La Protezione Civile ha stanziato 700.000 euro per il rifacimento degli argini e l'abbassamento del letto del torrente. Ma sono previsti anche altri interventi più corposi. Intanto, però, l'autunno è iniziato. E i cittadini di Bastione hanno paura
I cittadini di Bastione, quartiere di Milazzo, lo chiedevano da tempo; ieri, si è svolto un tavolo tecnico per concertare gli interventi di messa in sicurezza con ripristino degli argini del torrente Mela. I lavori, eseguiti dall’Ente di Sviluppo Agricolo, inizieranno a fine novembre. Alla riunione hanno partecipato il dirigente Salvatore Biancuzzo, il vicesindaco di Milazzo, Ciccio Italiano e l’ingegner Torre del Comune di Barcellona.
In totale, sono 700.000 gli euro stanziati dalla Protezione Civile, che serviranno a rinforzare gli argini e le aree di deposito del materiale movimentato, ma anche quelle del materiale sopralluvionale. “Si abbasserà il letto del torrente per circa 140 centimetri, e lverrà spostata la sabbia eccedente verso la battigia, anche al fine di frenare il fenomeno purtroppo incalzante dell’erosione” – spiega il vicesindaco Ciccio italiano – “inoltre sarà realizzato un nuovo argine di protezione alto poco meno di 4 metri, e si andrà ad allargare il letto del Mela per dare una nuova sagomatura al torrente”.
L’assessore ha poi spiegato che i Comuni di Milazzo e Barcellona hanno dato la disponibilità al posizionamento di cassoni scarrabili ove allocare i rifiuti emersi duranti i lavori di movimento terra all’interno dell’alveo. “Questo intervento metterà in sicurezza la zona” – conclude Italiano – “ma l’intervento risolutivo sarà quello che verrà fatto con i 6 milioni di euro stanziati sempre dalla Protezione civile, e che mi auguro possano essere utilizzati”. Per la bonifica del torrente Mela sono stati stanziati anche 5.870.000 euro all’interno del Patto per il Sud, che andranno al Comune di Santa Lucia del Mela.
Con l’avvicinarsi della stagione invernale si era accesa una polemica tra il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, e il comitato Bastione, con reciproche accuse di inerzia. Alle critiche del comitato, Formica aveva risposto sottolineando una scarsa collaborazione dei residenti nella quantificazione del danno, salvo poi contestare le stime fatte dal Comune. Il comitato ha replicato ricordando al primo cittadino gli impegni presi, ribadendo in particolare l’urgenza di procedere ai lavori di sistemazione che siano risolutivi, perché altrimenti riparare i danni delle passate alluvioni potrebbe non servire a nulla. Intanto, tuttavia, nella giornata di ieri i tecnici comunali hanno consegnato a Catania le schede delle abitazioni e delle attività produttive che hanno subito danni a seguito dell’alluvione del 2015, chiudendo in 15 giorni l’iter procedurale.
Intanto, il Consiglio Comunale ha approvato una mozione per tenere alta l’attenzione su Bastione. “Ad un anno dall’esondazione, il Consiglio aveva il dovere di riaprire il dibattito sullo stato attuale della situazione” – spiega il primo firmatario della mozione, Antonio Foti – “i cittadini di Bastione hanno il diritto di vivere i propri spazi e il loro quartiere nella piena tranquillità e serenità, senza alcuna preoccupazione. Si ponga quindi fine ai ritardi cercando di superare quegli elementi ostativi che bloccano l’iter sugli interventi necessari per mettere in sicurezza gli abitanti di Bastione”.