Il contributo di mille euro è stato concesso a 99 ditte sulle 151 che hanno presentato istanza
ROCCALUMERA – La minoranza ha chiesto al sindaco Gaetano Argiroffi trasparenza e parità di trattamento per tutte le attività commerciali danneggiate dall’emergenza coronavirus. Il Comune aveva previsto un contributo una tantum di mille euro. “Sono stati ammessi al beneficio – hanno evidenziato i consiglieri Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana, Maggio, Antonino Scarci – solo i due terzi delle domande e cioè 99 istanze su 151 presentate. Da un’attenta lettura ed analisi degli elenchi si evince che per una buona parte delle 52 ditte escluse, ritenute non rientranti nei parametri fissati, ricorrono le condizioni per poter accedere al beneficio in quanto hanno dovuto sospendere l’attività a causa dell’emergenza Covid-19, alla stessa stregua di tante altre istanze ritenute giustamente ammissibili”.
I consiglieri hanno quindi chiesto chiarimenti presentando un’interrogazione al sindaco Gaetano Argiroffi. L’Amministrazione è stata invitata a dare un’idonea motivazione dell’esclusione delle istanze e a permettere la massima trasparenza delle procedure. “Auspichiamo – ha aggiunto l’opposizione – che tutte le ditte escluse, ma rientranti nei parametri dell’avviso pubblico, possano ricevere il sostegno economico promesso dall’amministrazione”.
La replica dell’Amministrazione
“La minoranza millanta disparità di trattamento inesistenti”, ha replicato l’avv. Carmelo Saitta, esperto del sindaco. “Non si è trattato di un beneficio in favore delle partite Iva – ha spiegato – bensì di un gesto di solidarietà in favore di tutti coloro che hanno dovuto tenere chiuso un locale destinato al pubblico. Nessuna disparità vi è stata. Tutti quelli che hanno avuto titolo ad ottenere il bonus l’hanno ricevuto. Pertanto Corrini e compagni avrebbero dovuto esprimere grande soddisfazione per l’opera posta in essere dal sindaco Argiroffi e dalla sua compagine di governo ed esprimere totale plauso alla sua azione, che rappresenta un unicum in tutto il panorama delle amministrazioni locali”.