Tavola rotonda" su "Messina e la Sicilia dopo l'Unità d'Italia

Tavola rotonda” su “Messina e la Sicilia dopo l’Unità d’Italia

Tavola rotonda” su “Messina e la Sicilia dopo l’Unità d’Italia

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lunedì 13 Giugno 2011 - 07:43

La relazione del prof. Rosario Battaglia, ordinario di Storia Contemporanea nell’Università di Messina, ha introdotto la tavola rotonda sul tema “Messina e la Sicilia dopo l’Unità d’Italia: le vicende sociopolitiche, le prospettive per il futuro”, tenutosi mercoledì scorso nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni a Messina. All’iniziativa, promossa dal Comitato Provinciale Messina2MILA11, hanno partecipato altri quattro docenti dell’ateneo peloritano: Salvatore Bottari, Luciana Caminiti, Luigi Chiara e Josè Gambino. Battaglia si è soffermato sulle vicende dell’economia siciliana nel primo cinquantennio postunitario e del porto di Messina, caratterizzato da un declino, dapprima lento e poi accelerato dagli effetti del terremoto del 1908. Il dibattito è stato stimolato dalle domande poste da Bottari, in qualità di moderatore, che ha sottolineato come la conoscenza storica del rapporto uomo e territorio giochi un ruolo fondamentale per poter predisporre oggi progetti incisivi e di ampio respiro ed attuare una credibile politica di sviluppo economico. L’intervento di Luciana Caminiti è stato rivolto ad evidenziare come l’immobilizzazione della ricchezza e la questione del credito abbiano costituito una sorta di morsa che ha lentamente soffocato le attività produttive tra fine Ottocento e primo Novecento. Più centrati sugli ultimi cinquant’anni sono stati gli interventi di Luigi Chiara e Josè Gambino. Chiara ha individuato nella debolezza delle strutture associative, nella carenza infrastrutturale e nel ruolo della criminalità organizzata, alcune delle componenti più rilevanti che frenano lo sviluppo economico. Gambino ha evidenziato come la Sicilia soffra di quattro forme di perifericità, tanto nei riguardi del Nord Europa, del Nord Ovest e del Nord Est italiano quanto rispetto ad alcune aree del Mezzogiorno economicamente più sviluppate quali l’Abruzzo. A conclusione del dibattito sono intervenuti il presidente della Provincia Regionale on. Nanni Ricevuto, che si è soffermato sulla necessità di fare sistema e di operare in chiave di sviluppo in sinergia con le altre istituzioni, ed il prof. Piero Chillè, che ha illustrato le future iniziative del Comitato Provinciale Messina2MILA11.

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