Bocciata l'amministrazione Accorinti e ribadito il sì alla sfiducia. Contrario solo il Megafono. L'incontro è servito a porre le basi per la coalizione che affronterà le prossime competizioni elettorali
Il centro-sinistra boccia l’amministrazione Accorinti e tira dritto sulla sfiducia, guardando più al percorso comune da fare che non all’immediato, visto che la soglia dei 27 favorevoli sembra difficile da raggiungere.
Sono state quindi le prime prove di coalizione, anche se si è trattato più che altro di una riunione interlocutoria. L’obiettivo comune è l’unità e la presenza di tutti i rappresentanti delle varie forze è stato un primo chiaro segnale.
Sul piano dei numeri in sede di votazione il nodo da sciogliere è tutto in casa Pd, perché se la capogruppo Antonella Russo (con il placet del commissario Carbone e dei vertici del partito) ha firmato la mozione di sfiducia, i suoi colleghi Claudio Cardile, Gaetano Gennaro e Piero Iannello non sembrano intenzionati a votarla.
La riunione del nuovo centro-sinistra (la prima dopo tanto tempo) ha quindi visto i leader dei centristi e di Sicilia Futura ribadire il sì alla sfiducia e analogo orientamento anche per il Pd, che però, a differenza degli altri, dovrà chiarire la vicenda con i consiglieri comunali.
Presenti all’incontro, promosso e organizzato dal vicecommissario Pd Antoci, per il Pd il deputato regionale Filippo Panarello, (assente Pippo Laccoto), per Sicilia Futura il capogruppo Ars Beppe Picciolo, il coordinatore cittadino Salvo Versaci e Pippo Morano, per i Centristi per la Sicilia Gianpiero D’Alia, per il Megafono Massimo Finocchiaro e Francesco Calanna.
La novità di questa riunione del centro-sinistra è rappresentata dagli esponenti Ncd ormai in alleanza con i centristi in Area Popolare e cioè Nino Germanà, Enzo Garofalo e Bruno Mancuso. E’ assai singolare vedere ad una riunione del centro-sinistra esponenti che a Messina sono stati tra i pionieri del Pdl, mentre nel frattempo Genovese e i suoi, che hanno costituito il primo Pd, ora sono in Forza Italia.
Area Popolare (quindi ex Udc ed Ncd) ha ribadito il sì alla sfiducia, fatto scontato visto che i due gruppi consiliari sono stati i primi firmatari della mozione depositata nel luglio scorso.
A ribadire il sì alla sfiducia anche Sicilia Futura che nei giorni scorsi ha tracciato le basi di quel percorso che, in caso di sfiducia, dotrebbe portare alle primarie ed all’individuazione di un’alternativa sia ad Accorinti che al centro-destra.
Anche il Pd è a favore della sfiducia, come emerso già dalle scorse settimane e l’obiettivo è la predisposizione di un documento unitario.
Solo il Megafono è contrario alla sfiducia. L’unico consigliere rimasto nel gruppo, Angelo Burrascano (Nora Scuderi, Giuseppe De Leo e Pio Amadeo hanno cambiato gruppo da tempo) si è detto per continuare a sostenere l’amministrazione Accorinti.
Nei prossimi giorni quindi si terrà un incontro tra i vertici del Pd e il gruppo consiliare. Successivamente dovrebbe essere predisposto un documento unitario.
E’ chiaro che il voto sulla sfiducia finirà comunque con l’essere una scelta che ogni singolo consigliere dovrà fare e che potrebbe in alcuni casi coincidere con le indicazioni dei partiti di riferimento.
Più che all’immediato, perché al momento appare difficile il raggiungimento della soglia dei 27 sì, la riunione guarda al dopo, ovvero all’anno e mezzo che c’è davanti prima delle prossime amministrative.
La coalizione di centro-sinistra che si sta creando ha davanti una serie di competizioni elettorali: le Regionali d’ottobre, le Politiche e le amministrative.
Un percorso che poteva essere avviato prima ma che proprio l’accelerazione sulla sfiducia ha consentito di cominciare.
Quel che sta emergendo chiaramente è che chi, tra i partiti in Aula, voterà contro la sfiducia, dovrà poi assumersi la responsabilità di continuare a sostenere l’amministrazione Accorinti. Il centro-sinistra infatti, sin dai mesi scorsi non ha più votato gli strumenti contabili ed in più di un caso non ha garantito la presenza in Aula.
Rosaria Brancato
Alte si levano le invocazioni di aiuto dei cittadini messinesi,verso questo consiglio.
Voi di destra (o era sinistra?) e voi di sinistra (o era destra?) e voi di centro (o era di lato?) e voi,
eletti senza averne diritto ed ancora voi che e duramente vi guadagnate il pane con 3,5 minuti di onesto lavoro
in commissione…voi proprio voi non potete non ascoltare l’urlo di dolore lanciato dalla città:
“liberate Messina dal flagello accorintiano”.
Alte si levano le invocazioni di aiuto dei cittadini messinesi,verso questo consiglio.
Voi di destra (o era sinistra?) e voi di sinistra (o era destra?) e voi di centro (o era di lato?) e voi,
eletti senza averne diritto ed ancora voi che e duramente vi guadagnate il pane con 3,5 minuti di onesto lavoro
in commissione…voi proprio voi non potete non ascoltare l’urlo di dolore lanciato dalla città:
“liberate Messina dal flagello accorintiano”.