A suonare la campanella d’allarme sono sia il Collegio dei revisori dei conti sia la presidente del Consiglio comunale Barrile. E l’annunciata riorganizzazione della macchina amministrativa promessa da Le Donne resta ferma al palo
Non sono bastati due diversi avvisi pubblici, uno a settembre 2013 e l’altro lo scorso aprile: il Comune di Messina è ancora sprovvisto dell’Organismo Indipendente di Valutazione. A sottolineare la persistente inadempienza dell’ente è il Collegio dei revisori dei conti di Palazzo Zanca, il quale- in una nota indirizzata al segretario/direttore generale Antonio Le Donne, al ragioniere generale Antonino Cama e alla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile – lamenta di non essere nelle condizioni di «verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dai dirigenti con riguardo alle performance del personale dipendente e dei dirigenti stessi».
L’OIV è infatti l’organismo istituito dalla legge per garantire una corretta misurazione e valutazione annuale di ciascuna struttura amministrativa. Da tale valutazione dipende anche l’erogazione della cosiddetta indennità di risultato erogata a dirigenti e dipendenti.
Zaccone, Basile e Zingales avvisano che l'assenza dell'organismo «non potrà che influire negativamente sulle future valutazioni degli atti che verranno sottoposti alle valutazioni del Collegio dei revisori in materia di valutazioni delle performance e degli incentivi economici dei dirigenti/dipendenti connessi alle loro prestazioni, non ritenendosi più idonee e sufficienti le procedure di valutazione sino ad oggi adottate in conseguenza dell’ assenza dell’Organismo in oggetto e di una adeguato sistema di controlli interni».
Ormai un mese fa, i revisori dei conti hanno, quindi, invitato l’amministrazione Accorinti a provvedere immeditatamente alla costituzione dell’OIV sia per garantire «adeguati livelli di trasparenza dell’azione amministrativa» sia per «ottimizzarne l’efficacia, l’efficienza e l’economicità». Le loro prescrizioni sono però rimaste lettera morta e così a quella nota di sollecito di Zaccone e colleghi – datata 6 novembre – si aggiunge oggi un’altra nota, a firma della presidente del Consiglio. Emilia Barrile avalla la richiesta del Collegio dei revisori, ribadendo, che la costituzione dell’organismo indipendente di valutazione «si rende necessaria ed urgente per permettere l’adeguata valutazione di Uffici e Servizi in termini di confronto tra efficienza, efficacia e qualità offerta ai cittadini e, nel contempo, garantire la perfetta trasparenza dell’attività amministrativa comunale».
Nei mesi scorsi, la mancata costituzione dell’OIV è stata oggetto di attenzione da parte dei rappresentanti di Vento dello Stretto, con in testa il consigliere comunale Piero Adamo, che in una conferenza stampa avevano denunciato «un comportamento ingiustificatamente inerte» dell’amministrazione Accorinti.
Da quel giorno sono passati ben 8 mesi, ma non c’è stato ancora alcun “parto”. Anzi, possiamo dire che ci troviamo dinanzi all’aborto della rivoluzione promessa da Le Donne in tema di riorganizzazione della macchina amministrativa, nell’ambito della quale non può non rientrare la nomina dell’organismo che deve valutare le performance di dipendenti e dirigenti comunali.
Danila La Torre
Conosco DIRIGENTI sparsi per l’Italia, persone di grande valore professionale, a cui ripeto l’inutilità di un OIV, dove c’è di mezzo la politica non c’è nulla di indipendente, lo abbiamo visto con i Revisori dei Conti,a cui si è dovuto porre rimedio con una legge del 2012,per definirne il nuovo ruolo e responsabilità. Oggi a 25 anni da continue riforme,il cui risultato finale sono i conti in rosso della stragrande maggioranza dei Comuni,dovremmo decidere se mantenere la separazione dei ruoli e delle competenze tra organi politici e gestionali,il cui intento di garantire una piena autonomia di azione tra politici e dirigenti NON E’ COMPRESO DAI CITTADINI. Sono per un incarico professionale dei DIRIGENTI per la durata del mandato del Sindaco.
Conosco DIRIGENTI sparsi per l’Italia, persone di grande valore professionale, a cui ripeto l’inutilità di un OIV, dove c’è di mezzo la politica non c’è nulla di indipendente, lo abbiamo visto con i Revisori dei Conti,a cui si è dovuto porre rimedio con una legge del 2012,per definirne il nuovo ruolo e responsabilità. Oggi a 25 anni da continue riforme,il cui risultato finale sono i conti in rosso della stragrande maggioranza dei Comuni,dovremmo decidere se mantenere la separazione dei ruoli e delle competenze tra organi politici e gestionali,il cui intento di garantire una piena autonomia di azione tra politici e dirigenti NON E’ COMPRESO DAI CITTADINI. Sono per un incarico professionale dei DIRIGENTI per la durata del mandato del Sindaco.
Forse è meglio così, invece di avere un organismo non obbiettivo, politicamente compromesso, mangiasoldi, con valutazione false fatte solo di paroloni senza alcuna sostanza, che non fa altro che distribuire altri soldi a persone incapaci, come avviene in altri pseudo enti locali. sic.
Forse è meglio così, invece di avere un organismo non obbiettivo, politicamente compromesso, mangiasoldi, con valutazione false fatte solo di paroloni senza alcuna sostanza, che non fa altro che distribuire altri soldi a persone incapaci, come avviene in altri pseudo enti locali. sic.