Abusivismo edilizio incontrollato. E da Mortelle a Spartà mancano fogne e acqua potabile

Abusivismo edilizio incontrollato. E da Mortelle a Spartà mancano fogne e acqua potabile

Sara Faraci

Abusivismo edilizio incontrollato. E da Mortelle a Spartà mancano fogne e acqua potabile

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giovedì 13 Marzo 2014 - 12:36

Il consigliere comunale Paolo David accende i riflettori sull'occupazione arbitraria del tratto di costa da Mortelle a San Saba. Mario Biancuzzo, consigliere della VI Circoscrizione, richiama l'attenzione sull'intollerabile assenza nella zona di una rete idropotabile e di un impianto fognario

Cementificazione massiccia. Proliferare indiscriminato di costruzioni all’insegna dell’abusivismo edilizio. Sbarramento delle aree di accesso alla costa. E’ il degrado e la “privatizzazione” autoriconosciuta toccata in sorte al tratto di costa compreso tra Mortelle e San Saba. Un problema che langue da anni, attirando le alterne attenzioni della classe dirigente con l’avvicinarsi del periodo estivo.

A sollevare la questione agli onori della cronaca, stavolta, il consigliere comunale, Paolo David, attraverso interrogazione inoltrata al sindaco e ai vertici dei dipartimenti amministrativi competenti. A fronte di uno sdegno che matura ormai da parecchio tempo tra i residenti della zona, un inconsulto germogliare di casupole, villette, baracche, talvolta depositi, ai quali si accompagnano bellamente le conseguenti recinzioni delle aree illegittimamente occupate.

Interi chilometri di spiaggia sono ormai stati sottratti alla pubblica fruizione col dilagare del fenomeno e se la prospettiva di retrocedere alle acquisizioni di intere aree indebitamente consolidatesi in questi anni non è certo motivo di vanto, ancor meno lo sono gli immaginabili impatti ambientali e paesaggistici delle stesse. Le coltri di mattoni e cemento che fanno attualmente bella mostra di sé lungo il tratto di riviera nord rappresentano una disseminazione caotica di costruzioni che non hanno di certo passato il vaglio delle procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) o di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) – fa notare lo stesso David. I parametri ecosostenibili non rientrano nemmeno nella concezione di questi plessi di svariate misure e materiali, obbligando Palazzo Zanca a acuire l’attenzione sulla problematica con l’attivazione di interventi di recupero e rivalorizzazione dell’intero tessuto urbano e attraverso provvedimenti realmente in grado di arginare il moltiplicarsi dei casi di abusivismo.

Il malumore dei residenti della zona, del resto, si accentua anche a causa dell’assenza dei sistemi idrico e fognario. L’acqua che dovrebbe raggiungere le abitazioni rifornendole a fini potabili e igienici – osserva il consigliere circoscrizionale, Mario Biancuzzo – è emunta da pozzi trivellati arbitrariamente, spesso riconducibili a falde acquifere a loro volta inquinate da reflui fognari.

E, infatti la carenza di una vera e propria rete fognaria, costringe gli abitanti ad avvalersi di pozzi neri, sprovvisti di una reale tenuta stagna e, quindi, fonte continua di infiltrazioni di acque nere nei terreni circostanti.

Già nel novembre del 2011 la Commissione Urbanistica prospettava l’ultimazione dei lavori necessari nel giro di un mese. In assenza di riscontri fattuali, nuove spiegazioni venivano sciorinate a gennaio dello scorso anno. Ad oggi la situazione di quel tratto di tessuto urbano che da Mortelle raggiunge Spartà, è ancora incerta e con una petizione popolare tramite raccolta firme, i residenti affermano il proprio diritto di veder restituita la zona al decoro e alla vivibilità.

Che la realizzazione dell’impianto fognario sia prioritaria per l’amministrazione di Palazzo Zanca è messo in dubbio dallo stesso Biancuzzo il quale sottolinea la necessità di convogliare le energie nella risoluzione dei problemi più stringenti della città prima di avventurarsi nella progettazione di nuove opere urbanistiche, forse, per quanto utili, meno urgenti. (Sara Faraci)

2 commenti

  1. letterio.colloca 13 Marzo 2014 18:20

    Questo è un prodotto richiesto dall’anticipata “macchina del fango”.
    Spiego.
    La città ha RIMBORSATO, dalle rapine subite,le casse comunali effettuando i pagamenti di tariffe notorie -44 mlm- con sofferti sacrifici;
    di dritto o di rovescio, la MAGISTRATURA ha IDENTIFICATO -per adesso-alcuni dei malfattori abitua..ti (forse,perderanno il ..vizietto!!!!);
    la Guardia di Finanza ha quantificato i 50 mlm di danno erariale;
    TEMPOSTRETTO aveva previsto l’intervento degli “ascari lanciati a sollevare polvere e fango” al solo fine di distrarre l’opinione pubblica da quanto accadrà dentro il palazzo di giustizia;
    mettete insieme questi semplici dati e……….ricordate GIUSTAMENTE i nomi dei CAPACCHIONI ASCARI ESPOSTI, ai quali anch’io rammento che quella striscia del litorale nord non annovera VILLE RESIDENZIALI – ADATTATE ANCHE PER…… ARRESTI DOMICILIARI.
    Da oltre TRENT’ANNI, è abbandonato a se stesso, sopravvivendo con la caparbietà di chi TIRA la vita: nessuna piscina,nessuno attracco per “barche”,nessuna dipendenza per ospiti o personale domestico(gli ascari sono ESCLUSI per …non vedere!).
    E’ auspicabile che TUTTI GLI ASCARI facciano un veloce dietro-front,abbandonino al loro destino i MOSTRI che li sfruttano e li schiavizzano per …quella pacca;si recuperino, per loro stessi, un MINIMO DI DIGNITA’ di UOMO e non facciano da…MACCHINA DEL FANGO!

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  2. Prof_Williams 14 Marzo 2014 11:47

    I proprietari di villini e villette inizino prima a riaprire i varchi di accesso alla spiaggia indebitamente chiusi e privatizzati.

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