Dopo le richieste di incontro avanzate più volte da Cgil, Uil, Cisal e Sadirs, ieri a Palermo si è tenuta la riunione tra i sindacati e l'assessore regionale Michela Stancheris. Presenti anche il presidente dell'Ente Teatro Maurizio Puglisi ed il commissario Cultrone, al quale sarà prorogato l'incarico di altri 3 mesi dal momento che il Cda non è stato ancora nominato. "Alla Regione chiediamo risposte chiare su occupazione e produzione culturale. Messina non è la cenerentola della cultura".
Pari opportunità per il Teatro Vittorio Emanuele rispetto alle altre realtà dell’isola, sia in termini di finanziamenti che di trattamento per il personale, applicazione di quanto previsto dalla normativa e individuazione di un percorso di rilancio.
Questi i punti in primo piano nel corso dell’incontro che si è svolto ieri a Palermo tra le organizzazioni sindacali SLC-CGIL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL, S.A.Di.R.S, il presidente dell’Ente Maurizio Puglisi, il Commissario del Cda Rosario Cultrone, e l’assessore regionale allo spettacolo Michela Stancheris. Alla riunione era presente anche la Cisl, e, dopo il comunicato di fuoco di due giorni fa, l’occasione è servita a far tornare il sereno tra il sindacato ed il presidente Puglisi.
L’assessore Stancheris ha subito chiarito di essere pronta a dare risposte adeguate sia ai lavoratori che alla città in merito alla necessità di rilanciare l’Ente Teatro, in vista soprattutto di una riforma che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi e cambiare l’approccio al settore.
Nel frattempo, dal momento che né Accorinti, né Romano hanno provveduto alle designazioni dei componenti del Cda, e poiché il mandato del Commissario Cultrone scade martedì 26, l’assessore ha già annunciato che per il funzionario ci sarà una proroga di altri tre mesi, in modo da assicurare continuità al lavoro finora svolto.
Cultrone ha relazionato su quanto fatto in questi tre mesi, soffermandosi sull’assestamento del bilancio 2013, sullo sblocco delle risorse economiche, sul completamento parziale della stagione musicale del 2013, nonchè sull’avvio della procedura per l’apertura del bar, e sulla redazione delle tabelle di equiparazione del personale. Il Presidente Puglisi ha rassicurato le organizzazioni sindacali sull’impegno per la predisposizione della stagione di Musica e Prosa per il 2014 ed ha ribadito l’assoluta urgenza e necessità d’individuare i due Direttori artistici , musica e prosa (e non uno come inizialmente aveva proposto il Commissario per risparmiare sui costi), passo indispensabile per potere procedere all’elaborazione dei cartelloni e quindi alla vendita degli abbonamenti. Dopo l’intervento di un’altra O.S. hanno preso la parola congiuntamente.
“ La priorità assoluta per noi è la garanzia dei posti di lavoro- hanno sottolineato i rappresentanti delle 4 sigle sindacali Slc-Cgil (Pippo Di Guardo), Uilcom-Uil (Antonio Di Guardo), Fials-Cisal (Carmelo Tavilla), S.A.Di.R.S (Osvaldo Smiroldo)- La prima cosa da fare, sotto il profilo occupazionale, è dare garanzie ai precari. Garanzie che riguardano sia il pregresso, riconoscendo a ciascuno il lavoro svolto per anni, che per il futuro. Se non sarà garantita l’equiparazione delle tabelle per il personale noi non firmeremo alcun accordo. Ribadiamo poi la richiesta di predisposizione di una Pianta Organica che tenga conto di un numero e di una struttura di personale adeguata alle finalità dell’Ente. Chiediamo infine un progetto triennale di sviluppo per il teatro per individuare, garantire e quantificare i livelli occupazionali dei lavoratori in organico e stabilizzare i precari, formando un organico necessario ad un “TEATRO”.
Tutte richieste legittime e rilevanti in vista della riforma che l’assessore Stancheris sta preparando e che sarà all’attenzione dell’Ars prima del varo definitivo. La nuova normativa prevede sia la circuitazione e l’interscambio tra i teatri siciliani (Bellini, Massimo, Vittorio Emanuele) e pertanto in quest’ottica Messina non può essere considerata l’ultima ruota del carro o “la cenerentola della cultura”. Il rischio paventato dai sindacati è che, non potendo l’Ente effettuare produzioni, in assenza di organico artistico e di risorse, finisca con l’essere estromesso dai finanziamenti regionali e diventi invece il contenitore di produzioni catanesi e palermitane. Messina, è in sintesi la richiesta dei sindacati, deve avere le stesse pari opportunità di produzione culturale che hanno attualmente il Bellini e il Massimo.
La Stancheris si è detta disponibile ad approfondire le problematiche ed a venire a Messina la prossima settimana per un incontro.
Rosaria Brancato
nessun problema… è solo il 22 novembre e il teatro non ha cartellone… non ha cda… non ha direttori artistici…
nessun problema… tutto a posto… tutto bello bellissimo…
incapaci.