Siamo arrivati a metà dicembre e ancora non si sa che fine abbia fatto il piano di riequilibrio presentato dal Comune di Messina il 12 settembre. La rigida tempistica dettata dalla legge è andata in fumo ma a Palazzo Zanca nessuno sa spiegare il perché. Nessun consigliere comunale si mostra particolarmente interessato all’argomento, sebbene in gioco ci sia il futuro dell'ente
Ad oltre tre mesi dall’approvazione in Consiglio Comunale, sul piano decennale di riequilibrio tutto tace. I termini fissati dalla legge sono stati ampiamente sforati ma da Roma non è ancora arrivata alcuna notizia, né positiva né negativa.
L’unica lettera che il Ministero dell’ Interno ha recapitato agli amministratori di palazzo Zanca è quella che richiede la restituzione degli oltre 14 milioni di euro anticipati dal Fondo di rotazione nazionale (vedi correlato).
Eppure, in virtù del decreto 174/2012, convertito nella Legge 213/2012 la, Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali avrebbe dovuto dare un primo responso sulla manovra finanziaria entro 60 giorni dalla data di presentazione. Il Consiglio Comunale ha approvato il piano il 2 settembre, la giunta Accorinti lo ha inviato a Roma il 12 settembre e, dunque, la sottocommissione avrebbe dovuto concludere la cosiddetta fase istruttoria entro il 12 novembre, con la possibilità di formulare rilievi o chiedere chiarimenti al Comune, che sarebbe poi stato obbligato a rispondere nei successivi 30 giorni.
Ma siamo arrivati a metà dicembre e ancora non si sa che fine abbia fatto il piano di riequilibrio presentato dal Comune di Messina. E’ evidente che la rigida tempistica dettata dalla legge è andata in fumo e a Palazzo Zanca nessuno sa spiegare il perché. Il segretario/direttore Antonio Le Donne ritiene che questo ritardo non debba necessariamente essere visto come un segno allarmante, poiché la commissione è chiamata a valutare i piani di molti comuni d’Italia ed è probabile che lo slittamento dei termini sia dovuto al sovraccarico di lavoro.
Se l’amministrazione si dice serena, non da meno sono i 40 consiglieri comunali, nessuno dei quali mostra particolare preoccupazione per l’assenza di risposte da Roma, sebbene in gioco ci sia il futuro dell’ente. Il piano di riequilibrio è , infatti, l’ unico strumento rimasto al Comune per scongiurare il dissesto. E se è vero che da più parti c’è chi invoca il default per mettere un punto e far ripartire da zero la città, affidando ad una commissione esterna il compito di occuparsi dei debiti pregressi e alla giunta di provvedere solo all’ordinaria amministrazione; è altrettanto vero che questo strano silenzio sul documento di risanamento – venuto alla luce dopo un iter travagliato iniziato durante l’era Croce e proseguito con l’insediamento della giuntaa Accorinti – significa prolungare lo stato “comatoso” in cui si trova l’ente.
Peraltro, va ricordato che il documento di risanamento dovrà finire anche sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti, che in questi mesi ha continuato a vigilare sulla situazione economico-finanziaria del Comune di Messina, tornando più volte a bacchettare gli amministratori, accusati di non aver ancora avviato quel percorso di risanamento più volte sollecitato in questi anni con continui richiami, sistematicamente caduti nel vuoto.
Al di là di quale sarà il destino del piano di riequilibrio – che sarà scritto prima dal Ministero e poi dalla Corte dei conti – c’è da scommettere che i magistrati contabili torneranno a farsi sentire presto per i ritardi accumulati nell’approvazione dei bilanci di Palazzo Zanca .
Il consuntivo 2013 è stato approvato dal Consiglio Comunale solo lo scorso 2 dicembre, mentre il bilancio di previsione 2014 è attualmente al vaglio del Collegio dei revisori dei conti e arriverà in Aula non prima del 29 dicembre. Per il previsionale è già operativo il commissario ad acta nominato dalla Regione , Carlo Domenico Turriciano, che venerdì scorso si è recato a Palazzo Zanca, e non certo per una visita di cortesia. Il funzionario regionale ha incontrato il segretario/direttore Le Donne , che gli ha illustrato la situazione e spiegato i motivi del ritardo nell’approvazione del documento contabile. Prima di diffidare formalmente il Consiglio comunale, Turriciamo attenderà la scadenza dei termini concessi dalla legge al Collegio dei revisori per completare la relazione tecnica ed esprimere parere obbligatorio ma non vincolante da allegare al bilancio.
Sino a quando i revisori non completeranno il lavoro di analisi, il bilancio previsionale non verrà neanche iscritto all'Ordine del giorno del Consiglio comunale ed i consiglieri fanno sapere di non avere alcuna intenzione di iniziare l'approfondimento del dumento economico-finanziario in Commissione.
Bisognerà quindi necessariamente aspettare la fine dell’anno per sbloccare l’attuale impasse sul previsionale. Fine anno che si preannuncia col botto.
Danila La Torre
aspettando che il documento arrivi hanno cominciato a rubare le statuette del sindaco sul presepe comunale e stanotte hanno rubato l’albero di natale che il comune aveva fatto “issare” a Piazza Cairoli.Non vorrei che le indagini subito avviate portassero ad individuare qualche banda tibetana che ce l’ha col Natale.
aspettando che il documento arrivi hanno cominciato a rubare le statuette del sindaco sul presepe comunale e stanotte hanno rubato l’albero di natale che il comune aveva fatto “issare” a Piazza Cairoli.Non vorrei che le indagini subito avviate portassero ad individuare qualche banda tibetana che ce l’ha col Natale.
Danila LA TORRE è brava, scrive di finanza locale con una prosa chiara, a mio avviso pone a Palazzo Zanca un interrogativo: avete un Piano B in caso di una eventuale bocciatura del Piano di Riequilibrio? Guido SIGNORINO a supporto del Piano ha predisposto la Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016, DANILA nel suo articolo sulla Relazione scrisse giustamente di nuovo e diverso impegno programmatico per il triennio e il resto del mandato di RENATO sindaco.L’assessore al bilancio si pone un obiettivo ambizioso,in linea con la Ragioneria Generale dello Stato,sperimentare a Messina l’evoluzione di un bilancio di previsione di sola cassa,idea lanciata da mariedit nel 2012 dopo aver denunciato per anni BILANCI e CONSUNTIVI carta straccia.
Danila LA TORRE è brava, scrive di finanza locale con una prosa chiara, a mio avviso pone a Palazzo Zanca un interrogativo: avete un Piano B in caso di una eventuale bocciatura del Piano di Riequilibrio? Guido SIGNORINO a supporto del Piano ha predisposto la Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016, DANILA nel suo articolo sulla Relazione scrisse giustamente di nuovo e diverso impegno programmatico per il triennio e il resto del mandato di RENATO sindaco.L’assessore al bilancio si pone un obiettivo ambizioso,in linea con la Ragioneria Generale dello Stato,sperimentare a Messina l’evoluzione di un bilancio di previsione di sola cassa,idea lanciata da mariedit nel 2012 dopo aver denunciato per anni BILANCI e CONSUNTIVI carta straccia.
GOVERNARE i Comuni con un bilancio di sola cassa, per un periodo di tempo limitato, visto lo stato pietoso in cui versano dal punto di vista economico e finanziario, è l’unica modo per non travolgere i cittadini con una valanga di tributi, oggi Messina e gran parte delle città ha una SPESA CORRENTE fuori da ogni controllo e al di sopra delle proprie possibiltà, a fronte di una inesistente SPESA in C/CAPITALE per investimenti. SIGNORINO si impegna a incassare i tributi nell’esercizio finanziario a cui sono destinati, quindi IMU, TASI,TARI,AMAM, entrate EXTRATRIBUTARIE relative al 2015 da versare tutte nel 2015, come le bollette della luce o del telefono o del gas o di SKY,ogni due mesi o meglio mensilmente per meglio distribuire l’importo.
GOVERNARE i Comuni con un bilancio di sola cassa, per un periodo di tempo limitato, visto lo stato pietoso in cui versano dal punto di vista economico e finanziario, è l’unica modo per non travolgere i cittadini con una valanga di tributi, oggi Messina e gran parte delle città ha una SPESA CORRENTE fuori da ogni controllo e al di sopra delle proprie possibiltà, a fronte di una inesistente SPESA in C/CAPITALE per investimenti. SIGNORINO si impegna a incassare i tributi nell’esercizio finanziario a cui sono destinati, quindi IMU, TASI,TARI,AMAM, entrate EXTRATRIBUTARIE relative al 2015 da versare tutte nel 2015, come le bollette della luce o del telefono o del gas o di SKY,ogni due mesi o meglio mensilmente per meglio distribuire l’importo.
ci mancava il tuttologo.
“ingaggiare maridiet ”
con i suoi “papelli” applicati al “reale”
risollevera come per incanto il
pachidermico Palazzo Zanca! dalle chiacchiere ai fatti -_-
ci mancava il tuttologo.
“ingaggiare maridiet ”
con i suoi “papelli” applicati al “reale”
risollevera come per incanto il
pachidermico Palazzo Zanca! dalle chiacchiere ai fatti -_-
Cara DANILA i miei allarmi su una SPESA CORRENTE oramai fuori da ogni controllo sono inascoltati,pensaci tu, l’autorevolezza di giornalista economica,conquistata con la puntualità dei tuoi articoli,è sicuramente superiore alla mia. L’ultima rilevazione SIOPE di UniCredit è del 10 dicembre,l’INCASSO giornaliero fu pari a €1.040.552, di esso l’ANTICIPAZIONE DI CASSA fu €954.491 il 91,7%,mentre il rimanente INCASSO ancora da codificare,quindi non sappiamo la provenienza, di €86.061 l’8,3%. Questi due INCASSI sono serviti il 10 dicembre per finanziare solo SPESA CORRENTE, €1.021.425 per lo smaltimento dei rifiuti,sono gli stipendi di novembre di MessinAmbiente e forse le spese per il trasporto in discarica, e €18.373 per manutenzione immobili.
Cara DANILA i miei allarmi su una SPESA CORRENTE oramai fuori da ogni controllo sono inascoltati,pensaci tu, l’autorevolezza di giornalista economica,conquistata con la puntualità dei tuoi articoli,è sicuramente superiore alla mia. L’ultima rilevazione SIOPE di UniCredit è del 10 dicembre,l’INCASSO giornaliero fu pari a €1.040.552, di esso l’ANTICIPAZIONE DI CASSA fu €954.491 il 91,7%,mentre il rimanente INCASSO ancora da codificare,quindi non sappiamo la provenienza, di €86.061 l’8,3%. Questi due INCASSI sono serviti il 10 dicembre per finanziare solo SPESA CORRENTE, €1.021.425 per lo smaltimento dei rifiuti,sono gli stipendi di novembre di MessinAmbiente e forse le spese per il trasporto in discarica, e €18.373 per manutenzione immobili.
“Al comune nessuno se ne preoccupa” è un’accusa gravissima.Quasi una valutazione tra il giudiziario e il politico.
“Al comune nessuno se ne preoccupa” è un’accusa gravissima.Quasi una valutazione tra il giudiziario e il politico.
Cosa vi aspettavate da simil giunta, diretta, come un’orchestra stonata, da un maestro che non sa leggere la musica?
Geroge
Cosa vi aspettavate da simil giunta, diretta, come un’orchestra stonata, da un maestro che non sa leggere la musica?
Geroge
mandiamo George a risollevare il comune.
Mariella. ..mi.firmo…
mandiamo George a risollevare il comune.
Mariella. ..mi.firmo…
COMMENTO 3. Carissima Mariella PERRONE, carissima perché ci costi €25.000 l’anno di indennità, per i cinque anni di mandato €125.000, per questa ingente somma potresti farci comprendere meglio cosa dovrebbe fare RENATO sindaco. Tutte le compagnie di navi da crociera conoscono bene i pregi del nostro porto, infatti lo hanno scelto per anni, ma poco la nostra accoglienza, perché il nostro patrimonio storico e paesaggistico, come i forti umbertini, Gonzaga, il museo, o la grande isola pedonale commerciale appena cancellata, sono vicini ma lontanissimi a causa di quella mobilità sostenibile osteggiata dal tuo gruppo e dal Consiglio Comunale.
COMMENTO 3. Carissima Mariella PERRONE, carissima perché ci costi €25.000 l’anno di indennità, per i cinque anni di mandato €125.000, per questa ingente somma potresti farci comprendere meglio cosa dovrebbe fare RENATO sindaco. Tutte le compagnie di navi da crociera conoscono bene i pregi del nostro porto, infatti lo hanno scelto per anni, ma poco la nostra accoglienza, perché il nostro patrimonio storico e paesaggistico, come i forti umbertini, Gonzaga, il museo, o la grande isola pedonale commerciale appena cancellata, sono vicini ma lontanissimi a causa di quella mobilità sostenibile osteggiata dal tuo gruppo e dal Consiglio Comunale.
COMMENTO 2.Il PD catanese aggiunge ai rifiuti la pessima gestione dell’intera area:il Porto è negato,l’accesso vietato con sbarre,i servizi scadenti per i turisti ma anche per i catanesi,allontanati dal mare a causa di divieti su divieti mentre tutta la zona degli Archi della marina è sporca, dissestata,si è costretti a passeggiare nel degrado assoluto. Dopo queste accuse l’Autorità portuale etnea emette un’ordinanza che abbatte le tariffe per le compagnie di crociera che pagano ben 2.900 euro per gestire i rifiuti anche quando non li scaricano direttamente nel porto, ma nessuno al mondo può arrivare agli €85 di Messina, quindi il problema non sono i rifiuti e nemmeno la logistica, perchè le navi arrivono direttamente in città
COMMENTO 2.Il PD catanese aggiunge ai rifiuti la pessima gestione dell’intera area:il Porto è negato,l’accesso vietato con sbarre,i servizi scadenti per i turisti ma anche per i catanesi,allontanati dal mare a causa di divieti su divieti mentre tutta la zona degli Archi della marina è sporca, dissestata,si è costretti a passeggiare nel degrado assoluto. Dopo queste accuse l’Autorità portuale etnea emette un’ordinanza che abbatte le tariffe per le compagnie di crociera che pagano ben 2.900 euro per gestire i rifiuti anche quando non li scaricano direttamente nel porto, ma nessuno al mondo può arrivare agli €85 di Messina, quindi il problema non sono i rifiuti e nemmeno la logistica, perchè le navi arrivono direttamente in città
COMMENTO 1. Mariella PERRONE dell’UDC lancia l’allarme: CROCIERE RISORSE A RISCHIO a favore di Catania,in una città in cui i commercianti messinesi odiano i visitatori e amano le automobili. La Mariella PERRONE lo fa utilizzando il metodo della speculazione politica contro RENATO sindaco, non sa di cosa parla, infatti non fornisce alla stampa nessun dato, li ignora e come tutti gli ignoranti non studia la materia di cui blatera. Faccio un passo indietro, nel 2012 il PD catanese si scaglia contro il CENTRODESTRA al governo della città, accusa fornendo i dati, dicendo che il nodo riguarda principalmente i costi esorbitanti per il servizio di raccolta dei rifiuti a bordo:a Catania costa 2.900 euro,a Messina 85 euro e a Palermo 563.
COMMENTO 1. Mariella PERRONE dell’UDC lancia l’allarme: CROCIERE RISORSE A RISCHIO a favore di Catania,in una città in cui i commercianti messinesi odiano i visitatori e amano le automobili. La Mariella PERRONE lo fa utilizzando il metodo della speculazione politica contro RENATO sindaco, non sa di cosa parla, infatti non fornisce alla stampa nessun dato, li ignora e come tutti gli ignoranti non studia la materia di cui blatera. Faccio un passo indietro, nel 2012 il PD catanese si scaglia contro il CENTRODESTRA al governo della città, accusa fornendo i dati, dicendo che il nodo riguarda principalmente i costi esorbitanti per il servizio di raccolta dei rifiuti a bordo:a Catania costa 2.900 euro,a Messina 85 euro e a Palermo 563.
DELIBERA DI INDIRIZZO di RENATO sindaco. Il barcellonese o pozzogottese negli anni del suo mandato, con all’opposizione quel PARTITO DEMOCRATICO sempre addormentato, non fu sfiorato dalla possibiltà di censire le utenze elettriche non dovute e comunque attualmente pagate dal Comune. Questa attività già avviata a seguito di una delibera d’indirizzo della Giunta di RENATO sindaco porterà a un risparmio annuale di circa €200.000, interrompendo privilegi e ripristinando giustizia sociale. Si cominciano a vedere i primi risultati, BRAVO RENATO.
DELIBERA DI INDIRIZZO di RENATO sindaco. Il barcellonese o pozzogottese negli anni del suo mandato, con all’opposizione quel PARTITO DEMOCRATICO sempre addormentato, non fu sfiorato dalla possibiltà di censire le utenze elettriche non dovute e comunque attualmente pagate dal Comune. Questa attività già avviata a seguito di una delibera d’indirizzo della Giunta di RENATO sindaco porterà a un risparmio annuale di circa €200.000, interrompendo privilegi e ripristinando giustizia sociale. Si cominciano a vedere i primi risultati, BRAVO RENATO.