Nei prossimi giorni verranno raccolte le adesioni
ROCCALUMERA. Il comune di Roccalumera (come coordinatore per la zona Jonica), in collaborazione con la città Metropolitana di Messina, 13 comuni della zona tirrenico-nebroidea e con L’Ente Teatro Vittorio Emanuele di Messina, avvierà a breve il progetto Pandora, Pon legalità finanziato dall’ Uunione europea e dal ministero dell’ interno.
Il progetto vedrà la realizzazione di laboratori formativi dedicati all’ apprendimento di arti e mestieri (sartoria, restauro, pasticceria, fotografia e altro ancora) che consentiranno a tanti giovani di imparare concretamente un mestiere, acquisendo così le conoscenza necessario per inserirsi nel mondo del lavoro, grazie alla supervisione di esperti professionisti dei vari settori.
La partecipazione al progetto Pandora è stata curata dalle figure di Miriam Asmundo, vicesindaco e assessore alle politiche sociali e Angelica Caspanello (ufficio servizi sociali). Attraverso questa iniziativa, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Argiroffi mira ad incentivare l’inclusione sociale e lavorativa di adolescenti e giovani, così da essere inseriti in un circuito virtuoso di educazione alla legalità ed aiutati ad acquisire dei modelli valoriali del vivere civile, per avere la certezza di un futuro migliore.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità per i giovani, i quali sono stati fortemente provati durante l’emergenza covid ed inoltre rafforza il concetto di rete tra Comuni con l’intento di offrire alla collettività servizi concreti, dato che Roccalumera condividerà il progetto con i Comuni del comprensorio jonico, tra cui Pagliara, Mandanici, Furci Siculo, S. Teresa di Riva, S. Alessio Siculo, Savoca, Antillo, Casalvecchio, Roccafiorita, Limina, Nizza di Sicilia, Fiumedinisi, Alì, Alì Terme, Itala e Scaletta Zanclea.
Nei prossimi giorni verranno raccolte le adesioni dei giovani. Per ogni informazione basta contattare l’Ufficio dei Servizi Sociali di Roccalumera al n. 3791976891 o inviare una e mail info@comune.roccalumera.me.it oppure rivolgersi al Comune di residenza.