“Il Comune di Messina è la prima realtà in Sicilia – hanno dichiarato il sindaco Accorinti e l’assessore Pino – a dotarsi di apposita convenzione con l’Ordine Regionale dei Geologi per l’attivazione in caso di allerta rossa del supporto dei presidi territoriali per il controllo preventivo dei nodi critici individuati nella pianificazione dell’emergenza per rischio idrogeologico"
L’attivazione di presidi territoriali rientra nel quadro della pianificazione di protezione civile per il rischio idrogeologico e idraulico con l’obiettivo di garantire l’incolumità di cittadini inermi che assumono comportamenti errati in occasioni di eventi atmosferici intensi, cercando riparo in aree e luoghi ad elevato rischio. Lo scorso 16 marzo, a tal proposito, il Comune e l'Ordine regionale dei geologi hanno stipulato una convenzione, che prosegue un’attività già svolta su scala regionale dall’Ordine dei Geologi in sinergia con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, al fine di espletare attività di presidio territoriale di secondo livello, supportando con la necessaria competenza il Dipartimento Protezione Civile e Difesa del Suolo del Comune di Messina.
“Il Comune di Messina è la prima realtà in Sicilia – hanno dichiarato il sindaco Accorinti e l’assessore Pino – a dotarsi di apposita convenzione con l’Ordine Regionale dei Geologi per l’attivazione in caso di allerta rossa del supporto dei presidi territoriali per il controllo preventivo dei nodi critici individuati nella pianificazione dell’emergenza per rischio idrogeologico. A nostro avviso la priorità è la messa in sicurezza del territorio e tale accordo rappresenta un passaggio fondamentale, poiché riconosciamo il ruolo importante dei geologi nelle attività di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. La prevenzione consiste in una serie di attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti ad un’alluvione, una frana o ad altro evento calamitoso gli strumenti previsionali e le reti di monitoraggio consentono di mettere in atto un sistema di allertamento e sorveglianza in grado di attivare per tempo la macchina di protezione civile, nel caso di eventi previsti o in atto, la cui intensità stimata o misurata superi le soglie di criticità prefissate. I presidi territoriali sono in tal senso le strutture operanti nel territorio della Regione che, in relazione al livello di criticità prevista o in atto, provvedono a fronteggiare la situazione di rischio negli ambiti territoriali di loro competenza. E’ opportuno, ferme restando le rispettive e precise competenze assegnate per legge ai diversi enti ed organismi coinvolti nelle predette finalità, operare in sinergia e nell’ottica del principio della collaborazione per un più ampio, continuo e proficuo dialogo interistituzionale finalizzato – hanno concluso Accorinti e Pino – ad individuare, programmare ed attuare, ognuno per quanto di rispettiva pertinenza, gli interventi necessari per la prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico”.