Di seguito la riposta del sindaco Argiroffi al comunicato stampa del gruppo di minoranza "Per Roccalumera" in riferimento all'ultima seduta consiliare del comune di Roccalumera
Nei giorni scorsi, il gruppo di minoranza “Per Roccalumera” ha contestato l’azione amministrativa del sindaco Gaetano Argiroffi e del presidente del consiglio Antonio Garufi che, durante il consiglio comunale, hanno bocciato la proposta di ritardare la terza e quarta rata della Tares con un atteggiamento definito prevaricatore. Di seguito la risposta del primo cittadino:
“La minoranza sostiene che, malgrado essa avesse richiesto lo spostamento della terza e quarta rata della Tares, ha avuto una risposta negativa in dispregio delle aspettative dei cittadini e dei minimi principi di democrazia. Innanzitutto ci tengo a dire che la proposta della minoranza non è stata accettata per ragioni di natura tecnica, per come ha spiegato il Capo Area Finanziaria, dott. Luciano Scala, il quale ha detto in Consiglio Comunale che nessuna modifica fosse possibile all’impianto del bilancio di previsione 2013, pena lo squilibrio contabile ed il disavanzo negativo. Sicché, nessun atteggiamento di prevaricazione ha pervaso i Consiglieri di Maggioranza nel respingere la richiesta della Minoranza, bensì un alto senso di responsabilità, in ossequio alle indicazioni tecniche provenienti dal Ragioniere Capo del Comune ed alla delega ricevuta dagli elettori. Quanto poi agli insulti che ci vengono rivolti ed al commento “vergogna continuate a calpestare le regole basilari della democrazia” li rispedisco al mittente. In più, condivido in pieno l’azione del Presidente del Consiglio, Arch. Garufi, in quanto essa è stata ineccepibile, avendo egli dato voce a tutti i presenti in aula, sia tecnici che politici. Suggerisco, infine, ai consiglieri di minoranza, essendo essi una propaggine della passata amministrazione, di tenere un profilo basso ed, anziché attaccare la maggioranza, fare una qualche ammissione di colpa sui guasti arrecati a Roccalumera. Riscontro invece da parte loro, anziché atteggiamenti di ravvedimento, toni aggressivi e fuori luogo, probabilmente dovuti alla sconfitta elettorale ed alla paura di essere dimenticati, unitamente al loro leader. Circa quest’ultimo, noto che egli è in preda al più totale delirio, per la perdita di credibilità alla sua persona, dallo stesso avvertita. Chiedo venia per lui e per quelli che ancora lo ascoltano.