L'opposizione: "Area artigianale, non si è stipulato ancora alcun contratto d'acquisto. Debiti riconosciuti ma privi di copertura finanziaria". L'Amministrazione: "Il risanamento è sotto gli occhi di tutti"
E’ guerra a colpi di dichiarazioni al vetriolo a Roccalumera tra minoranza e maggioranza sui debiti fuori bilancio e sulla vendita dei lotti della zona artigianale. “Il tempo ci ha dato ragione – tuonano i consiglieri di opposizione (Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Mauro Sparacino e Antonella Totaro) – si è giunti ad aprile senza alcun contratto stipulato per l’acquisto dei lotti artigianali, con molte ditte che non hanno partecipato presumibilmente perché il bando era scoraggiante e altre imprese che invece hanno rinunciato. L’amministrazione, con l’acqua alla gola – è il coro unanime – è stata costretta a ritornare sui propri passi e chiedere al Consiglio comunale di modificare il regolamento, prevedendo la dilazione del pagamento del prezzo di acquisto dei lotti. Il tutto dopo la scadenza dei termini del bando per la stipula del contratto e senza riapertura dei termini”.
Sin qui la vicenda area artigianale. Ma presto si va oltre. “Oggi – chiosa il capogruppo Rita Corrini – dopo aver riconosciuto in Consiglio comunale i debiti fuori bilancio, attestando all’unanimità, maggioranza compresa, l’utilità e l’arricchimento per l’Ente, ci ritroviamo, invece, senza copertura finanziaria e con un bilancio in atto squilibrato e quasi costretti a fare salti mortali. E i creditori ancora aspettano! La zona artigianale – ribadisce il collega Melita – per chi volutamente ha la memoria corta, è un’eredità della passata Amministrazione, ma con amarezza si rileva che la vendita dei lotti è stata impostata male e gestita ancora peggio. A nulla giovano gli sfoghi e gli attacchi fatti in Consiglio comunale e ancora peggio i commenti, ancorché tecnici e autorevoli, rivolti alla minoranza da chi non ricopre ruoli politici e che con i suoi atteggiamenti illuminanti non fa altro che oscurare la parte politica a lui vicina”.
La replica è giunta a breve giro di posta ed è stata affidata all’avvocato Carmelo Saitta, nella qualità di consulente del sindaco, Gaetano Argiroffi. “Il risanamento contabile ad opera della Amministrazione – esordisce – è sotto gli occhi di tutti. In primo luogo, perché su 1 milione e 200 mila euro di debiti, è rimasto un saldo di appena 240 mila euro e poi perché con la stipula dei contratti per l’acquisto dei lotti artigianali da parte di tre ditte, a fine mese, è previsto l’incasso di 390 mila euro. Sicché, è certa e definitiva la copertura ai debiti fuori bilancio riconosciuti il 30 dicembre scorso e l’8 gennaio successivo. A seguire, sempre entro fine mese, saranno approvati il consuntivo 2014 ed il previsionale 2015. Non è dato comprendere – incalza Saitta – a quale fallimento dell’Amministrazione si riferiscono i consiglieri di opposizione, se è vero che in meno di ventiquattro mesi dal suo insediamento, la gestione contabile e finanziaria è stata rimessa in piedi e riportata in equilibrio dal primo cittadino Gaetano Argiroffi e dal suo gruppo”. L’avvocato pone si pone a seguire un interrogativo: “Come mai la minoranza è tanto critica con l’attuale primo cittadino e nulla ha da dire in merito al trascorso del 2012, senza un bilancio previsionale, né un consuntivo?”.
E’ polemica anche in merito alla richiesta avanzata dall’opposizione in merito alla rinuncia dell’indennità di carica da parte di sindaco e assessori. “E indecente chiedere agli attuali amministratori di rinunciare alla loro indennità – chiosa l’avvocato Saitta – e non chiedere conto a chi li ha preceduti di restituire le indennità riscosse, stante i cinque milioni di debiti lasciati in eredità”.
Carmelo Caspanello