Durante l'ultimo consiglio comunale, la minoranza si è astenuta al momento del voto si debiti fuori bilancio perché la richiesta proposta al civico consesso è stata respinta
L’ultimo consiglio comunale di Roccalumera si è incentrato principalmente sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio che costituivano ben nove punti all’ordine del giorno. Il gruppo di minoranza al momento del voto ha preferito astenersi, gesto considerato irresponsabile dalla maggioranza, ma i consiglieri di “Per Roccalumera” precisano che “non si è trattato di un voto contro, ma di un’assunzione di responsabilità”. Prima del voto la minoranza aveva richiesto di inserire un ulteriore punto all’ordine del giorno, riguardante la ricognizione completa dei debiti fuori bilancio. Sostanzialmente chiedeva all’amministrazione di “indicare tempi e modalità di pagamento, in maniera tale da avere un quadro complessivo”.
“Il tutto per garantire ai creditori parità di trattamento e ragionevole certezza sui tempi di pagamento”, dichiara la minoranza, “è inammissibile, infatti, che si proceda al pagamento dei debiti fuori bilancio senza un criterio oggettivo di scelta. Il tutto” prosegue, “anche per fare conoscere ai cittadini che fine hanno fatto e/o faranno i soldi provenienti dalle tasse aumentate al massimo con la motivazione del pagamento dei debiti pregressi”.
La richiesta è stata respinta: “La maggioranza consiliare inspiegabilmente vota contro un ordine del giorno che poteva rappresentare un momento di garanzia per tutti: amministratori, consiglieri, creditori e cittadini. Ha scelto, purtroppo, un voto contro la possibilità di intraprendere un percorso condiviso e di voto unanime anche di fronte alla disponibilità della minoranza ad accettare proposte di modifiche”.
“Per Roccalumera” ha deciso allora di astenersi: “Che la minoranza fosse disponibile al voto favorevole e non avesse scelto a priori di votare contro lo dimostrano le dichiarazioni di voto di astensione sui debiti fuori bilancio decise solo dopo la non condivisione della summenzionata richiesta di ricognizione completa dei debiti. Si trattava – conclude – solo di una questione di chiarezza, da un lato nei confronti di chi ancora giustamente aspetta di essere pagato e dall’altro nei confronti di chi si potrebbe sentire ingiustamente vessato dall’aumento delle tasse”.