Saranno 18 i concerti e l’originalità del programma sarà garantita da ben sei produzioni
Domani il Roccella Jazz Festival del 40nnale si sposta al Teatro Romano di Marina di Gioiosa Ionica (RC)per la sesta serata dell’Edizione 2020 con uno dei giganti del jazz europeo, il grande Giancarlo Schiaffini, uno dei più colti e raffinati trombonisti europei, formatosi nel campo della musica contemporanea con Stockhausen e Ligeti, e ha lavorato con John Cage, Giacinto Scelsi, Luciano Berio e Luigi Nono.
Per il suo ritorno a Roccella dopo tanti anni, Schiaffini presenta War Orphans insieme a Claudio Cojaniz, un progetto costruito su alcuni celebri pezzi di Ornette Coleman al quale il disco fu dedicato. Oltre al sassofonista texano, che non amava tanto il piano nelle sue formazioni, Cojaniz cita spesso Thelonious Monk, di cui viene considerato uno dei migliori interpreti.
In apertura i Fake Jam, giovane settetto bolognese che si ispira ai grandi del funk, acid jazz, hip hop e afrofunk come Tower of Power, Jamiroquai e Incognito, ma anche alle più moderne formazioni fusion. Attivi dal 2017, i Fake Jam presentano brani originali in lingua inglese dallo stile internazionale, che fondono diverse influenze riportando sul palco il sound funk di un tempo arricchito da sonorità elettroniche in uno stile completamente nuovo.
Back To Life, Back To Live: ritorno alla vita, ritorno al concerto, questa la parola d’ordine del 40mo Roccella Jazz Festival, un’edizione speciale, di celebrazione dopo il difficile periodo del lockdown. Edizione Extralarge con novità su luoghi e temi, sottolinea il direttore artistico Vincenzo Staiano: “Il RJF del 2020 avrà uno specifico taglio storico-culturale nelle location scelte come sedi dei concerti: il Teatro al Castello di Roccella; l’area di scavi dell’antica Locri Epizefiri; il Museo Archeologico di Monasterace e il Teatro Romano di Marina di Gioiosa.
Di grande caratura lo spessore artistico, con un insieme di eccellenze forse unico nella sua storia. Molti i musicisti che proverranno da generi diversi come la canzone d’autore, l’opera, la musica etnica, il rock, il funk e il rap. La XL sarà, quindi, un’edizione speciale in formato “Extra Large” e si presenterà come un concentrato di “musica totale”, con il jazz genere dominante, come nella migliore tradizione del Festival. Saranno 18 i concerti e l’originalità del programma sarà garantita da ben sei produzioni”.