Padre Amante chiede a sindaco e Questore più sicurezza e prevenzione. I dati sul disagio giovanile
Messina – Dopo il grave episodio di violenza a Villa Dante, dove due ragazzine si sono picchiate selvaggiamente a favore di smartphone e il video è poi diventato virale, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Messina scrive al Questore Annino Gargano e al sindaco Federico Basile.
Attenzione ai nostri ragazzi
Giovanni Amante ha preso carta e penna per chiedere una maggiore attenzione verso i nostri ragazzi, sia al responsabile dell’ordine pubblico che al primo cittadino messinesi, tenendo il focus acceso non tanto sulla repressione quanto sulla prevenzione e sicurezza degli episodi di violenza. Una maggiore attenzione che richiede sforzi per lenire il disagio giovanile insomma, è la richiesta del Garante.
Allarme dagli stessi giovani
“Siamo tutti molto addolorati per quanto accaduto e naturalmente da più parti si sono già levate voci e suggerimenti per garantire l’ordine e l’incolumità dei nostri ragazzi. Furono proprio i nostri ragazzi a lanciare un allarme su alcune situazioni di violenza che accadono nel nostro territorio, secondo quanto raccontato dagli stessi, sembrerebbe che è quasi moda risolvere alcune situazioni con la frase “nni videmu a piazza Antonello”. Questo invito non è certo per condividere la gioia di un incontro, ma promette ben
altri programmi”, scrive padre Amante. Di seguito, il suo intervento.
I dati sul disagio giovanile
“Naturalmente non voglio essere allarmista, ma ci sono dei segnali che ci mettono di fronte a degli interrogativi, in quanto non possiamo ignorare alcune condotte violente e soprattutto non vogliamo che i nostri ragazzi vivano, in qualche modo, il terrore di non poter frequentare serenamente le nostre piazze, i nostri parchi, le nostre ville cittadine.
Tutti apprezziamo il grande impegno delle Autorità e il presidio che viene già garantito in città, soprattutto nei luoghi di ritrovo e di frequentazione dei nostri ragazzi, ma è evidente che tale attività va implementata ricorrendo a ulteriori presenze sul territorio.
Il 51,4% dei ragazzi soffre in modo ricorrente di stati di ansia o tristezza prolungati. Il 49,8% lamenta un eccesso di stanchezza. Il 46,5% dichiara di provare nervosismo. E ancora: il 29% ha frequenti mal di testa e il 25,4% dichiara di non dormire bene. Ritengo che dobbiamo tutti partire da questa situazione locale e da questi dati per interrogarci sul bene dei nostri ragazzi e porre in essere tutti gli interventi necessari”.