Il gruppo di volontari che da sempre opera a fianco dei ragazzi, chiede aiuto all'ispettore salesiano, al vescovo, a tutte le istituzioni comunali, provinciali e regionali
“L’oratorio salesiano San Luigi potrebbe chiudere. Non è ancora ufficiale, ma dall’ispettoria salesiana sicula giungono voci di smobilitazione a partire da settembre”. Lo annunciano con amarezza i tanti animatori della struttura che da anni operano a stretto contatto con ragazzi e bambini.
L’oratorio rappresenta l’ultimo baluardo della presenza dei salesiani in un istituto esistente dal 1893. Dopo la chiusura della scuola, qualche anno fa, più volte si era paventata la cessione dell’intero complesso e la cessazione di tutte le attività. Una parte è stata ceduta alla scuola privata “Empedocle”, un’altra è in affitto alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Messina. Ma l’oratorio ha sempre resistito a tutto e ancora oggi convoglia decine di giovani che crescono in amicizia nello spirito di Don Bosco. Inizierà infatti il 14 giugno il grest 2011, che anche quest’anno vede iscritti un centinaio di ragazzi dagli 8 anni in su. Gite, feste, sport, giochi e tanto altro per passare insieme un’estate all’insegna del divertimento. Le iscrizioni sono ancora aperte ed effettuabili nella sede di viale regina margherita 27. L’oratorio prosegue le sue attività anche d’inverno con doposcuola, calcio e danza, attività quest’ultime nelle quali i ragazzi si sono distinti nei tornei di pgs (polisportive giovanili salesiane), vincendo anche le recenti pigiessadi 2011, svoltesi a Ragusa.
“Tutto questo – scrivono gli animatori – potrebbe presto volgere al termine, privando i nostri ragazzi di un luogo dove crescere secondo l’educazione di don Bosco. Le motivazioni sono, neanche a dirlo, di natura economica, ma ci domandiamo il perché di questo repentino cambiamento di idee, visto che solo lo scorso anno era stato rinnovato per tre anni il mandato al direttore dell’istituto, don Pirrone”.
Chiedono dunque all’ispettoria salesiana sicula di trovare una soluzione per non dire basta a 118 anni di storia, per continuare l’oratorio anche in misura ridotta, provando a vendere o affittare anche tutto l’istituto tranne il cortile e la chiesa, bene architettonico per la cui salvaguardia intendiamo lottare. Ma si rivolgono anche anche alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina, alla Curia e agli assessorati comunali e regionali ai beni culturali. L’oratorio, in periodo invernale, potrebbe continuare anche solo nei week end, come già accadeva ai tempi di don Riggi, dalla cui scomparsa tra qualche mese saranno trascorsi 10 anni. Il 3 dicembre vorremmo ricordarlo nella sua chiesa. Consapevoli della necessità del trasferimento in altre strutture dei sacerdoti, chiediamo che il solo don Roberto Dominici, da 9 anni direttore dell’oratorio, possa continuare la sua opera.
“Rinnoviamo la nostra richiesta di aiuto – concludono – all’ispettore salesiano, al vescovo, a tutte le istituzioni comunali, provinciali e regionali e a quanti in città abbiano a cuore le sorti del glorioso istituto.
Gli animatori dell’oratorio San Luigi