Concerti dal 26 al 29 luglio tra piazza Duca degli Abruzzi, piazza Matteotti e Villa Piccolo. Confermati Hussy Hicks, Delta Moon, Andy J. Forest. Verrà svelata in questi giorni la vera sorpresa di questa 19esima edizione.
E’ ormai avviata la macchina organizzativa per la diciannovesima edizione del Capo d’Orlando Blues, la rassegna internazionale di musica blues che ha superato la maggiore età ed è divenuta punto di riferimento per gli appassionati della musica d’oltreoceano. Organizzata dall’Associazione culturale Cross Road Club e sostenuta dal Comune di Capo d’Orlando, la manifestazione si svolgerà in quattro serate, dal 26 al 29 luglio, di cui le prime due in centro città con la sezione on the road, per trasferirsi nelle due serate conclusive nella storica location del Parco della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella.
Come è ormai tradizione, anche il cartellone di questa 19^ edizione è ricco di appuntamenti di alto livello qualitativo: a Capo d’Orlando si esibiranno personaggi di primo piano della musica blues internazionale, a conferma della volontà di proporre, nonostante le innumerevoli difficoltà, un evento che catalizzi l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori.
La manifestazione inaugurerà e andrà alla scoperta di nuovi spazi della città, inediti per il blues, come Piazza Duca degli Abruzzi che verrà chiusa al traffico e diventerà un veroe proprio salotto musicale. Da qui il 26 luglio partirà la prima serata del festival con i primi concerti e con la prima delle tante attività collaterali, la proiezione del documentario “Capo d’Orlando Blues: l’anima di un festival” del filmaker orlandino Davide Cuscunà. Il giorno dopo, la kermesse si trasferirà in Piazza Matteotti per offrire al pubblico siciliano la prima delle grandi sorprese di questa 19° edizione che, giusto per un pizzico di suspense, verrà svelata nei prossimi giorni.
Confermata nel cartellone la presenza di alcuni artisti molto prestigiosi come il duo di chitarriste australiane Hussy Hicks (Villa Piccolo il 28 luglio) composto da Julz Parker riconosciuta unanimemente come la miglior chitarrista australiana, con un approccio molto “elettrico” alla chitarra acustica, e Leesa Gentz che dà il suo apporto al sodalizio con la splendida voce e la capacità di suscitare profonde emozioni, pur suonando ottimamente la chitarra. La loro musica spazia dal gypsy-funk e folk-country al blues tradizionale, con armonie e ritmi intensi, producendo uno spettacolo di grande energia e di suono molto potente.
Altra presenza prestigiosa quella degli americani della Georgia Delta Moon (Villa Piccolo il 29 luglio). Delta Moon è una band di southern swamp blues-rock formata da Tom Gray e Mark Johnson, due chitarristi di Atlanta che hanno formato la band basata su una doppia slide guitar. Vincitori dell’International Blues Challenge di Memphis nel 2003, i Delta Moon si affidano alla voce dello stesso Tom Gray, “You’ll Never Get To Heaven On A Hellbound Train” è il loro ultimo capolavoro e rappresenta un’opportunità da non farsi sfuggire per familiarizzare con una delle migliori roots band del momento. Il suono polveroso dei Delta Moon rievoca paesaggi caldi, tipici del deserto americano, di cui moltissimi musicisti americani hanno subito il fascino. I Delta Moon non ruggiscono, tantomeno non graffiano ma sanno ricamare partiture di blues elettrico rurale, infiammato da flebili passaggi country che rendono l’ascolto ancor più intimo e familiare.
Nel cartellone altra presenza di spicco, quella dello straordinario armonicista americano Andy J. Forest (Villa Piccolo il 28 luglio). Il suo stile armonicistico è unico, deciso, veloce ma non logorroico, mai noioso e sempre alla continua ricerca di se, facendo di ogni suo lavoro discografico un’opera unica. Nel suo sound più maturo si possono assaporare sfumature importanti di Zydeco con un underground legato al blues più arcaico e, nello stesso tempo, ballate più melodiche che non escludono interessanti orizzonti innovativi. Superflua è l’annotazione dei festival a cui è stato invitato: praticamente tutti. I passaggi televisivi italiani più importanti sono: “D.O.C.”, Jeans, Roxy Bar, MTV e Pickwick. In più di venticinque anni di attività è stato autore di oltre cento brani e di 18 lavori discografici (senza contare le decine di collaborazioni), un gran numero di opere letterarie tra poesie e racconti brevi, dozzine di quadri sparsi per il mondo, ecc. Ecco dunque il motivo per il quale ogni recensione su di lui inizia con l’appellativo “il poliedrico”.
Confermato nella 19^ edizione del Festival Blues l’accoppiamento vincente della musica con l’enogastromia d’eccellenza, grazie alla presenza delle più prestigiose case vinicole della nostra provincia che presenteranno i loro prodotti.
Musica, prodotti tipici, ospitalità, sole e mare: Capo d’Orlando è pronta ad indossare l’abito migliore per accogliere il grande pubblico del Festival e dare ancora…lunga vita al Blues!