Cgil, Cisl e Uil dopo le notizie sui rischi di violazione del patto di stabilità alla Provincia, chiedono un incontro urgente con i vertici dell'amministrazione. I sindacati inoltre puntano il dito su una serie di determine ed incarichi affidati senza rispettare la normativa
A dare l’allarme sul possibile sforamento del Patto di stabilità, dopo le notizie dei giorni scorsi, sono i segretari provinciali delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil che con una nota chiedono una urgente convocazione per definire le iniziative da intraprendere a tutela di tutto il personale. Nei giorni scorsi era stato il capogruppo del Pd alla Provincia,Pippo Rao a chiedere agli uffici di Palazzo dei Leoni chiarimenti in merito a quanto emerso dai dati semestrali, che indicherebbero uno sforamento del patto di stabilità e pertanto anche misure adottate dall’amministrazione per “tamponare” le falle.
“Le notizie relative al monitoraggio semestrale per il patto di stabilità 2012, vedrebbero l’ Amministrazione avere tendenzialmente sforato il patto di stabilità, per un importo presunto di 21,555 milioni di €- scrivono i tre segretari Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai- Esprimiamo pertanto forte preoccupazione sul futuro dell’Ente ma ci preoccupa soprattutto il silenzio da parte degli amministratori”.
Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica chiedono un incontro urgente per conoscere quali iniziative abbia posto in essere l’Amministrazione Ricevuto per tutelare il personale dipendente di ruolo e a tempo determinato e i servizi da garantire all’utenza alla luce dei rischi che si corrono in caso di violazione del patto di stabilità, che comprende anche una sanzione pesantissima. Il Comune, ad esempio, è stato sanzionato per oltre 7 milioni di euro.
I sindacati inoltre contestano alcuni provvedimenti e determine adottate dal Comandante della Polizia Provinciale e dal Presidente Ricevuto con le quali sono stati conferiti incarichi e funzioni , senza tenere in considerazione quanto prevede invece la normativa.
“Siamo venuti a conoscenza che il Comandante della Polizia Provinciale – continuano Crocè Emanuele e Calapai– avrebbe pubblicato un atto di interpello per l’assegnazione delle funzioni di “Addetto al coordinamento e controllo, di Ufficiale di P.G. e dei gradi di vice Commissario” senza aver dato preventiva informazione alle organizzazioni sindacali e senza tener conto delle modalità che la normativa dispone in materia di incarichi e mansioni superiori”.
Cgil, Cisl e Uil segnalano inoltre che Ricevuto con proprie determinazioni ha provveduto ad assegnare i responsabili delle Unità Operative Complesse e Semplici , senza tenere conto che tali competenze, trattandosi di atti di gestione, rientrano esclusivamente nelle competenze dei Dirigenti.
“Un esempio per tutti la determina n. 68 con la quale il Presidente ha provveduto a nominare nelle Unità operative “Gestione Riserva di Capo Peloro” e “Gestione Riserva di Marinello” due funzionari amministrativi della Provincia. Tale approssimazione – denunciano i sindacalisti – ha lasciato senza Direzione le riserve naturali di Capo Peloro e Marinello che di fatto a tutt’oggi, per disposizione del Presidente, non vengono dirette nel rispetto della normativa regionale in materia, mancando il controllo e le funzioni attribuite dalla normativa ai dipendenti”.
Un’ulteriore anomalia, secondo Crocè, Emanuele e Calapai, riguarda infine un’altra nomina, quella del dirigente dell’ufficio di Gabinetto di Presidenza a Comandante del Corpo di polizia provinciale.
“Con determinazione del VI Ufficio Dirigenziale è stata data attuazione all’art.49 del Regolamento del Corpo di Polizia Provinciale nominando Comandante della Polizia Provinciale, lo stesso dipendente che attualmente ricopre l’incarico di dirigente ufficio di “Gabinetto di Presidenza”, struttura all’interno della quale è incardinato il Corpo di Polizia Provinciale. Una anomalia che comporta una sovrapposizione funzionale tra due strutture, gerarchicamente interdipendenti dirette dal medesimo soggetto”.
Rosaria Brancato