"Proroga" di un anno, poi si penserà ad una soluzione definitiva
La dirigente, i docenti, gli studenti e i genitori. C'erano tutti, stamani, a piazza Unione Europea, per protestare contro il trasferimento del linguistico dal Seguenza al Maurolico. Chiedevano al sindaco Cateno De Luca di rivedere la scelta e il sindaco li ha incontrati, garantendo il suo "impegno affinché si individui una soluzione definitiva, condivisa e opportuna. Ci sono altri dettagli da attenzionare – ha detto De Luca -. Oggi convocherò la Conferenza territoriale di organizzazione per la definizione del piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica di Messina per l’anno scolastico 2019-2020. Ritorniamo alla posizione chiesta dal Seguenza e rivedremo anche quella di Paradiso, fermo restando che per il prossimo anno è nostra intenzione chiudere una vicenda che si trascina inutilmente e una scelta va fatta in relazione a quelle che sono le richieste di un’offerta formativa confermata dai numeri e dal gradimento degli studenti".
Un incontro tra le parti era previsto già martedì scorso ma "non si è potuto tenere per sopraggiunti impegni istituzionali, in quanto eravamo impegnati con l’approvazione delle delibere sul Salva Messina e siamo stati riuniti in giunta permanente sino alle 4 del mattino, ma come Amministrazione comunale siamo sempre stati al loro fianco, e l’abbiamo dimostrato dall’inizio in quanto ci siamo messi a disposizione del liceo Seguenza, trovando i locali nuovi presso il Don Orione, ex sede della Città Metropolitana, fino all’incontro di oggi prospettando una soluzione definitiva e risolutiva nel tempo”.
Ogni anno ne hanno una. Si vogliono, a turno, appropriare delle aule altrui. Un anno si vogliono fregare le aule del Verona Trento, un anno quelle del La Farina, un anno del Maurolico, relegando i legittimi titolari nei cantinati. Non vogliono i doppi turni, non vogliono andare in altre zone di Messina. Il preside, invece di accettare iscrizioni in quantità superiore al consentito, raggiunto il limite deve chiudere i rubinetti. I professori istigano gli studenti e le famiglie. Adesso basta!!! Imparino a stare al mondo e si facciano insegnare, invece del cinese, l’educazione, la civiltà ed il rispetto per chi ha, quantomeno, gli stessi loro diritti. Vadano a zappare, questi fighetti ripuliti!!!!!!!!!!