L'assessore Mariella Lo Bello, durante una sua recente visita a Messina, aveva assicurato la firma dei decreti entro maggio. I problemi di Palermo e del raggruppamento Catania-Siracusa-Ragusa stanno rallentando tutto. Ma secondo Confindustria, Confesercenti e Confimprese non devono farne le spese le altre Camere di Commercio
La Regione sta valutando la possibilità di nominare una figura esterna per fargli rivedere tutte le carte dei quattro gruppi delle Camere di Commercio. Una scelta – secondo le sezioni messinesi di Confindustria, Confesercenti e Confimprese -, che sta “vanificando il lavoro fatto dall'Assessorato e dal Dipartimento alle Attività Produttive che già avevano predisposto le bozze del decreto con cui nelle quattro grandi Camere di Commercio venivano assegnate le quote alle associazioni, dando il via libera al rinnovo camerale. Fra l'altro tale procedimento era già stato preannunciato dall’assessore Lo Bello durante una sua recente visita a Messina in cui aveva assicurato la firma dei decreti entro il mese di maggio. Le diatribe che stanno coinvolgendo le Camere di Palermo e del raggruppamento Catania-Siracusa-Ragusa non possono e non devono coinvolgere anche le altre Camere di Commercio dell'isola non coinvolte in alcuna questione giuridico-amministrativa”.
Confindustria, Confesercenti e Confimprese, apparentate nel rinnovo dei vertici camerali, ribadiscono con forza “il diritto di procedere urgentemente, senza alcun rinvio o intervento esterno, alla firma del decreto da parte dell’assessore per ridare ruolo alle forze confederali rappresentative di tutte le categorie presenti in Consiglio Camerale di Messina e chiudere la stagione commissariale, che dura purtroppo ormai da molto tempo, ridando nel contempo slancio alle imprese in questo grave momento di crisi economica”.