“Viabilità e iter progettuale, via di fuga e sottopasso del quartiere Casapinta”, l’oggetto dell’interrogazione presentata dal gruppo consiliare di minoranza “Cambia Nizza”: "L’amministrazione comunale faccia luce sullo stato dell’iter progettuale"
E’ l’ultimo dei quattordici punti che verranno discussi in sede di consiglio comunale giorno 27 settembre. “Viabilità e iter progettuale, via di fuga e sottopasso del quartiere Casapinta”, l’oggetto dell’interrogazione presentata dal gruppo consiliare di minoranza “Cambia Nizza”.
La costruzione di una strada alternativa nel suddetto quartiere sarebbe in ballo da quindici anni. A detta di “Cambia Nizza” infatti dal 1999 l’amministrazione comunale avrebbe avviato l’iter progettuale, variato più volte nel corso degli anni, condizione che avrebbe comportato oltre a un ritardo anche un aumento delle spese di progettazione da corrispondere a professionisti esterni.
L’urgenza del gruppo di minoranza deriva dal fatto che, per il quartiere in questione, solo una è la strada di accesso, e che “tale strada è comunque di dimensioni non adeguate per supportare il traffico veicolare del quartiere”.
Un’altra via di collegamento esiste, ed è un sottopassaggio della stazione, ma percorribile solo a piedi. Il rischio paventato dai consiglieri di minoranza è che in caso di calamità naturali, o nella migliore ipotesi di lavori, gli abitanti del quartiere “Casapinta” rimangano isolati.
Le ultime notizie del piano progettuale sono relative al 2010, dicono i consiglieri, anno in cui, ottenuti i nulla osta e i pareri favorevoli, è stato inviato il progetto agli organi competenti. Ciò nonostante, “ad oggi non si ha nessuna certezza sulla realizzazione della strada alternativa”.
La richiesta del gruppo è quindi che l’amministrazione comunale faccia luce sullo stato dell’iter progettuale e che, nel caso in cui l’iter venga bocciato, illustri quali provvedimenti intenda adottare per risolvere i problemi di viabilità accentuati con l’ulteriore aumento di densità edilizia prevista dalla variante al piano regolatore, quantificando i costi fino ad oggi sostenuti.