Le sorti dell’ex stazione di Camaro ancora oggi in mano a nessuno

Le sorti dell’ex stazione di Camaro ancora oggi in mano a nessuno

Silvia Mondi

Le sorti dell’ex stazione di Camaro ancora oggi in mano a nessuno

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martedì 16 Giugno 2015 - 07:21

Ormai del tutto dimenticata e abbandonata a sé stessa, a distanza di 13 anni, aspetta ancora di essere valorizzata. Il consigliere della terza circoscrizione Alessandro Cacciotto avanza l’ennesima richiesta all’amministrazione e al presidente del medesimo quartiere affinchè venga indetto un tavolo tecnico, con tutti i soggetti interessati, per discutere sulla questione ed attribuire, una volta per tutte, il giusto valore all’ex stazione

“A volte ritornano”. Altre volte invece non vorrebbero tornarci, ma devono. Sono infatti trascorsi più di 13 anni da quando, quel lontano 2001, la stazione di Camaro, con il tracciato afferente, veniva definitivamente dismessa. Fino a quel 25 novembre, la linea ferroviaria Messina-Palermo raggiungeva la massima altitudine proprio nella ex stazione di Camaro.

“Sono trascorsi più di 13 anni dalla dismissione – scrive il consigliere della III circoscrizione, Alessandro Cacciotto – e purtroppo la ex stazione è completamente abbandonata a se stessa, a differenza di quanto accade in molte città d’Italia e di Europa dove le ex stazioni sono al centro delle politiche di trasformazione urbanistica, di incremento delle politiche sociali, ricreative e di mobilità alternativa”.

Non è la prima volta, infatti, che si fa presente la questione e si spinge sulle potenzialità della ex stazione ferroviaria di Camaro. Una tra tutte fu l’idea in merito alla creazione di percorsi verdi pubblici, i cosiddetti “greenways”, itinerari da percorrere a piedi, in bici o a cavallo ed in cui la stazione avrebbe trovato una sua collocazione. Un’altra idea fu anche quella di utilizzare la ex stazione ed i binari come forme di trasporto pubblico, realizzando così una sorta di “metropolitane di superficie”. Tutte iniziative ideate per mantenere vivo lo splendore di questo spazio, storicamente e socialmente rilevante.

Nell’agosto 2013, era stato organizzato anche un sopralluogo guidato dall’ex assessore regionale, oggi primo cittadino di Savoca, Nino Bartolotta, ed al quale erano stati invitati il sindaco Renato Accorinti ed altri componenti della sua giunta.

L’entusiasmo e la partecipazione attiva di quel giorno, però, non sfociò comunque in fatti concreti, facendo così divenire negli anni quella che potrebbe rappresentare uno tra gli innumerevoli cimeli preziosi appartenenti alla nostra città nell’ennesima zona abbandonata e mal ridotta.

L’assessore Sergio De Cola, in occasione di una visita istituzionale alla terza circoscrizione, ha reso nota l’impossibilità di trasformare tutte queste idee in progetti concreti in quanto, dal punto di vista economico, il Comune di Messina non può permettersi di provvedere alla manutenzione di questo spazio.

Le sorti della stazione sono dunque in mano a nessuno. Il terzo quartiere non getta però la spugna e oggi è pronto a chiedere di aprire un nuovo dibattito, coinvolgendo gli interi ordini professionali competenti, architetti e ingegneri; avanza inoltre la proposta di indire, se necessario, un concorso di idee relativo alla rinascita della ex stazione di Camaro. Promotore del concorso sarebbe proprio lo stesso quartiere.

Il consigliere Cacciotto si impegna quindi a chiedere al presidente della terza circoscrizione Natale Cucè l’organizzazione di un tavolo tecnico, con tutti i soggetti interessati, al fine di discutere sul progetto di rinascita della preziosa struttura. La speranza è adesso quella di vedere la città immersa in una nuova ottica: quella di scommettere in quest’ulteriore opportunità di crescita. Non di assistere all’ennesima risorsa immersa nell’indifferenza.

4 commenti

  1. Il tempismo dei politici ci meraviglia ancora. Hanno atteso che tutto venisse distrutto e nascosto dalle ferrovie dentro la galleria peloritana…. Bisogna incominciare da una bella bonifica del territorio e restituirlo friubile a tutti come fanno nei paesi che hanno cura della loro storia….

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  2. Il tempismo dei politici ci meraviglia ancora. Hanno atteso che tutto venisse distrutto e nascosto dalle ferrovie dentro la galleria peloritana…. Bisogna incominciare da una bella bonifica del territorio e restituirlo friubile a tutti come fanno nei paesi che hanno cura della loro storia….

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  3. Ottime le proposte citate per l’utilizzo corretto e la riqualificazione di quell’area, ma al solito leggo che ci si scontra con un Comune “che non ha soldi”. Io lo ripeto all’infinito: i soldi ci sono (o almeno, c’erano) perché siamo tassati a sangue, ma sono stati usati male o, peggio, sottratti indebitamente dai tanti personaggi e personaggetti del teatrino gestionale di questa ridicola città dal magna-magna bello facile… Ultimi per civiltà, come sempre e con pieno merito. Un cittadino sempre più indignato e furioso.

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  4. Ottime le proposte citate per l’utilizzo corretto e la riqualificazione di quell’area, ma al solito leggo che ci si scontra con un Comune “che non ha soldi”. Io lo ripeto all’infinito: i soldi ci sono (o almeno, c’erano) perché siamo tassati a sangue, ma sono stati usati male o, peggio, sottratti indebitamente dai tanti personaggi e personaggetti del teatrino gestionale di questa ridicola città dal magna-magna bello facile… Ultimi per civiltà, come sempre e con pieno merito. Un cittadino sempre più indignato e furioso.

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