Il ministro Speranza ha firmato l'ordinanza. Ancora alti i contagi nell'Isola, che resta osservata speciale. Impennata nelle vaccinazioni
MESSINA – Il rischio era alto. La Sicilia sembrava destinata al “rosso” in seguito all’innalzamento dei contagi. E non solo. Ma il complesso calcolo che porta alla colorazione dell’Italia ha salvato l’Isola da nuove restrizioni, nonostante l’indice Rt rimanga ancora sopra 1. Il ministro Speranza ha formato nel pomeriggio la nuova ordinanza. La Sicilia resta così in zona arancione, malgrado i casi covid rilevati oggi, che riguardano le ultime 24 ore, rimangano alti: 1370 (455 dei quali in provincia di Palermo, zona rossa e 374 in provincia di Catania) su 33mila e 300 tamponi, tra rapidi e molecolari. L’incidenza scende al 4,1%. Rispetto alla giornata di ieri si registra dunque una lieve flessione. Le vittime sono 21. La Sicilia ha uno scenario di tipo 2, elevato, insieme alla Valle d’Aosta. Oggi in Sicilia si è registrata una impennata nelle vaccinazioni con una alta affluenza in tutta la regione. Alle 17,30 erano già 7.713 (più del triplo di ieri, giovedì) le somministrazioni di vaccino Astrazeneca. Ma è aumentato il numero delle somministrazioni di tutte le tipologie di vaccini: alla stessa ora risultavano 23.891 dosi totali iniettate. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha voluto l’Open day: “E’ un’ottima notizia – spiega – si tratta di un modo per mettere al sicuro i siciliani e utilizzare le centomila dosi di vaccini AstraZeneca già disponibili nell’Isola”. Si accelera così sul fronte della campagna vaccinale. Ma il rischio contagi resta alto ed è per questo che viene raccomandato di non abbassare la guardia.
È inutile chiudere, quando i signori messinesi non potendo andare al bar ristoranti e quant’altro altro, continuano a fare festini in famiglia con tutti i parenti di ogni ordine e grado continuando a infettarsi . Cosi non ne usciremo mai. Le regole vanno rispettate.