Il giovane sarebbe lo scafista dello sbarco roccellese del 25 novembre scorso. Due turchi in cella per gli extracomunitari approdati a Crotone il 2 dicembre
REGGIO CALABRIA – Tre sbarchi – uno a Roccella Jonica, nella Locride; gli altri due a Crotone potrebbero aver visto la responsabilità di tre scafisti sottoposti a fermo in queste ore.
I due turchi
Due persone sono state sottoposte a fermo dalla Squadra mobile di Crotone in relazione ad altrettanti sbarchi avvenuti il 2 dicembre scorso. Nell’occasione sono giunti 119 persone di diverse nazionalità tra le quali anche donne e bambini.
Gli investigatori, al termine delle indagini avviate subito dopo l’arrivo dei migranti, ha fermato due cittadini di nazionalità turca, A.Y., di 41 anni, e O.D., di 39.
I due, al momento delle operazioni di soccorso condotte in mare da personale di una motovedetta della Capitaneria di Porto, avrebbero tentato di eludere i primi controlli, confondendosi con i migranti sotto coperta e dichiarando di essere dei semplici viaggiatori clandestini.
L’esperienza del personale della Mobile di Crotone in materia di traffico di esseri umani ha consentito, però, di individuare i due nonostante le loro dichiarazioni false, riuscendo ad acquisire indizi gravi a loro carico che hanno consentito di eseguire un fermo, convalidato ieri dall’Autorità giudiziaria.
Il libico “di Roccella Jonica”
La Squadra mobile ha eseguito anche il fermo di un altro presunto scafista, emesso dalla Procura di Locri nei confronti di un cittadino di nazionalità libica, M.A., di 31 anni. Il provvedimento è stato adottato al termine delle indagini condotte dalla stessa Squadra mobile.
L’uomo è ritenuto uno degli scafisti dello sbarco avvenuto a Roccella Jonica, nella Locride, il 25 novembre scorso.
Nell’occasione erano stati arrestati altri due scafisti di nazionalità egiziana.