Il disagio si si è registrato la scorsa domenica e in quelle di febbraio ad Allume. La minoranza: "Segnaliamo il problema da due anni, ieri ci hanno detto che è arrivata la... pompa"
ROCCALUMERA – Si torna a parlare di “crisi idrica” a Roccalumera. I rubinetti sono rimasti all’asciutto, in particolare nei giorni festivi, nella popolosa frazione di Allume, che sorge a monte del centro abitato. Una storia che si ripete ed è riesplosa domenica scorsa.
I cittadini hanno segnalato carenza idrica anche nelle domeniche di febbraio e si dicono “indignati” anche perché è da due anni che il problema viene portato all’attenzione dell’Amministrazione comunale e, nonostante le risposte di rito, nulla è stato ancora fatto per eliminare il disagio definitivamente.
I timori dei cittadini
Il timore è che la situazione possa peggiorare con l’avvento della calda stagione. “La questione – spiega il capogruppo di minoranza, Rita Corrini – era stata per ben due volte oggetto di dibattito in Consiglio comunale. Era emersa la necessità di sostituire la pompa di spinta. Perché non è stato fatto nulla? Eppure – incalza Corrini – le bollette dell’acqua inviata prevedono il pagamento dell’intero importo a fronte di una erogazione parziale del servizio”.
La consigliera ha aggiunto che ieri ha contattato l’ufficio tecnico. “Mi è stato detto che la pompa è arrivata – evidenzia – e che sarà installata al più presto. Vedremo”. Il 27 aprile del 2018 era stata inviata una nota al sindaco e all’assessore alla Manutenzione con la quale la minoranza chiedeva chiarimenti “in merito alla grave problematica” e al contempo il ricorso a provvedimenti tempestivi per garantire l’efficienza del servizio di fornitura idrica.
“Non avendo ottenuto riscontro – chiosa Corrini – il 5 maggio dello stesso anno abbiamo presentato una interrogazione sulla carenza idrica ad Allume per conoscere le modalità di utilizzo dell’acqua da fonti esterne (Eas e Alcantara). Abbiamo chiesto i motivi che impedivano l’efficienza del servizio.
Il 21 agosto del 2018, in aula, il sindaco ha affermato che il problema era stato risolto grazie all’utilizzo di un motorino di spinta per aumentare la pressione e che le cause erano da addebitare nella stessa frazione, in quanto venivano irrigate le coltivazioni. Sarebbero stati effettuati dei controlli in merito.
La situazione, però – precisa il capogruppo di opposizione – non è cambiata, come dimostra peraltro una nostra interrogazione dello scorso 20 giugno. La risposta dell’Amministrazione è stata uguale alla precedente. Sono trascorsi 8 mesi – conclude Corrini – e sembra essere tornati al punto di partenza. Confidiamo nella sostituzione della pompa”.