Ci sono i soldi per la messa in sicurezza del Montagnareale, del Rosmarino e dell'Idria, esondati più volte
I torrenti Montagnareale, Idria e Rosmarino nel messinese potranno essere messi presto in sicurezza. La regione ha infatti finanziato interventi su a10 corsi d’acqua in Sicilia, per 12 milioni di euro complessivi. L’obiettivo è prevenire il rischio alluvioni in aree dove in passato le pesanti piogge hanno provocato anche morti, come a Rosmarino.
Per Montagnareale la Giunta regionale ha destinato 929 mila euro, 279 mila per l’Idria a Barcellona, 232 mila per il Rosmarino a Torrenova. I torrenti oggetto delle opere di manutenzione sono stati individuati dall’Autorità di bacino della Regione, diretto da Leonardo Santoro. Si tratta di interventi inseriti nel “Piano di azione e coesione 2014/2020”.
“Prendersi cura del territorio prevenendo frane ed esondazioni – dichiara il Governatore Nello Musumeci – è sempre stata una priorità per questo governo. Grazie ai nuovi interventi sui corsi d’acqua, oltre ai cento già effettuati negli ultimi anni, sarà possibile ridurre ulteriormente i rischi dovuti al dissesto idrogeologico: rischi che troppo spesso, in passato, si sono trasformati in realtà con effetti devastanti sulle comunità locali, come in questi giorni ci hanno ricordato anche gli eventi drammatici nelle Marche“.
La giunta, oltre a dare il via libera a questo primo elenco di cantieri per i quali verrà immediatamente avviata l’attività di progettazione, ha approvato anche un ulteriore elenco di 14 opere urgenti su altrettanti corsi d’acqua nell’Isola per 14,3 milioni di euro.
Il green deal europeo
“Con questi interventi – afferma il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro – si persegue lo scopo di attuare il cosiddetto “green deal europeo”, che prevede l’adattamento ai cambiamenti climatici, considerato che la Regione si è dotata del Piano per la lotta alla siccità e Strategia di azione per la lotta alla desertificazione. L’obiettivo è quello di effettuare un’efficace azione di contrasto all’attuale situazione di fragilità del territorio regionale nei confronti dei cambiamenti climatici quali il rischio idrogeologico, gli incendi, il calore, la siccità. Le risorse che adesso impegniamo saranno destinate al completamento e alla realizzazione di opere di difesa idraulica e di difesa del suolo previste nei piani regionali di settore e a interventi strutturali e non strutturali per ridurre i rischi antropici”.
Gli altri interventi in Sicilia
I primi dieci cantieri, sui quali l’Autorità di bacino avvierà le procedure per l’esecuzione delle progettazioni esecutive, riguardano anche: il fiume Torto e il torrente Barratina nel palermitano; vari corsi d’acqua a Erice, il canale Mollarella e due affluenti nell’agrigentino; il fiume Dittaino e il torrente Calderari Valguarnera nell’ennese; ; il Risicone nel siracusano; il Saracena nel catanese; il Cava Sulla e Cava Scardina a Ispica, nel Ragusano.
