Dal porto di Tremestieri allo svincolo di Giostra, dalla nuova via don Blasco alla via del Mare. Una serie di infrastrutture che potrebbero rappresentare il salto di qualità per la città ma che stentano ad essere portate a compimento, impantanate tra le pastoie della burocrazia
Proviamo ad immaginare Messina con il porto di Tremestieri a sei invasature, lo svincolo di Giostra al completo, la nuova via don Blasco ed anche la via del mare. Immaginiamo Messina con tutti i tir nell’approdo a sud, Cartour comprese, col porto storico dedicato solo all’attraversamento pedonale dello Stretto, al crocerismo ed alla cantieristica navale, con la rada San Francesco riconvertita nella spiaggia di una volta o, tutt’al più, in un porticciolo turistico, con un lungomare da Boccetta all’Annunziata fino alle Case Basse di Paradiso, in congiunzione con la riviera nord.
Le potenzialità di questa città lasciano sognare ad occhi aperti. Se torniamo al presente, però, l’impatto con la realtà rischia di essere forte. Alle porte di luglio del 2014, esiste solo una piccola parte di ciò che sogniamo e i tir continuano a scorrazzare nel centro urbano. E’ vero, forse tra un mese si potrà finalmente usufruire dei due moli del porto di Tremestieri e smaltire tutto il traffico pesante che attraversa lo Stretto. Ma la fine dei lavori è stata rinviata troppe volte e lo scetticismo rimarrà fin quando non vedremo tutte le navi utilizzare l’approdo a sud. Sarà un passo avanti ma non sarà il risultato definitivo, visto che le autostrade del mare continueranno ad usufruire del molo Norimberga, al porto storico. Su questo campo, si gioca la diatriba tra l’amministrazione comunale e Caronte e Tourist (vedi articoli a parte). L’unica soluzione per eliminare del tutto i tir in città sarà l’ampliamento del porto, per il quale si attende, da parte del Ministero, il via libera alla Valutazione d’Impatto Ambientale (vedi correlato 1).
Ma il porto di Tremestieri non è l’unica opera pubblica, fondamentale per la città, a subire ritardi. C’è anche lo svincolo di Giostra, inaugurato solo in entrata il 15 maggio del 2013. Da più parti, è stata richiesta la possibilità di dirigersi immediatamente sul viale Giostra per chi proviene dalla rada San Francesco. Ma si tratterebbe soltanto di spostare il problema, togliendolo dal viale della Libertà, un tratto di corso Cavour e viale Boccetta, e trasferendolo, appunto, sul viale Giostra. A distanza di oltre un anno, non sono ancora ripartiti i lavori di completamento per l’apertura anche in uscita. Problemi sulla copertura finanziaria, che ora sembrano risolti, hanno rallentato l’iter. L’ultima notizia risale allo scorso 11 giugno, quando l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, si è recato a Roma per parlare con Anas (vedi correlato 2). Soluzione trovata ma non si conoscono ancora i tempi per la ripresa.
Dallo svincolo di Giostra alla nuova via don Blasco. Un’altra soluzione tampone per i mezzi che utilizzano le autostrade del mare della Cartour. Utile, sì, a creare un’alternativa a via La Farina, ma qui il problema si sposterebbe sul viale Gazzi, da percorrere dalla base fino allo svincolo della tangenziale. Una soluzione che potrebbe essere valida in attesa dell’ampliamento del porto di Tremestieri, ma che rischia di seguire lo stesso lungo iter. Quando lo scorso 25 marzo Crocetta venne a Messina per firmare la convenzione, si disse che l’obiettivo era quello di bandire la gara d’appalto entro il mese di luglio (vedi correlato 3). Obiettivo che sarà molto difficile da raggiungere, visto che non ci sono ancora novità ufficiali sul fronte degli espropri e di mezzo ci si è messa anche la Regione, chiedendo la rimodulazione del progetto, in base al nuovo codice degli appalti del 2010, che però non prevede retroattività. Ed il progetto è diventato esecutivo nel 2008.
Tre progetti esecutivi, già finanziati, che aspettano solo l’inizio dei lavori, tra intoppi e rallentamenti. L’idea del porto di Tremestieri è degli anni 2000, lo svincolo di Giostra e la nuova via don Blasco risalgono addirittura agli anni ’90. Vent’anni in cui non si è riusciti a mettere in pratica soluzioni che eliminassero il problema dei tir in città e migliorassero la mobilità urbana.
E se per questi tre progetti l’iter sembra comunque in discesa, ce n’è un altro che ha ancora molta più strada da fare. La via del Mare condivide il suo percorso per un tratto della via don Blasco, sino allo sbarramento di viale Europa. Da qui, si proseguirà lungo la fascia costiera fino a Tremestieri, un modo per recuperare tutta la riviera sud, da anni abbandonata al suo destino. Il progetto non è ancora esecutivo ma è già definitivo e prevede un costo compreso tra i 60 e gli 80 milioni di euro, che però ancora non ci sono. Una strada lunga circa 8 chilometri e larga 7 metri e mezzo, con quattro corsie, due marciapiedi e un lungomare alberato, da realizzare lungo la fascia costiera grazie alla cessione di parte delle aree ferroviarie dismesse. Un piano che sembra ancora appartenere al libro dei sogni, più che ad un’attuazione concreta. L’impellenza, in questo momento, rimane quella di far partire i lavori già finanziati e dotati di progetto esecutivo. Opere pensate vent’anni fa e non ancora realizzate.
Marco Ipsale
avete presente la Salerno-Reggio Calabria? a mio modesto avviso ,Tremestieri ,Svincoli etc.etc. hanno la stessa valenza.Sono un pozzo senza fondo……………..
avete presente la Salerno-Reggio Calabria? a mio modesto avviso ,Tremestieri ,Svincoli etc.etc. hanno la stessa valenza.Sono un pozzo senza fondo……………..
classe politiche colluse e inutili
classe politiche colluse e inutili
“Dal porto di Tremestieri allo svincolo di Giostra, dalla nuova via don Blasco alla via del Mare. Una serie di infrastrutture che potrebbero rappresentare il salto di qualità per la città ma che stentano ad essere portate a compimento, impantanate tra le pastoie della burocrazia”………….
Gran bella introduzione, ma anche pura realtà.
Però per il sindaco renato è stato più semplice impegnarsi contro la burocrazia per un’isola pedonale – e una pista ciclabile . che pottevano essere messe in cantiere dopo aver risolto i problemi decisamente più seri, importanti,urgenti e graditi vederli risolti dal cittadino, per far fare alla città quel salto di qualità che serve per far rinascere una città sempre più nel baratro.
Ma per affrontare a muso dure i Veri problemi ci vuole capacità e mi pare di vederne poca in giro.
“Dal porto di Tremestieri allo svincolo di Giostra, dalla nuova via don Blasco alla via del Mare. Una serie di infrastrutture che potrebbero rappresentare il salto di qualità per la città ma che stentano ad essere portate a compimento, impantanate tra le pastoie della burocrazia”………….
Gran bella introduzione, ma anche pura realtà.
Però per il sindaco renato è stato più semplice impegnarsi contro la burocrazia per un’isola pedonale – e una pista ciclabile . che pottevano essere messe in cantiere dopo aver risolto i problemi decisamente più seri, importanti,urgenti e graditi vederli risolti dal cittadino, per far fare alla città quel salto di qualità che serve per far rinascere una città sempre più nel baratro.
Ma per affrontare a muso dure i Veri problemi ci vuole capacità e mi pare di vederne poca in giro.
mafiosi e massoni sono i padroni della città….non gli conviene lo swviluppo, perderebbero la loro supremazia….schifosi…!!!
mafiosi e massoni sono i padroni della città….non gli conviene lo swviluppo, perderebbero la loro supremazia….schifosi…!!!
d’accordo con IZZIO, sono incompetenti e giocano a fare gli amministratori. chiedere quante persone salgono ogni giorno sul bus navetta cavallotti cairoli : NESSUNA
d’accordo con IZZIO, sono incompetenti e giocano a fare gli amministratori. chiedere quante persone salgono ogni giorno sul bus navetta cavallotti cairoli : NESSUNA