L’assessore alla statistica ha diramato una nota, focalizzando schematicamente l’attenzione su alcuni punti fondamentali
Proseguono con qualche piccolo intoppo e ritardo le operazioni di “preparazione” al censimento della popolazione . L’assessore alla statistica, Carmelo Santalco, ha quindi diramato una nota, puntualizzando alcuni aspetti sull’andamento delle attuali operazioni censuarie nella città di Messina e focalizzando schematicamente l’attenzione su alcuni punti fondamentali.
«Sabato 22 ottobre – scrive Santalco- Poste Italiane ha concluso la fase di consegna dei plichi ai cittadini e si è potuto constatare che un buon numero di famiglie, purtroppo non ha ricevuto il questionario via posta. Molti dei modelli non consegnati non sono stati ancora restituiti all’Ufficio Comunale di Censimento (UCC) a Palazzo Weigert, presso il quale giacciono già diverse migliaia di plichi che molti cittadini stanno provvedendo a ritirare. I cittadini –evidenzia l’assessore – non devono preoccuparsi se non hanno ancora ricevuto o non riceveranno il questionario del censimento, in quanto a queste famiglie i plichi saranno consegnati direttamente dai rilevatori comunali a partire dai prossimi giorni e comunque in tempo utile da consentire alle stesse di compilare i questionari in tutta tranquillità. Gli Uffici non consegnano modelli in bianco in quanto non sono previsti. Solo coloro i quali si sono iscritti in anagrafe dopo il 31 dicembre 2010 ricevono un modello bianco in quanto per loro non è stato previsto il questionario personalizzato. I cittadini devono inoltre tranquillizzarsi sulla multa di cui si parla ormai insistentemente, ma che verrà comminata solo a coloro i quali si rifiuteranno, anche in presenza del rilevatore comunale, di rispondere al questionario. E’ inutile dunque recarsi ai centri di raccolta o all’Ufficio Comunale di Censimento per ritirare il proprio modello con il rischio di sottoporsi ad estenuanti file. L’Ufficio Comunale tramite la capillare azione dei rilevatori farà in modo di rintracciare tutti.
Mi corre l’obbligo di precisare – continua Santalco – che , come ho potuto personalmente verificare assieme ai miei uffici , l’elevato numero di questionari non consegnati via posta alle famiglie e restituiti al Comune, è stata la conseguenza dell’adozione di un errato sistema organizzativo ideato ed adottato dall’ISTAT e da Poste Italiane la quale, nella stragrande maggioranza dei casi, ha modificato unilateralmente indirizzi trasmessi correttamente dal nostro ufficio anagrafe. Il Comune infatti è vittima di una procedura errata adottata a livello nazionale per la quale gli uffici si stanno trovando in enormi difficoltà a causa dell’elevato numero di cittadini che si presentano agli sportelli comunali per ritirare il proprio questionario. Ad oggi infatti giacciono presso l’UCC 26.890 plichi non consegnati – quasi tutti per indirizzo errato cambiato senza alcun motivo da Poste Italiane – nonostante l’ISTAT comunichi ufficialmente che i questionari non consegnati sono poco più di 17.000 (così come verificato materialmente dagli uffici che su un controllo a campione di circa 1000 questionari giacenti ne sono risultati 347 come consegnati alle rispettive famiglie). Pur tuttavia ad oggi gli sforzi degli uffici preposti, nonostante l’esiguo personale presente, al quale va il mio personale ringraziamento – conclude Santalco- hanno permesso di far registrare in città una risposta assolutamente positiva: ad oggi infatti sono stati restituiti 11224 (10,91%)questionari, di cui 8824 (8,58%) via web e 2398 (2,33%) ai due centri comunali di raccolta. A questi si aggiungano i dati dei questionari presi in carico dai quartieri che non sono stati ancora quantificati e circa 1000 questionari ancora in carico che sono in fase di registrazione”.