preliminari per l’acquisto, rispettivamente, di 12 (a Minissale), 4 (a Minissale), 7 (al Santo) e 11 (a Contesse) alloggi, oltre a 5 alloggi offerti singolarmente (in altre zone di Fondo Fucile) ad un costo compreso tra i 1.246 e i 1.350 euro al metro quadro su abitazioni che vanno da un minimo di 55 ad un massimo di 123 metri quadri.
Per completare lo sbaraccamento di Fondo Fucile, però, servirebbe acquistare anche gli altri 51 alloggi in graduatoria. E, per farlo, sono necessari gli oltre 3 milioni rimasti al bilancio regionale. “La Regione ha appena approvato l’esercizio provvisorio – afferma l’assessore Sergio De Cola – e speriamo che possano rientrarvi i fondi che ci sono stati tagliati e mai più ridati. Ma nel frattempo non ci fermiamo. Abbiamo già firmato i preliminari e, in questi giorni, attendiamo il decreto di finanziamento per concludere gli acquisti. A quel punto, contestualmente, potrà avvenire l’assegnazione delle case e l’avvio dello sbaraccamento, che sarà ovviamente parziale. Perché tutta l’operazione possa concludersi stiamo facendo pressione per ottenere la parte restante del finanziamento”.
(Marco Ipsale)
“Lo sbaraccamento sarà OVVIAMENTE solo parziale”?Ma scherziamo?Fondo Fucile è una BOMBA ECOLOGICA! Lo sbaraccamento deve essere TOTALE, trovando a chi resta fuori dall’assegnazione delle case una sistemazione temporanea, in attesa di quella definitiva: si utilizzino tutti gli immobili disponibili, anche ex scuole ecc.: per quanto in cattive condizioni, saranno sempre meglio di una baracca!E si eviterà che in baracche abbandonate vadano ad abitare altri disperati o che chi resta(qualora si abbattano solo alcune baracche)debba convivere con le macerie
“Lo sbaraccamento sarà OVVIAMENTE solo parziale”?Ma scherziamo?Fondo Fucile è una BOMBA ECOLOGICA! Lo sbaraccamento deve essere TOTALE, trovando a chi resta fuori dall’assegnazione delle case una sistemazione temporanea, in attesa di quella definitiva: si utilizzino tutti gli immobili disponibili, anche ex scuole ecc.: per quanto in cattive condizioni, saranno sempre meglio di una baracca!E si eviterà che in baracche abbandonate vadano ad abitare altri disperati o che chi resta(qualora si abbattano solo alcune baracche)debba convivere con le macerie