ROMA – La sedicesima Autorità Portuale italiana, quella dello Stretto, è legge. Dopo il via libera al Senato, ora è stata approvata anche dalla Camera dei deputati nell'ambito del Decreto Fiscale.
Ma il risultato ha creato contrasti fino all'ultimo. La deputata calabrese del Partito Democratico, Enza Bruno Bossio, aveva presentato un ordine del giorno proprio sui porti calabresi, in particolare, come già emerso in Commissione trasporti, "sull'illegittimità della norma contenuta nel disegno di legge non solo sul piano formale, perché non prevede il necessario coinvolgimento delle Regioni competenti, quanto su quello sostanziale, perché smantella l'attuale sistema unico di gestione dei porti calabresi, tra l'altro inclusi nell'area della Zes, inserendo così elementi di confusione, disorganizzazione e incoerenza territoriale ed economica".
Il chiaro riferimento era alla proposta di scorporare i porti di Villa e Reggio dall'Autorità Portuale di Gioia Tauro per accorparli con quella nascente di Messina.
L'esecutivo aveva accettato una riformulazione dell'ordine del giorno presentato dal Pd e, dopo la correzione, a sua volta accettata dalla deputata Bossio, aveva espresso parere favorevole. Ma, nonostante questo parere positivo da parte del Governo, il parlamento non l'ha accolto: 178 voti favorevoli e 274 contrari tra i quali, evidentemente, anche quelli di molti deputati della maggioranza, che ha così mandato sotto il Governo.
L'ordine del giorno, in ogni caso, rappresentava solo un atto di indirizzo per il Governo a valutare la possibilità di tenere uniti i porti calabresi. Una "strana" procedura se si considera che l'ordine era in contrasto con quanto voluto dal Governo stesso. Per bocciare la nuova Authority sarebbe stata necessaria l'approvazione di un emendamento, che avrebbe comportato il rinvio dell'intero decreto fiscale al Senato. Era improbabile, quindi, un'eventuale approvazione.
Un guaio interno alla maggioranza, che però approva così la nuova Autorità Portuale dello Stretto, composta dai porti di Messina, Milazzo, Villa San Giovanni e Reggio Calabria.
(Marco Ipsale)
SONO CURIOSO NEL CONOSCERE QUALE NOME ECLATANTE CHE FA CAPO AL MOVIMENTO 5 STELLE E’ IN COMPETIZIONE PER LA CARICA DI PRESIDENTE DELL’AUTORITA’ PORTUALE, CHISSA’ CHI SARA’ COLUI O COLEI CHE RIVESTIRA’ TALE RUOLO SPERANDO SEMPRE CHE NON ADOTTI LE STESSE DINAMICHE PROPOSITIVE DEL SOMMO DI MAIO, SPERIAMO.
Fra i motivo accampati dai calabresi (che non perdono occasione per attaccare Messina) c’era pure quello relativo al fatto che la nuova AP si chiama dello “stretto di Messina”…….cose da pazzi…..Per quanto invece riguarda il nome appare più opportuno invece sapere dove sarà la sede!! Speriamo dopo tanti scippi che sia Messina. Concludo ma SERA SALVATORE già consigliere comunale? Se si: manche è cani signuri!!