L'Assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità ha reso pubblico l'elenco degli interventi che potrebbero essere eseguiti in diversi centri jonici messinesi. In tutto è previsto l'arrivo di un gruzzoletto pari a 8 milioni di euro. A breve le osservazioni per i progetti non ammessi
I progetti nell’area jonica messinese sono in tutto 26, ma quelli già ammessi a finanziamento sono soltanto 13. Piani tutti inseriti nel programma regionale di finanziamento per la promozione di interventi di recupero finalizzati al miglioramento della qualità della vita e dei servizi pubblici e urbani nei Comuni dell’Isola, che la Regione siciliana e in modo particolare l’Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità hanno reso noti nelle scorse ore tramite la pubblicazione di una graduatoria. E la notizia della pubblicazione dell’elenco degli interventi, che potrebbero essere eseguiti da qui a non molto in alcuni centri peloritani della Provincia di Messina, ha già fatto il giro degli ambienti politici. Con i tredici sindaci dei rispettivi centri che hanno espresso soddisfazione per i circa 8 milioni di euro che potrebbero arrivare per ristrutturare immobili per il momento in condizioni di degrado. Nel bando, a cui hanno partecipato diversi Comuni siciliani, sono state indicate tra l’altro tre linee di intervento: la prima rivolta a i Comuni della Regione con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e a quelli tra i 5.000 e i 30 mila, l’altra rivolta agli enti di culto o di assistenza o di beneficenza, e l’ultima alla ristrutturazione di immobili di proprietà degli enti locali in uso alle forze dell’ordine. In particolare i Comuni che dovrebbero fruire dei fondi sono quelli di Letojanni, Alì Terme, Castelmola, Antillo, Sant’Alessio Siculo, Mongiuffi Melia, dove si potranno mettere in sicurezza le facciate delle rispettive chiese, e Fiumedinisi, dove sarà riqualificato l’ex palazzo municipale da adibire a sede dell’ente gestore riserva orientata di Monte Scuderi. Oltre a Mandanici, dove si potrà effettuare l’adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione della “zona rocca”, Limina, dove si potranno recuperare e ristrutturare gli immobili del centro storico da adibire a struttura strategica a servizio della Protezione civile, e Nizza di Sicilia, dove l’Amministrazione comunale avrà la possibilità di restaurare un edificio destinato ad attività assistenziale. A Forza d’Agrò, invece, è prevista la manutenzione straordinaria dell’edificio adibito a caserma dei Carabinieri, sito in via Alcide De Gasperi. Tutti lavori che sono stati appunto inseriti in graduatoria, sulla quale nei prossimi 30 giorni i Comuni non ammessi potranno presentare le dovute osservazioni. Ulteriori somme saranno poi previste nell’ambito del “Patto per il Sud” che il Governo nazionale ha presentato nelle scorse settimane e sul quale i primi cittadini siciliani puntano parecchio in ottica futura.
Enrico Scandurra