Esulta il presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero, da sempre in prima linea nella vicenda. Il lavoro non è concluso, perché l’obiettivo è quello di realizzare un collegamento con la via San Corrado di Gravitelli

“Ristabilire un principio fondamentale di legalità. Ecco il risultato di oggi a Puntale Arena”. E’ il commento del presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero, dopo che è stata abbattuta la casa abusiva che ostruiva il passaggio verso la via San Corrado di Gravitelli. Un momento atteso da anni, almeno dal 28 aprile 2004, quando la Protezione Civile comunale segnalò per la prima volta il problema. Poi “anni di sopralluoghi – prosegue Palano Quero – con il geologo Gambino, il supporto dell'Ordine degli Ingegneri e finalmente la progettazione”. L’accelerata arrivò soprattutto in coincidenza di due frane, la prima nel febbraio 2012, la seconda esattamente un anno dopo. La rampa di emergenza realizzata nel frattempo ha una pendenza elevatissima, in alcuni punti anche del 35 %, e non garantisce adeguate condizioni di sicurezza.

Per questo, l’unica soluzione restava quella di abbattere la casa abusiva. Un primo “tentativo” il 9 giugno, ma il proprietario riuscì a “strappare” quindici giorni di tempo. Alla fine, di giorni ne sono trascorsi 24 ma il provvedimento è stato eseguito.

“Qualcuno afferma che le circoscrizioni non servono? – domanda polemicamente Palano Quero – A Messina, certamente, sono il presidio sul territorio dell'amministrazione, vero riferimento, ed un filtro, per i cittadini. E, ancora una volta, questo risultato concreto del Consiglio della Quarta Circoscrizione (un ringraziamento particolare va ai ‘vecchi’ consiglieri) è un'ulteriore riprova di come i quartieri possano fare anche buona politica”.

Il lavoro, ovviamente, non è concluso. Perché l’abbattimento della casa è propedeutico alla realizzazione di una nuova strada sicura. “Adesso – conclude il presidente del IV quartiere – lavoreremo per far addolcire la pendenza della pista d'emergenza, per farla diventare una strada vera e propria, per realizzare una definitiva viabilità alternativa, per la sicurezza dei cittadini”.