Il sindacato proclama lo stato di agitazione di lavoratori e chiede un incontro all’Assessore Sgarlata. In caso contrario sarà avviata la mobilitazione dei lavoratori
Degrado e impossibilità a rendere fruibili ai visitatori i beni culturali. La FPCGIL non ci sta e proclama lo stato di agitazione dei lavoratori in servizio presso il Museo Regionale e nei siti archeologici della provincia. La Segretaria Generale della FP CGIL Clara Crocè e la coordinatrice del comparto Rosa Raffa analizzano caso per caso le criticità in cui versano i beni culturali nella nostra provincia e insieme ai lavoratori promettono battaglia.
Museo Regionale
Critica la situazione al Museo Regionale dove i visitatori non hanno neanche la possibilità di usufruire dei servizi igienici, ormai non funzionanti da tempo.
Le vie di accesso al museo e intorno all’istituto sono al buio con grave rischio per la sicurezza del pubblico e del personale dipendente . La sistematica carenza dei fondi non consente neanche la sostituzione delle lampadine o dei faretti. Per uscire dal Museo, i visitatori sono costretti ad attraversare il cortiletto interno, a causa della chiusura di metà delle sale espositive ,in attesa della realizzazione dei lavori. Il cortile versa nel buio più totale ma la presenza di licheni intorno ai mattoni rendono il manto del cortile pericolosissimo. I dipendenti ,pertanto, sono costretti a far tornare indietro i visitatori per non farli incappare in disastrose cadute.
La pulizia dei locali del museo, del corpo di guardia, degli uffici, a causa di un mancato rinnovo di appalto alla ditta esterna che ne curava il servizio, è lasciata alla libera iniziativa di qualche volenteroso che si arma di attrezzi e di prodotti comprati a proprie spese. La prolungata non cura delle aiuole e l’erba altissima ,davanti e attorno al museo, anzi di tutta l’area, danno il senso dell’abbandono in cui versa l’intero edificio..
Il sistema di sicurezza di video sorveglianza ed allarme sono praticamente inesistenti, tanto è vero che il direttore da tempo ha allertato il Questore e la Prefettura per una sorveglianza particolare all’istituto.
Il 15 febbraio si dovrebbe svolgere a Messina la notte della cultura, ma il museo rimarrà chiuso nelle ore serali, ufficialmente per mancanza di personale. Ma così non è, mancano i fondi per tenere aperto ed i servizi inesistenti fanno il resto.
Un evento ed una opportunità per il museo e la città persa. La notte della cultura senza il museo è difficile pensarla ma pare possibile. Alibrandi, Antonello, Caravaggio, per dire di alcuni, possono non far parte del giro notturno cittadino.
Le cose non vanno meglio in provincia denunciano Crocè e Raffa.
La Villa Romana di Patti –Nonostante il crollo del muro di recinzione avvenuta il 28 gennaio scorso il sito è accessibile a chiunque. I depositi pieni di reperti archeologici proventi della provincia di Messina sono esposti ad un facile accesso.
Secondo il sindacato aarebbe opportuno ripristinare il servizio di vigilanza notturno anche perché il sistema di videosorveglianza non copre tutta a vasta area del sito.
Si riscontrano carenze strutturali ed igienico sanitarie ed un stato totale di degrado ed abbandono.
Si paventa la chiusura del servizio di biglietteria .La FPCGIL invece propone il ripristino del biglietto cumulativo per visitare il sito di Tindari che la Villa Romana.
Tindari – Crocè e Raffa denunciano la carenza del servizio di pulizia, con chiare problematiche relative all'igienicità degli ambienti in particolare dei bagni soprattutto quello dei visitatori, queste carenze sono iniziate da quando è stato dimezzato il monte ore della ditta di pulizie, in funzione di ciò le pulizie vengono garantite in modo approssimativo con evidenti disagi. Non viene fornito, se non in maniera irrisoria, il materiale come carta igienica, carta per le mani sapone ecc. tutto ciò viene portato dai dipendenti che per spirito di responsabilità a volte puliscono anche bagni e uffici.
Nel museo, da tempo non funziona più nessun faretto per cui la visita dei turisti risulta alquanto problematica con continue e legittime lamentele, così come nelle zone come Basilica, il Teatro e il cancello di ingresso nessun faretto è funzionate con le zone completamente al buio.
Non è funzionante ormai da tempo immemorabile nessuna telecamera e nessun sistema d'allarme. Alcuni pannelli che fungono da tettoia per i mosaici sono rotti da tempo ma nessun intervento è stato fatto se non solo per prendere visione, cosi come una baracca sita nell'area nuova di cercadenari è stata da tempo divelta dal vento con i reperti in essa custoditi esposti ad ogni tipo di intemperie, anche questo è stato visionato dai tecnici ma nessun intervento è stato attuato. Da tempo non esistono forniture per il materiale di cancelleria per cui carta penne e quanto altro serve per l'ufficio viene acquistato dai dipendenti. La scerbatura, di solito viene fatta in collaborazione con il Comune di Patti in primavera, lo scorso anno è intervenuto anche il personale della forestale nel periodo estivo .Ogni intervento viene fatto a ridosso dell'inizio di qualche spettacolo teatrale ma durante il resto dell'anno non viene fatto alcun tipo di pulizia.
Teatro Greco – L’appalto per il servizio di pulizia si è fermato a Marzo. Una circolare dal dipartimento BB.CC. ha disposto che il budget per le pulizie per il secondo semestre 2013 è stato dimezzato rispetto alle somme previste per il primo. Anche a Taormina la scerbatura è un optional. Uguale problema per le spese di funzionamento. Il Pc del Teatro Greco è stato comprato da un dipendente e messo a disposizione. Quasi tutto il materiale che serve per il funzionamento: carta, penne, toner per il fax etc. è acquistato da qualche dipendente volenteroso.
La Fp denuncia che tutti gli altri siti sono nella stessa condizione con gare d’appalto per le pulizie che sono scadute o in scadenza e con l’impossibilità di farne una nuova per mancanza di fondi, impossibilità di comprare materiale di cancelleria, di cambiare lampadine o faretti, di aggiustare un bagno se si guasta e di qualunque altro lavoro di manutenzione si dovesse presentare la necessità.
ve lo meritate
La crisi….e con la cultura nn si mangia! Che desolazione…Ma queste sono notti della cultura?