Sull’evento calamitoso interpellanza presentata da Garofalo (Pdl) e interrogazione di Briguglio (Fli). Il presidente dell'associazione albergatori delle Eolie Del Bono se la prende con chi ha dato un’immagine distorta dell’isola

L’alluvione di Lipari, che sabato scorso ha messo in ginocchio l’isola, arriva all’attenzione del Governo nazionale. In un’interpellanza urgente – presentata dal deputato messinese Vincenzo Garofalo e da altri 30 parlamentari, tra cui anche Antonio Martino e Nino Germanà – si chiede quali siano i tempi previsti per la deliberazione dello stato di emergenza nel territorio di Lipari da parte del Consiglio dei Ministri e per l'emanazione, da parte del Capo del dipartimento della Protezione civile, dell'ordinanza per l'adozione degli interventi di soccorso alla popolazione e di ogni attività diretta al superamento dell’emergenza e alla mitigazione del rischio. Alla domanda dovrà rispondere domani in aula alla Camera dei Deputati il Ministro Clini.

Secondo una prima stima effettuata, l’evento calamitoso avrebbe causato nella più grande delle isole Eolie danni per 30 milioni di euro. Anche un altro deputato messinese, Carmelo Briguglio del Fli, si è fatto portavoce delle istanze dei liparoti e, nel corso del Question time odierno presso Montecitorio, ha rivolto un’ interrogazione urgente al Governo.

Intanto, su quanto accaduto la settimana corsa a Lipari, interviene presidente dell'associazione albergatori delle Eolie Christian Del Bono, che se la prede con la stampa: “I veri danni alle strutture turistiche – dice – li hanno provocati i media, trasmettendo immagini di un'isola devastata dall'alluvione. In realtà era solo un acquazzone”. Per Del Bono sono state “soltanto due ore di pioggia, niente di più. Il giorno dopo splendeva il sole su un'isola già ripulita da fango e detriti” . I danni? “Alle strade, ma solo a quelle. Non alle case, agli alberghi.”