Numerose le sollecitazioni sulle condizioni dell'alveo del torrente Bordonaro, la cui situazione è peggiorata in seguito alle alluvioni degli scorsi anni. Nonostante il parere tecnico dell'ordine degli ingegneri sull'emergenza in atto, fino ad ora nessun intervento risolutivo è stato adottato, per mettere fine al pericolo in cui incorrono i residenti. La denuncia di Cardile e Sciutteri
Da anni la situazione del torrente Bordonaro è posta all’attenzione degli organi competenti affinché vengano presi i provvedimenti necessari per la messa in sicurezza del corso d’acqua. Da anni, però, la situazione rimane sospesa tra pareri tecnici, interrogazioni sulle condizioni di pericolo, solleciti inascoltati. Del febbraio del 2011 è il responso del Presidente dell’ordine degli ingegneri di Messina che ha ufficializzato il rischio esistente, dichiarando una situazione di persistente emergenza civile e rimandando al genio civile la competenza sulla questione, perché venissero individuati i punti di maggiore pericolo e messi in sicurezza. Ma il giudizio tecnico non ha sortito molti effetti. Dopo la demolizione dei manufatti abusivi, i lavori non sono proseguiti e i residenti di Bordonaro stanno ancora aspettando.
A ritornare sulla questione sono i consiglieri della terza circoscrizione Claudio Cardile e Antonino Sciutteri che lamentano lo stato di abbandono in cui versa il torrente e l’indifferenza verso la situazione di pericolo in cui incorrono gli abitanti del villaggio. Il letto del corso d’acqua, secondo quanto riportato dai due rappresentanti circoscrizionali, si sarebbe alzato notevolmente. Ad ogni pioggia cresce la paura per il rischio di esondazione, fino a questo momento per fortuna contenuta. “Gli abitanti di Contrada Ruvoli, Contrada Annunziatella, Contrada Germania e Contrada San Nicola, frazioni ubicate al di là del torrente – scrivono Cardile e Sciutteri – chiedono ora quanto meno la rimozione del materiale sovralluvionato, la pulizia e la ricostituzione dell’alveo naturale del torrente”.
Resta solo la speranza che la pioggia risparmi il peggio ai residenti a cui appigliarsi. Nella zona alta del torrente, inoltre, in seguito alle alluvioni degli anni scorsi, che hanno riversato nell’alveo una grande quantità di terra e detriti, alcune abitazioni sono rimaste isolate. Ma la speranza non può bastare a risolvere un problema che si protrae da troppo tempo e che non si può più contenere. “Sono stati promessi mari e monti ma alle promesse non sono seguite i fatti – hanno concluso Cardile e Sciutteri -. Nei giorni scorsi sono stati avviati interventi di pulizia e risagomatura dell’alveo nei torrenti San Filippo e Zafferia: è auspicabile che la stessa attenzione si riservi al torrente Bordonaro, catalogato ad alto rischio idrogeologico con coefficienti R4/P4, al fine di ripristinarne al meglio quanto meno la funzionalità idraulica, in regime di pre-emergenza”.