Caso Provvy: sei indagati tra i vertici del Cas, martedi' l'autopsia

Caso Provvy: sei indagati tra i vertici del Cas, martedi’ l’autopsia

Veronica Crocitti Alessandra Serio

Caso Provvy: sei indagati tra i vertici del Cas, martedi’ l’autopsia

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sabato 25 Gennaio 2014 - 11:08

Il pm Capeci ha avvisato i vertici del Consorzio Autostrade Siciliane ed i tecnici di zona dal 2010 ad oggi per la mancata manutenzione. L'ipotesi è anche di omicidio colposo. Tutti i "buchi" nelle indagini.

C'è il guard rail mortale nel mirino degli investigatori a lavoro sulla morte di Provvidenza Grassi. Il sostituto procuratore Diego Capece Minutolo ha siglato sei avvisi di garanzia a carico di altrettanti commissari e responsabili tecnici del Consorzio autostrade. I provvedimenti sono in corso di notifica. Il magistrato vuole capire che ruolo ha avuto la cattiva manutenzione della tangenziale, nell'incidente costato la vita alla giovane. Dalle verifiche, infatti, è emerso che nel tratto da cui è precipitata la Fiat 600 bianca guidata dalla ragazza, l'uscita della galleria Bordonaro, la barriera laterale non soltanto era inadeguata, ma era danneggiata già da parecchio tempo, a quanto pare anche da prima di quel tragico 10 luglio. Un guard rail adeguato, o una apposita segnalazione di pericolo, avrebbero potuto salvare la vita della ragazza, evitando che l'auto sfondasse la barriera e finisse parecchi metri sotto, quasi ai piedi del pilone?
Il secondo elemento da chiarire riguarda poi la segnalazione: chi ha attaccato i birilli laterali ai cartelli di lavoro in corso lo ha fatto nell'ottobre scorso, 3 mesi dopo l'incidente; non si è pero accorto di niente. Imperizia? I provvedimenti del magistrato sono stati spiccati anche a tutela dell'indagato. Poiché si ipotizza l'omicidio colposo, infatti, gli indagati hanno cosi diritto all'assistenza legale durante le delicate fasi dei rilievi tecnici irripetibili.
A cominciare dall'autopsia sul corpo della ragazza. L'incarico al medico legale per effettuare l'esame sarà conferito martedì prossimo. Esame che mira essenzialmente a stabilire da quanto tempo è deceduta Provvidenza Grassi. E’ possibile che sia morta proprio la notte tra il 9 e 10 luglio quando, sulla sua Fiat 600 bianca, stava tornando da Rometta dove aveva trascorso la serata insieme al compagno Fabio ed amici? Le ammaccature sulla macchina a quando risalgono? E’ davvero così silenziosa la caduta di un’auto dall’autostrada, considerando che la zona non è disabitata? Come mai pochi mesi fa, quando alcuni operai eseguirono dei lavori di ristrutturazione sulla cabina elettrica, nessuno di loro si rese conto che, a un palmo di mano, c’era una macchina bianca capovolta con accanto il corpo di una ragazza?
E, ancora, il segnale del cellulare che per l’ultima volta ne mostrava la presenza nella zona di Gazzi, perché non ha incentivato ricerche più approfondite nell’area? Questo punto é uno dei più delicati. Nessuno infatti, a quanto pare, avrebbe chiesto agli agenti di ispezionare la zona di aggancio del segnale, la notizia che il segnale partiva da lì non è entrata nelle deleghe di indagine di tutti i corpi delegati.

E’ una lista infinita di domande e supposizioni quella che, da due giorni, segue il ritrovamento del corpo e della macchina di Provvy. Domande a cui potranno rispondere soltanto le indagini, l’autopsia disposta per martedì prossimo e gli esami richiesti dalla magistratura sulla macchina della ragazza. Soltanto il medico legale, infatti, potrà far luce sull’orario e sulle modalità del decesso.

Se appare evidente come l’auto sia volata nella zona sottostante il viadotto della tangenziale, non è ancora chiaro in che modo la 600 sia sbandata, quale traiettoria abbia eseguito prima di catapultarsi oltre il limite e come abbia potuto lasciare dietro di sé la targa incastrata nel guard-rail.

Adesso il caso è nelle mani del sostituto procuratore Diego Capece Minutolo che a breve nominerà i periti che effettueranno gli esami sull’auto e gli accertamenti sull’incidentistica stradale, mentre al Ris di Messina coordinato dal comandante Sergio Schiavone spetterà analizzare tutto il materiale recuperato giovedì notte, dai vestiti alle tracce di sangue, dagli oggetti personali a tutti i segni che possano condurre a scoprire la verità.

La famiglia, difesa dall’avvocato Giuseppina Iaria, non crede all’idea di un autonomo incidente stradale e segue piste diverse da quelle ipotizzate dagli inquirenti. Chiedono a gran voce “verità e giustizia” perché, dopo sei mesi di ricerche e appelli, ne hanno tutto il sacrosanto diritto. (Alessandra Serio -Veronica Crocitti)

14 commenti

  1. magari tamponata da qualcuno, tipo un tir

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  2. Ma porre qualche domanda agli operai che hanno ristrutturato la cabina elettrica no?
    O sono marziani e quindi irrintracciabili in quanto tornati nel loro pianeta di provenienza?
    Strana vicenda veramente

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  3. Povera ragazza. Qui cmq ci sono state negligenze da parte di tutte le forze dell’ordine.

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  4. Una tangenziale piena di buche avvallamenti ecc poche luci in galleria infiltrazione di acqua ecc ecc
    Poi non capiaco come nessuno si sia accorto di una macchina bianca massa!
    Eterno dubbio.

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  5. FINALMENTE qualcosa di.. serio.m Manca ancora qualcosa al riguardo del muro di sarcasmo di superficialità e di negligenza che il padre di Provvidenza si è trovato davanti.

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  6. antoninofrancesco 25 Gennaio 2014 15:54

    Se la macchina è volata giù dall autostrada la colpa sta anche nella polstrda e non solo quelli dell anas perchè vuoldire che non hanno fatto con cura gli accertamenti oppure controllavano i viadotti a ridosso delle aree di sosta. E poi sto nelle vicinanze della galleria in questione e non è stato avvertito alcun boato quello che avrebbe causato il volo fatto dalla macchina. E poi nemmeno il proprietario di quell area recintata si è accorto della presenza dell autovettura.

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  7. ma nell’articolo precedente, non avevate scritto che il guard-rail mancava del tutto? dalla foto non sembrerebbe proprio, ma come fate a dare queste notizie come se fossero certe?…..

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  8. …colpa delle forze dell’ordine…mah!?…non che magari a Messina ormai si è cosi abituati(perchè è nella natura dei messinesi…) a vedere carcasse di auto moto e quant’altro in giro per la città , che chissà quante persone l’avranno notata quell’auto messa lì nella totale indifferenza??

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  9. Al CAS dovrebbero essere tutti indagati compresa la polizia stradale. Ho segnalato telefonicamente per un anno intero sia al CAS che alla polizia stradale l’assenza di luce ed il manto stradale deformato nella galleria S. Filippo: se ne sono fregati (per dirla pulita)altamente. Quando ho minacciato di fare esposto in Procura, come per magia,quanto da me segnalato è stato risolto. Si debbono vergognare della loro strafottenza! Non capiscono che con il loro menefreghismo mettono a rischio la vita dei centauri e degli automobilisti.

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  10. SIAMO A MESSINA,CITTà ANARCHICA,DOVE IL MENEFREGHISMO IMPERA SU TUTTO.

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  11. e se non sbaglio ai vertici del CAS ci sono stati e ci sono emeriti messinesi

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  12. UNA DOMANDA : MA LA RAGAZZA ERA PER CASO SPOSATA?
    SE LO FOSSE DAVVERO, COME SEMBRANO OGGI DIRE IN MOLTI, COME MAI NON SI E’ MAI PARLATO DI QUESTO?

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  13. Messina non smette mai di stupirmi….. La tangenziale, le vie principali tutte distrutte, manto stradale pericoloso non drenante pieno di voragini con aderenza ridotta al minimo in condizioni di asciutto e di pista da hockey quando fa 2 gocce di pioggia , tutte realtà ben conosciute da chiunque eppure rimangono lì tali e quali oggi per burocrazia domani per mancanza di fondi più spesso perché non frega nulla a nessuno…… Eppure ogni estate ,ogni giorno quasi, piangiamo lacrime di sale sui morti fino alla prossima volta …. Visto che non paga mai nessuno e tutto rimane come è …. Eppure quel maledetto euro e 20 cent continuano a esigerlo e noi tutti da bravo gregge continuiamo a pagarlo insieme alle aliquote per rifare strade e scuole (controllate bene la vs polizza rc auto) …. Provvy RIP

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  14. la 600 ha puntato purtroppo nella zona dove il rail era basso, praticamente ci ha planato sopra, e come se non bastasse da dove finisce la galleria a dove inizia il rail quello doppio rafforzato ci passa non un’utilitaria ma un furgone con tutta tranquillità, credo che o colpo di sonno (dalla corsia di marcia è passata all’opposto per poi cadere giù) oppure ha potuto trovare un ostacolo (ma sempre nella corsia di destra)una brusca manovra e poi ha puntato il varco, oppure un incidente che ha fatto cambiare traiettoria all’utilitaria. Certo sapendo che il percorso era quello si poteva cercare meglio, SICURAMENTE LA RETE CELLULARE E’ STATA TROPPO SOTTOVALUTATA PER LE RICERCHE

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