Scerbatura strada San Michele - Portella. La Barrile chiede lumi sulla macchina biotrituratrice

Scerbatura strada San Michele – Portella. La Barrile chiede lumi sulla macchina biotrituratrice

Scerbatura strada San Michele – Portella. La Barrile chiede lumi sulla macchina biotrituratrice

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lunedì 09 Settembre 2013 - 16:02

La presidente del consiglio comunale ha scritto all'assessore Ialacqua, a Messinambiente ed Ato 3. Se non si riuscirà a riparare lo strumento in tempi brevi, la richiesta è quella di procedere al più presto con mezzi tradizionali, vista la disponibilità gratuita offerta dalla Forestale fino ad ottobre

I lavori di scerbatura sarebbero dovuti iniziare entro martedì 3 settembre, come stabilito dalla riunione del tavolo tecnico dello scorso 30 agosto. Ad oggi, però, non si ha alcuna notizia. A chiedere novità in merito è la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ha scritto all’assessore all’ambiente, verde, giardini e arredo urbano, Daniele Ialacqua, ai commissari liquidatori di MessinAmbiente, Armando Di Maria, e dell’Ato3, Michele Trimboli.

La richiesta è collegata ad un’altra visto che lo sfoltimento degli alberi e delle siepi lungo il percorso andrebbe fatto con la macchina biotrituratrice, strumento che però è in manutenzione. La Barrile fa presente che “ulteriori ritardi nella riparazione del biotrituratore potrebbero comportare la mancata disponibilità del Corpo Forestale il cui supporto appare determinante alla riuscita dell’opera. La Presidenza manifesta il proprio disappunto, condiviso, tra gli altri anche dal consigliere Francesco Pagano, per l’incresciosa circostanza che ha impedito, a tutt’oggi, di risolvere un problema che può arrecare danni notevoli alla popolazione del luogo. Qualora la macchina operatrice non fosse in condizioni di effettuare tale intervento, la presidenza chiederà a MessinAmbiente di intervenire con i mezzi tradizionali per evitare di perdere l’utilizzo delle risorse umane messe a disposizione, a titolo gratuito, dal Corpo forestale fino ad ottobre 2013”.

Infine, una critica alla gestione dei mezzi comunali: “Bisogna occuparsi periodicamente della manutenzione – conclude – per assicurare un intervento immediato qualora le circostanze lo richiedessero. Accantonare tali macchine solo perché non funzionanti non dà la possibilità di offrire un giusto servizio ai cittadini che devono essere sempre e comunque tutelati e inoltre comporta un notevole aggravio di costi per l’Amministrazione comunale, dovendosi avvalere in casi di necessità ed urgenza di ditte esterne”.

3 commenti

  1. Brava la Barrile!Questo è amministrare da persona intelligente e buona madre di famiglia! E, per fortuna, come lei ce ne sono altre,anche di altri partiti

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  2. Mentre per piazza Cairoli si spendono da anni milioni di euro, ultimo stanziamento 400.000 milioni di euro!!!!….. in altre zone della città i cittadini inermi devono fare i conti con buche stradali, scerbatura delle strade, pali pericolanti, pericolo costante di allagamenti e frane, rami che ti sbattono in faccia mentre percorri queste strade disastrate e in completo stato di abbandono da anni! ma che città è questa che pensa solo a rendere presentabile la piazza principale e abbandona le zone periferiche?? visto che Renato ha tanto sbandierato questo famoso cambiamento dal basso, che lo si cominci a fare sul serio e non ripetere gli stessi errori del passato! Messina è tutto il territorio comunale, non puo’ e non deve essere solo piazza Cairoli!!!! a buoni intenditori pochissime parole!!!! saluti a tutti-

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  3. Volevo porre l’attenzione su un aspetto giuridico che investe le competenze nella scerbatura delle strade pubbliche, cioè, se la vegetazione che invade la strada proviene dal giardino o dal terreno di un privato, l’obbligo di tagliarla è in capo al privato stesso, e non al proprietario della strada.
    Nel caso in specie mi riferisco al tratto di strada che a san Michele attraversa l’abitato, nel quale siepi di enormi dimensioni invadono òa strada creando non poco fastidio alla circolazione.
    Il Comune, e per esso il Sindaco Accorinti e la squadra Decoro della Polizia Municipale, dovrebbero imporre ai privati tutti di potare la vegetazione che invade le vie pubbliche, non sostenere i costi della scerbatura che in questo caso diventano danno erariale.
    Attenzione quindi a non sperperare denaro pubblico per cose che competono ai privati.
    In caso di inerzia gli si addebitino i costi della scerbatura.

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