Cessione lotti artigianali, modificato il regolamento: si potrà pagare in tre rate

Cessione lotti artigianali, modificato il regolamento: si potrà pagare in tre rate

Gi. Br

Cessione lotti artigianali, modificato il regolamento: si potrà pagare in tre rate

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giovedì 02 Aprile 2015 - 12:45

La modifica è stata approvata ieri sera in consiglio comunale con i voti del gruppo di maggioranza. Il pagamento non avverrà più in un'unica soluzione, ma in tre rate: al momento della sottoscrizione dell’atto, a dodici mesi e a diciotto

E’ approdata ieri sera in aula a Roccalumera la modifica del regolamento relativo alla cessione dei lotti artigianali. A finire sul banco dei consiglieri è stato il punto riguardante la stipula dei contratti (art. 14 del regolamento): gli assegnatari non dovranno pagare più in un’unica soluzione, ma potranno usufruire della formula del riservato dominio che consente loro di pagare in rate. Il contratto, così stipulato, permette all’acquirente di prendere possesso dell’immobile anche se non è in grado di saldare l’intero prezzo subito e consente al venditore, che in questo caso è il Comune di Roccalumera, di conservare il diritto di proprietà sul bene finché il compratore non avrà proceduto a corrispondere quanto dovuto.

Le rate sono state fissate in tre: al momento della sottoscrizione dell’atto, a dodici mesi e a diciotto. Un provvedimento resosi necessario dopo i primi tentativi di cedere i lotti artigianali che hanno rivelato una profonda difficoltà degli acquirenti di pagare in un’unica soluzione, così come era stato stabilito precedentemente. A rischio, di conseguenza, anche gli introiti per le casse comunali. Sulla vendita dei lotti per rendere più florida la situazione finanziaria, l’Ente sta infatti puntando molto.

La proposta è passata con i soli voti della maggioranza, mentre la minoranza ha votato contro. Alla base del no il fatto che la modifica avrà valenza retroattiva solo “per le ditte che avevano avanzato richiesta lasciando – per ora – fuori gioco tutti quegli imprenditori locali che, prudentemente, non avevano osato rischiare”. “Sarebbe stato molto più corretto – dichiara la compagine di Rita Corrini – riaprire i termini per tutti, salvaguardando le istruttorie già esitate favorevolmente e fare calcolare agli uffici gli interessi di legge in proporzione alle dilazioni accordate per evitare un presumibile danno erariale”.

Per il Presidente del Consiglio Antonio Garufi si tratta di una soluzione ottimale perché condivisa direttamente con gli imprenditori: “Riteniamo che nel giro di diciotto mesi possiamo finalmente concretizzare quello che è il sogno della zona artigianale di Roccalumera e possiamo andare speditamente avanti al fine di realizzare un indotto produttivo ed economico che sicuramente all’interno del nostro territorio mancava e che oggi può essere una potenzialità importante”. Garufi fa un appello alla minoranza, che avrebbe mancato di senso di responsabilità votando contro, “affinché sotterri l’ascia di guerra e cerchi di collaborare insieme a questa maggioranza perché noi riteniamo di essere coloro che stanno veramente facendo uscire Roccalumera dalle sabbie mobili a cui era stata costretta negli anni passati”.

Gi. Br.

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