Richiesta di convocazione urgente di consiglio comunale del gruppo "Roccalumera nel cuore" che risolleva il problema irrisolto del degrado igienico-sanitario dovuto alla fuoriuscita di liquami maleodoranti. Al centro delle polemiche anche la stabilizzazione dei precari del comune

Continuano a Roccalumera i malumori fra i consiglieri comunali di minoranza di “Roccalumera nel cuore” e una maggioranza ormai sfaldata. Dopo la rottura avvenuta ufficialmente nell’ultimo consiglio comunale dove veniva bocciato il rendiconto finanziario dell’anno trascorso, il capogruppo di minoranza, Pippo Campagna, ritorna in prima linea sulla questione dello sversamento dei liquami sulla spiaggia del centro jonico (vedi articolo correlato).
La questione è infatti al centro della richiesta di convocazione urgente del consiglio comunale in quanto, si legge nel comunicato, “l’argomento da trattare attiene a problematiche che richiedono interventi urgenti per far cessare lo stato di grave degrado igienico-sanitario che sta colpendo i nostri concittadini e per la necessità che vengano posti in essere quegli interventi a tutela dell’ambiente a fronte dell’aggressione continua a cui è sottoposto”.

“Non si può più parlare di evento straordinario – prosegue Roccalumera nel cuore – visto che l’incresciosa situazione si è verificata in più occasioni ed in giornate diverse”.
La richiesta da parte del gruppo consiliare è dunque che l’Assessore all’Igiene e ai Lavori Pubblici intervenga immediatamente per salvaguardare ambiente e persone.

A questo problema se ne aggiunge un altro sollevato dal gruppo di minoranza. Un ulteriore ordine del giorno riguarda la scadenza dei contratti dei precari al 31 dicembre 2012. Cosa voglia fare il sindaco di Roccalumera, Giovanni Miasi, per scongiurare il rischio di non poter prorogare gli attuali contratti, è quello che si chiede “Roccalumera nel cuore”.
Alla luce della situazione attuale secondo la quale la Regione Sicilia non sarebbe in grado di sostenere il costo derivante da un ulteriore rinnovo dei contratti di scadenza, spetterebbe all’Ente utilizzatore attuare una proposta di stabilizzazione, in mancanza della quale i contrattisti non si vedrebbero rinnovati il contratto. (Giusy Briguglio)