All'incontro per l'accordo di partenariato sui fondi per la Coesione 2021/2027 ha messo in evidenza il proficuo percorso avviato con il Partenariato
Il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, in qualità di responsabile Anci per il Mezzogiorno e le Politiche per la coesione territoriale, è intervenuto nel corso della riunione organizzata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione sulla bozza di Accordo di Partenariato per la programmazione delle risorse della Politica di Coesione nel periodo
2021-2027. Il Sindaco ha definito “continua e proficua” la collaborazione fra l’Associazione dei Comuni Italiani ed il Dipartimento; subito dopo aver ascoltato e appezzato le parole della Ministra Mara Carfagna, intervenuta in apertura della sessione odierna.
Organismi intermedi più forti
“Come Anci – ha detto il responsabile per il Meridione – siamo molto contenti di partecipare a questo incontro, che segna una nuova tappa del percorso positivo portato avanti fino ad oggi con il tavolo di partenariato”.
Entrando nel merito delle questioni ancora aperte, Falcomatà ne ha evidenziate cinque. La prima: “Rispetto al Pon Metro chiediamo che si confermi e si rafforzi il ruolo degli organismi intermedi. Nelle discussioni emerse nell’ambito del tavolo di partenariato si è parlato, giustamente, di una complementarità anche rispetto alla programmazione regionale. Ben
venga, non si può lavorare a comparti stagni come Anci, rimarchiamo la necessità di mantenere autonomia decisionale sull’intero ammontare che l’accordo attribuisce ai fondi del Pon”.
Attenzione aree svantaggiate
Il secondo punto, poi, riguarda prevalentemente le Città medie: “E’ da salutare con favore l’integrazione del Pon Metro con interventi destinati alle aree periferiche e svantaggiate dei Comuni capoluogo delle regioni sviluppate; occorre, però, collaborazione nella definizione delle modalità di selezione delle aree target, e delle modalità di attuazione degli obiettivi stessi. “Terzo elemento sul quale vorrei si riflettesse – ha proseguito Falcomatà – riguarda le strategie per le Città Medie a valere sulla programmazione regionale. In questo caso, chiediamo che si trovino soluzioni utili a ridurre la frammentazione nella pianificazione delle diverse regioni. Una maggiore coerenza, infatti, riteniamo sia indispensabile per il mutuo apprendimento e per il monitoraggio degli obiettivi da raggiungere”.
Piccoli comuni protagonisti
Quindi, un passaggio dedicato alle Aree interne ed alle strategie di attuazione di finanziamento delle stesse. “Bisogna garantire un opportuno e congruo finanziamento per molti piccoli comuni che, in sinergia tra di loro, in questi hanno portato avanti le zone interne. Consentitemi di dirlo, da
sindaco metropolitano di 97 Comuni l’idea di sostenerli attraverso i POR. Un ulteriore cofinanziamento andrebbe a risolvere diversi problemi e ad intervenire sul fenomeno dello spopolamento dei territori che è, di anno in anno, in crescita”.
Comuni più coinvolti
Nel segnalare il Programma nazionale capacità per la Coesione finanziato con 1,3 miliardi in sostituzione del vecchio Pon Governance, Giuseppe Falcomatà ha affermato come, dai tavoli di partenariato, “non siano ancora emerse le modalità di attuazione dello stesso programma”. Ha chiesto, anche per questo, “un forte coinvolgimento di Anci”. Infine ha rimarcato “il buon lavoro fatto dai tavoli di partenariato”; ribadendo la necessità che i Comuni “vengano coinvolti sia nella fase di destinazione delle risorse sia nella parte strettamente legata alla programmazione delle strategia per l’indirizzo dei fondi stessi”.