Migranti a Castell'Umberto. Sindaci dei Nebrodi a confronto

Migranti a Castell’Umberto. Sindaci dei Nebrodi a confronto

Claudio Panebianco

Migranti a Castell’Umberto. Sindaci dei Nebrodi a confronto

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domenica 16 Luglio 2017 - 10:25

Passati gli animi accessi degli ultimi due giorni, il sindaco di Castell'Umberto, Vincenzo Lionetto Civa, ha convocato un'assemblea che, questa mattina, si è svolta nell'aula consiliare. Presenti i 40 primi cittadini dei comuni dei Nebrodi e gli abitanti della zona

48 ore di fuoco per la città metropolitana di Messina. Venerdì sera il prefetto Francesca Ferrandino aveva disposto lo spostamento di 50 migranti nei locali dell'hotel "Il Canguro", sito nel territorio di Sinagra. Il sindaco del vicinissimo comune di Castell'Umberto, Vincenzo Lionetto Civa, ha ricevuto "senza preavviso e senza un corretto coinvolgimento istituzionale", come da lui stesso dichiarato, l'annuncio che i soggetti sarebbero stati portati all'interno della struttura seguiti da una cooperativa palermitana. Il primo cittadino, insieme ad alcuni residenti, ha quindi deciso di bloccare ogni operazione in segno di rivolta, chiudendo l'accesso allo stabile con un muro di macchine.

Il prefetto, cercando di calmare i toni, ha ricordato a Lionetto Civa il ruolo di pubblico ufficiale che ricopre, ma quest'ultimo ha continuato per la sua strada non interrompendo la manifestazione di dissenso. Momenti di tensione in cui solo ai mezzi di pronto intervento e soccorso era concesso superare la linea di confine. Al vaglio della contesa l'entrata nell'hotel di un gruppo elettrogeno, prima respinto dai partecipanti al sit – in e poi accettato. "Abbiamo fatto entrare il gruppo elettrogeno", ha dichiarato appunto Lionetto Civa, "che deve fornire la luce all'hotel perché non ci sembrava giusto che persone che già hanno tanto sofferto durante la traversata in mare continuassero a soffrire restando senza corrente".

Il resto del cosmo politico di Castell'Umberto ha deciso di esprimere la propria opinione e, questa mattina, il gruppo dell'opposizione ha diffuso una nota stampa dedicata proprio al caso, "Ci dissociamo, certamente, dalle modalità con cui è stata affrontata l'emergenza immigrati dal nostro Sindaco", si legge nel comunicato, "Non si stratta di politica spicciola né di cercare facili riflettori, ma di ridare dignità ad un comune che, per il protagonismo di un sindaco, è stato etichettato come razzista da tutta Italia. Castell'Umberto è anche altro. Comprendiamo e condividiamo che l'arrivo improvviso di 50 persone "estranee" alla comunità umbertina possa creare sgomento e paura e che sarebbe stata opportuna un'adeguata pianificazione tra tutte le istituzioni in collaborazione tra loro nonché un costruttivo confronto con l'intera comunità. Dal nostro punto di vista, però, prioritario è garantire l'integrazione nel territorio e non la carcerazione. Seppur vero, dunque, che Castell'Umberto potrebbe essere più idoneo ad una "seconda accoglienza", è inammissibile che in una situazione di mera emergenza, forse solo temporanea, si calpesti così la dignità umana. Siamo tutte persone".

"Noi non siamo razzisti", ha spiegato il sindaco di Castell'Umberto, in carica dal 2013, "I sindaci dei Nebrodi hanno sempre accolto i migranti e continueranno a farlo, ma servono le giuste strutture e anche un coordinamento istituzionale migliore". Questa mattina i 40 amministratori dei comuni dei Nebrodi si sono riuniti in assemblea nell'aula consiliare umbertina per discutere, con gli abitanti, di integrazione ed accoglienza dei migranti nella zona, oltre a sottolineare "un assente raccordo tra i municipi della provincia e le istituzioni statali", come precisato da Lionetto Civa. Lo scopo della giornata è stato quello di sviluppare un documento unitario indirizzato al prefetto per chiedere lo spostamento dei migranti in altra sede "al più presto". Caterina Minutoli, capo di gabinetto del palazzo del governo, ha ribattuto "Non sappiamo ancora se e quando saranno spostati i migranti, al momento non vediamo l'esigenza di questa scelta. Ascolteremo cosa i sindaci avranno da comunicarci".

Claudio Panebianco

4 commenti

  1. nei nebrodi meglio accogliere ……..briganti, piromani e Salvini………

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  2. GIUSO 41 SOLTANTO UNO CHE NON VIVE QUI AL NORD E SPECIE IN LOMBARDIA PUO’ SOSTENERE QUESTE IDIOZIE E CALUNNIE MESSE NELLA TUA BOCCA COME UN MUCCALAPUNI. VIENI A VIVERE QUI IN LOMBARDIA IN CERTE ZONE O ALLA STAZIONE DI MILANO VEDI COME TI FARESTI LA CD “CACCA” DI SOPRA. SONO EX MESSINESE E VOTO LEGA E SONO ORGOGLIOSO. INFORMATI. FATE DIVENTARE LA SICILIA E I PAESI DI PROVINCIA COME LA CITTA’ DI BERGAMO E LA SUA PROVINCIA SONO IN MANO AGLI AMICI DELLA SINISTRA E DELLA CEI. NON POSSONO PIU’ VIVERE. VIVONO NELLA PAURA DI ESSERE OGNI MOMENTO MASSACRATI E POI ANCHE DI ESSERE INSULTATI E CALUNNIATI SE PROTESTANO DI RAZZISMO RAZZISTI E LEGHISTI, ALLORA E’ MEGLIO ESSERE QUESTI CHE AVERE LE FIGLIE E LORO STESSI MASSACRATI E VIOLENTATI.

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  3. GIUSO41 LE HAI RAGIONE DI ACCOGLIERE BRIGANTI PREGIUDICATI STUPRATORI SPACCIATORI E PEDOFILI CHE SI MACCHIANO DI VILIPENDIO ALLA RELIGIONE CATTOLICA CON LA COMPLICITA’ DI VESCOVI E PARROCI CATTOCOMUNISTI. ESSERE DI SALVINI SIGNIFICA ESSERE D’ACCORDO CON IL SINDACO DI BERGAMO GORI, IL MARITO DELLA CUOCA GIORNALISTA DEL TELEGIORNALE? ESSERE D’ACCORDO CON GORI PER DARE 500 € PER OGNI CLANDESTINO CHE SI MACCHIA DI REATI E POI LA CITTADINANZA? PENSO CHE LEI ESSENDO CHE STA BENE, ALLORA VUOLE IMITARE I RADICAL CHIC DI MILANO CHE HANNO VOTATO IL SINDACO SALA O SALLAH. LEI E’ CAPACE DI LEGGERE ED INFORMARSI, VERO? ALLORA SIA INTELLIGENTE SI INFORMI. ITALIANI VIVONO IN MACCHINE E PREGIUDICATI E CLANDESTINI IN CASE E SOLDI? E’ ITALIANO? NON MI PARE

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  4. GIUSO41 LA INFORMO CHE I PIROMANI SONO ITALIANI, MA CI SONO ANCHE GLI ZINGARI, TANTO PROTETTI DALL’ANTIPAPA ERETICO DON CICCIO D’ARGENTINA. CHE STANNO BRUCIANDO CARCASSE DI MACCHINE ED ALTRO CON PERICOLO DI DIOSSINA, LEI CONOSCE LA DIOSSINA? SI INFORMI. RIGUARDO ALLA LEGA LA INFORMO CHE SERRACCHIANI, VEDA CHI E’, ORA HA CAMBIATO POLITICA RIGUARDO I CLANDESTINI. PRIMA VOLEVA DARE TUTTO, COMPRESO L’AIUTINO DELLE PREFETTE CHE VOLEVANO REQUISIRE LE CASE AGLI ITALIANI, INSULTATE E PRESE IN GIRO, SI SONO RITIRATE PRECIPITOSAMENTE E IN DISORDINE. IL SOTTOSCRITTO HA RIMPROVERATO ED INSULTATO LA SERRACCHIANI DA GIORNALI NAZIONALI, SONO STATO ELOGIATO E PER MESI NON HA PARLATO E’ STATA L’UMILIAZIONE. I CLANDESTINI FARANNO DEFECARE MESSINA E LEI

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