Via libera del Consiglio al riparto delle spese, ma l'opposizione contesta: "Costi troppo alti per i cittadini"
ROCCALUMERA – “Per il secondo anno consecutivo si registra un aumento del Piano Economico Finanziario per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con conseguente aumento della Tari principalmente per le famiglie per le quali il Comune, oltretutto non ha previsto nemmeno il Bonus Tari 2022 in modo da venire incontro ai nuclei più disagiati”. Lo sostiene il gruppo di minoranza composto da Rita Corrini, Tiziana Maggio, Ivan Cremente e Antonino Scarci.
Un piano da oltre 1 milione di euro
Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio, la maggioranza ha approvato il Piano Finanziario 2022 che presenta un gettito di 1.090.000 euro, con un aumento di circa 50 mila euro, “per cui – dicono i consiglieri di opposizione – le rate della Tari aumenteranno”. Il gruppo di minoranza ha rilevato numerose criticità e ha manifestato preoccupazione anche perché il trend degli aumenti continuerà fino al 2025. “Il raggiungimento di una percentuale del 70% di raccolta differenziata – attacca Rita Corrini – non consente ancora la diminuzione dei costi e di conseguenza la rideterminazione di tariffe più vantaggiose per i contribuenti; infatti, ancora come nell’anno 2021, i costi più alti nel Piano Finanziario si riferiscono all’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, all’attività di spazzamento e lavaggio strade e per i costi comuni. Finora gli sforzi dei cittadini, purtroppo, non sono stati premiati né con i vantaggi economici previsti nel Piano Aro con il cosiddetto bonus premiale né con il risparmio che si sarebbe dovuto avere con la vendita del materiale relativo alle frazioni differenziate: i risultati, infatti, attestano che non si riesce nemmeno ad ammortizzare i costi del relativo servizio di raccolta differenziata”.
I dubbi della minoranza sulle Tariffe Tari
Secondo l’opposizione, “non viene rispettato il principio “chi inquina paga”, finalizzato alla protezione dell’ambiente e della salute, in quanto la tariffa non è commisurata ad una differenziata puntuale e di qualità ma viene calcolata sul numero del nucleo familiare e della superficie dell’abitazione”. La minoranza sottolinea che nelle Tariffe Tari sono state “impropriamente” computate le spese del servizio di manutenzione del verde, per le quali, invece, si deve provvedere con risorse del bilancio comunale e non con le entrate del tributo”.
Ma, non ci era stato promesso che con la raccolta differenziata le tariffe sarebbero state più basse ? In quasi tutto il territorio nazionale effettivamente è così.
Quindi, a questo punto, non ci resta che “differenziare” gli amministratori !!