Nonostante l'accordo non trovato, i due esponenti dell'amministrazione comunale precisano che l'Autorità Portuale avrebbe comunque potuto emanare un bando in autonomia ma ha scelto di non farlo
Il Comune contesta all'Autorità Portuale la titolarità di alcune aree (dalla via Vittorio Emanuele alla Passeggiata a mare, dalla Fiera al Lungomare del Ringo), che ha portato anche a non chiedere il rinnovo di alcune concessioni e a interrompere la corresponsione dei canoni relativi a tutte quelle aree ritenute di pertinenza comunale.
In attesa del pronunciamento degli organi competenti che chiariranno definitivamente a chi spetti la titolarità, l’Autorità Portuale ha chiesto all'Amministrazione comunale la disponibilità a lavorare insieme ad un bando per le attività estive in Fiera.
L'assessore alla cultura, Federico Alagna, e l'assessore alle politiche del mare, Sebastiano Pino, confermano che l'accordo non è stato raggiunto a seguito di alcune proposte di modifica non condivise. Riguardavano "la predisposizione di un bando a firma congiunta, alla luce della contestazione della titolarità attualmente in corso – dicono Alagna e Pino -, che ci avrebbe consentito di mettere nero su bianco la determinazione di entrambi gli enti a lavorare insieme, pur partendo da posizioni opposte; il profilo culturale degli eventi ammissibili – questione sulla quale ci si è avvicinati molto ma senza trovare un accordo definitivo; l'utilizzo da parte dell'Amministrazione comunale, per un numero preciso di giorni da concordare, di spazi e strutture per la realizzazione di iniziative".
I due assessori respingono al mittente ogni accusa perché, "in assenza di accordo tra i due enti, l’Autorità Portuale avrebbe potuto procedere all’emanazione del bando in autonomia – ipotesi che ci era stata prospettata – rendendo così un servizio importante alla città e facendo vivere un’area che per il resto dell’anno rimane chiusa. La scelta che l’Autorità Portuale ha assunto è stata diversa e può essere condivisa o meno, ma in alcun modo possiamo essere chiamati noi a rispondere delle libere scelte di un altro ente. Il nostro auspicio è sempre stato quello di vedere quest’area viva 365 giorni l’anno, come spazio di cultura e socialità, senza barriere né cancelli. Come la Passeggiata a mare, dove non più tardi di qualche giorno fa si è organizzata una coloratissima e partecipatissima Festa nazionale dello sport. E’ questo che ci ha portato a reclamare la titolarità del Comune – della città – sulla Fiera e non, come suggerito da qualcuno, la voglia di inutili beghe tra istituzioni. Vedere realizzato tutto ciò anche sotto la gestione di un’altra istituzione non avrebbe potuto che rendere felici noi e la città intera".
Una delle associazioni interessate, quella che ha organizzato gli eventi lo scorso anno, la People on the move, ha già annunciato che si sposterà in provincia. Alagna e Pino, però, vogliono tranquillizzare tutti gli operatori culturali cittadini. "Manifestiamo sin da adesso l’impegno assoluto – concludono – per continuare a rendere fruibili e idonei per l’organizzazione di iniziative culturali tutti gli spazi da noi gestiti, quali ad esempio ville, piazze, strade pedonali, forti o la stessa Passeggiata a mare, dove soltanto nell’ultimo mese sono stati realizzati, con il nostro contributo, numerosi appuntamenti culturali che hanno coinvolto migliaia di persone".
mi ricordano sempre di più quei bambini dell’asilo che quando fanno qualche monelleria dicono subito che non è colpa loro
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Qundi, quest’anno, niente calia, luppina, arancini e paddi i boi?
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Il bue che dice cornuto all’asino… e la città piange! Sinceramente, la burocrazia è proprio contro i cittadini…
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Così, a pelle .Mi sembra stavota chi avi ragiuni u Comuni.Ho sempre denunciato la “glorificazione” dell’Autorità Portuale, da parte dei buddaci allocchi messinesi. L’area della fiera é dei cittadini di Messina a cui é stata espropriata da un commissario del cavolo che sedendosi nel salotto privato( comitato portuale, d’affari) a contatto di gomito con armatori e commis di Stato( mai eletti da nessuno) hanno fatto strage del bene pubblico più prezioso della città.I buddaci abboccano e congiurano per rinforzare le loro “catene”, salvo poi lamentarsi, lamentarsi, lamentarsi inutilmente. Il male più pericoloso per la città è la mancanza di una lucida analisi e di indagini sui veri “sicari”della città, spesso occulti e “mimetizzati”.
Così, a pelle .Mi sembra stavota chi avi ragiuni u Comuni.Ho sempre denunciato la “glorificazione” dell’Autorità Portuale, da parte dei buddaci allocchi messinesi. L’area della fiera é dei cittadini di Messina a cui é stata espropriata da un commissario del cavolo che sedendosi nel salotto privato( comitato portuale, d’affari) a contatto di gomito con armatori e commis di Stato( mai eletti da nessuno) hanno fatto strage del bene pubblico più prezioso della città.I buddaci abboccano e congiurano per rinforzare le loro “catene”, salvo poi lamentarsi, lamentarsi, lamentarsi inutilmente. Il male più pericoloso per la città è la mancanza di una lucida analisi e di indagini sui veri “sicari”della città, spesso occulti e “mimetizzati”.